LEGGE MANCIA: PAGANO PLAYMAKER DI PESCARA, ECCO 2,5 MLN, A SECCO RESTO D’ABRUZZO | Notizie di cronaca

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PESCARA – Quel che crea scandalo in Abruzzo, a Roma è motivo di vanto. Ci riferiamo ai finanziamenti ad hoc, per determinati territori e beneficiari, altrimenti bollati come legge “mancia”.

Se infatti in consiglio regionale d’Abruzzo dopo le veementi polemiche per i 14,4 euro distribuiti a discrezione da consiglieri e assessori di centrodestra a novembre, e il rinvio nella legge di bilancio della prossima pioggia di erogazioni, sempre che ci saranno soldi, accade che il potente deputato di Forza Italia, Nazario Pagano, presidente della commissione Affari costituzionali e segretario regionale di Forza Italia, ha rivendicato con orgoglio e riscuotendo il generale plauso,  i 2,5 milioni da lui fatti arrivare alla sua Pescara, per il 2025 e il 2026.

Inseriti nel chilometrico elenco della legge mancia approvata in Finanziaria, dal valore complessivo di 102 milioni di euro, decisi in questo caso anche con ampia discrezione dai singoli parlamentari, con budget sia per quelli di maggioranza, in totale 70 milioni di euro, mentre i restanti 50 milioni sono stati spartiti  tra quelli delle opposizioni.

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per lavori di ristrutturazione

 

Segnatamente a Pescara vanno un milione di euro per il Museo Vittoria Colonna e per il risanamento dei giardini di piazza Primo Maggio, un altro milione è finalizzato a proseguire i lavori della residenza universitaria che si sta realizzando nell’ex Ferrhotel di corso Vittorio Emanuele e 500mila euro per il risanamento della Pineta dannunziana, con la ripiantumazione, dopo l’incendio dell’agosto agosto 2021.

L’annuncio di un orgoglioso Pagano è arrivato il 23 dicembre, già prima dell’approvazione definitiva della legge finanziaria, al fianco del sindaco Carlo Masci e del presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri, anche loro di Forza Italia e della presidente dell’Azienda per il diritto agli studi universitari di Chieti (Adsu), Isabella Gualtieri, fedelissima di Pagano. Va ricordato che Sospiri ha a lungo insidiato il posto da segretario regionale di Fi detenuto da Pagano dal 2013, anche in virtù di un patto non scritto prima delle ultime politiche, per poi desistere vista la posizione blindata da Roma, e anche i successi elettorali degli azzurri  che Pagano può vantare in Abruzzo, dove aumentano anche le adesioni, vedasi ad esempio quella dell’ex sindaco di Celano e parlamentare, Filippo Piccone.

Tutte e tre le misure sono di indubbia caratura e utilità pubblica, ma c’è chi anche dentro Fi, segnalando la questione a questa testata, ha osservato criticamente che Pagano, che dovrebbe rappresentare tutto l’Abruzzo, ha premiato con il suo margine di decisione discrezionale nell’utilizzo dei fondi pubblici, solo la sua città, retta dal sindaco del suo partito Masci, e il suo collegio elettorale.

“Io mi sono preoccupato di fare ciò che dovrebbe fare sempre un buon parlamentare per rappresentare il territorio e cioè ho ascoltato le istituzioni per poi tradurre in contributi concreti le istanze relative a questioni significative”, ha sottolineato Pagano.

Ma in questo caso nessuno ha avuto da ridire, almeno pubblicamente, a differenza di quello che accade con le leggi “mancia” decise in consiglio regionale, l’ultima a fine novembre, quando con i voti della maggioranza del riconfermato Marco Marsilio di Fdi, è passato un emendamento con l’elenco di erogazioni discrezionali da 14,4 milioni di euro a 1.749 beneficiari, tra comuni, eventi e associazioni culturali e sportive, pro loco e parrocchie. Quel che restava della legge “mancia” di fine dicembre 2023, dimezzata per mancanza di coperture.

Il candidato presidente del campo largo Luciano D’Amico si è fatto promotore della linea dura, non seguita certo come un sol uomo dai suoi, per dar concretezza ad una sua promessa elettorale, quella del “basta marchettificio”, e a favore dei fondi erogati “solo con bando e criteri oggettivi”, scontrandosi con il presidente Marsilio, che nella replica in aula ha affondato i suoi colpi, sull’opposizione, che “di notte si mette d’accordo e di giorno fa la moralista”, alludendo al fatto che anche dai banchi della minoranza erano arrivate richieste di finanziamenti puntuali.

Poi nell’ultima legge di bilancio regionale si è deciso di rinviare la nuova legge “mancia” probabilmente a marzo, ma è stato intanto stabilito un budget di 12 milioni da riempire di contenuti e con l’individuazione dei beneficiari quando si verificheranno le effettive coperture, e anche con qualche criterio, per limitare l’assoluta discrezionalità.

Segnatamente per gli enti locali vanno destinati 9 milioni di euro, 1 milione di euro per le associazioni sociali, 