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Una festa dell’Epifania completamente da dimenticare quella vissuta quest’anno dal sindaco Di Pangrazio: dopo le polemiche sulle spese di trasferta a Torino di tre consiglieri di maggioranza (sostenute in occasione dell’assemblea nazionale dell’Anci), e le critiche cittadine seguite alle mancate soste del trenino degli Elfi in alcune frazioni della città, ora a tenere banco è la questione dei bandi per nuove assunzioni in Comune.
A turbare il sonno dell’istrionico “Gianni“, ci pensa l’ex assessore Loreta Ruscio con un post pubblicato ieri sul suo profilo facebook. Nel post la Ruscio denuncia presunte irregolarità e la mancanza di trasparenza da parte del Comune di Avezzano riguardo due concorsi pubblici indetti dall’Ente e riguardanti la selezione di un Dirigente a tempo determinato e quella di un Operatore di servizi di supporto e/o vigilanza.
Proprio queste due ultime figure professionali farebbero parte di un processo di reclutamento di personale ammnistrativo avviato dall’amministrazione Di Pangrazio nel 2023 e che prevede l’assunzione di 35 nuove figure entro il 2025: dirigenti, funzionari, istruttori amministrativi e anche un nuovo emolumento staff, che peseranno sulle spalle dell’ente per svariate centinaia di migliaia di euro.
La polemica corre sui social: “Il bando c’è, ma non per tutti”
L’ex assessore Loreta Ruscio denuncia apertamente il Comune di Avezzano di “nascondere i concorsi”, indetti “stranamente” durante le vacanze natalizie. Ecco cosa scrive sulla bacheca del suo profilo facebook:
“Nella pagina social del nostro Comune non risultano pubblicizzati i concorsi indetti dalla Amministrazione. Altrettanto “singolare” è poi il fatto che entrambi i concorsi siano stati pubblicati nel portale InPA in data 30.12.24 (quando le persone staccano la spina per le vacanze) con fuorviante indicazione del termine di scadenza al 9.1.25 quando in realtà il termine di scadenza per la presentazione delle domande di partecipazione, di fatto scade l’8.1.25 in quanto la scadenza è segnata alle ore 00:01 del 9.1.24, quindi allo scoccar della mezzanotte per ciò che concerne il concorso da Dirigente (quello da Operatore invece scade il 18.1.25). Non trovate che tale modalità di pubblicazione più che pubblicizzare e facilitare l’accesso ai concorsi pubblici, di fatto né comporti una difficile individuazione?“
La scarsa pubblicità da parte dell’amministrazione di Pangrazio nell’indizione dei concorsi pubblici – come abbiamo già rilevato in passato – sembra proprio che sia un atavico vizietto di questa amministrazione comunale. Infatti, come già successo per gli altri bandi di assunzione, anche nel caso denunciato dalla Ruscio nel suo post la notizia dei due concorsi – e delle altre assunzioni in generale – non risulta pubblicata sulla Home del sito istituzionale del Comune oppure nella sezione News, tantomeno risultano Comunicati stampa da parte del nutritissimo Staff del Gabinetto del Sindaco.
Oggettivamente, per un apparato di stampa e propaganda avvezzo ad esaltare qualsiasi battito d’ali dell’Amministrazione comunale o persino uno sbadiglio del Sindaco, appare alquanto strano che si faccia passare sottotono – per non dire che s’ignori o addirittura che “si nasconda” – la notizia della messa in palio di due assunzioni. Particolare, questo, che non è sfuggito nemmeno alla Ruscio, che infatti nel suo post fa notare:
“Non trovate che tale modalità di pubblicazione più che pubblicizzare e facilitare l’accesso ai concorsi pubblici, di fatto né comporti una difficile individuazione? In pieno periodo natalizio e di fine anno chi si cimenta a verificare nel portale PA la pubblicazione di concorsi di fugace apparizione?”.
Ma non é tutto. L’ex assessore Loreta Ruscio accende i riflettori anche sui requisiti tecnici che nel BANDO l’amministrazione comunale richiede ai candidati. Ad esempio, per quanto riguarda il concorso per l’assunzione di un “DIRIGENTE TECNICO ATTRAVERSO L’ISTITUTO DELLA RISERVA DEL 50 PER CENTO AI FINI DELLA C.D. “STABILIZZAZIONE” (concorso che non risulta pubblicato nel portale InPA della Pubblica amministrazione), la Ruscio segnala questo “requisito inderogabile” alquanto insolito, per non dire sospetto:
“aver maturato con pieno merito almeno trentasei mesi di servizio, anche non continuativi, negli ultimi cinque anni presso il Comune di Avezzano e che siano stati assunti a tempo determinato previo esperimento di procedure selettive e comparative a evidenza pubblica“.
Stesso discorso per il BANDO di assunzione di un “OPERATORE DI SUPPORTO ALLA VIGILANZA/SORVEGLIANZA“, dove invece viene richiesto quest’altro requisito specifico:
“una esperienza nell’ambito della qualifica richiesta (operatore tecnico) di lavoro subordinato di non meno di sei mesi alle dipendenze di un ente locale oppure – sempre per un periodo di almeno sei mesi – una esperienza conseguente a prestazioni svolte con contratto di somministrazione lavoro o anche per il tramite di cooperative o di altri soggetti giuridici per i quali si sia stati messi a disposizione di un ente locale, ovvero enti o società/aziende che svolgano servizi per gli enti locali“.
E intanto, mentre in città si scommette sui nomi dei vincitori, non mancano le solite allusioni su presunti concorsi pilotati a favore di amici, parenti, congiunti, affini, amici e amici degli amici. Insomma, i soliti maligni parlano di concorsi tagliati su misura, dove i requisiti richiesti somigliano quasi a foto segnaletiche dei candidati destinati all’assunzione.
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A lasciare perplessi è anche il concorso per l’assunzione di un “DIRIGENTE CON CONTRATTO A TEMPO DETERMINATO EXTRA DOTAZIONE ORGANICA”. Non nascondiamo che durante la lettura del BANDO – che scade praticamente oggi, e pubblicato sul portale InPa il 30 dicembre – anche noi proviamo un certo imbarazzo.
Nell’avviso pubblico di selezione il Comune di Avezzano indice una procedura volta a selezionare un Dirigente con contratto a tempo pieno e determinato [ai sensi dell’art. 110, comma 2, del D.Lgs. 267/2000] a cui affidare la direzione di una “Struttura Strategica“, volta essenzialmente allo sviluppo di soluzioni organizzative e gestionali della macchina comunale, a fornire un qualificato supporto logistico trasversale a tutte le unità organizzative dell’Ente e ad individuare modalità di esame e controllo delle convenzioni urbanistiche.
Per i candidati alla selezione pubblica appare come davvero umiliante, se non addirittura professionalmente mortificante, il documento redatto dal Dirigente delle risorse umane avv. Luca Montanari. Infatti i requisiti specifici per essere selezionato sono i seguenti:
- laurea in giurisprudenza;
- abilitazione all’esercizio della professione di avvocato;
- aver svolto attività, con esperienza acquisita per almeno un quinquennio in funzioni dirigenziali, in organismi pubblici (enti pubblici e aziende pubbliche) oppure in organismi privati, enti privati e aziende private;
- oppure “aver conseguito una particolare specializzazione professionale, culturale e scientifica desumibile dalla formazione universitaria e post universitaria, da eventuali pubblicazioni scientifiche e da concrete esperienze di lavoro maturate per almeno un quinquennio nella Pubblica Amministrazione in posizioni funzionali previste per l’accesso alla dirigenza“.
Guardando bene gli atti, si intuisce che in realtà non si stia parlando di una vera e propria procedura concorsuale, quanto piuttosto di una procedura di idoneità: effettivamente, come specificato nel bando, l’incarico sarà della durata di un anno e sarà conferito direttamente dal Sindaco.
Non solo. Il candidato selezionato, la cui retribuzione lorda sarà di € 12.722,67 annui lordi, sarà soggetto ad un iniziale periodo di prova di sei mesi, durante i quali gli potrà essere revocato l’incarico per la violazione di uno degli 8 punti elencati nel bando, tra cui questi:
“inosservanza delle direttive del Sindaco, della giunta o dell’assessore di riferimento“; mancato raggiungimento degli obiettivi assegnati; mancato superamento del periodo di prova di sei mesi secondo il giudizio espresso dal Sindaco“.
Nel bando viene inoltre specificato come l’affidamento sia finalizzato unicamente all’individuazione della parte contraente legittimata alla stipulazione del contratto individuale di lavoro subordinato a tempo determinato “e non dà, pertanto, luogo alla formazione di alcuna graduatoria di merito“.
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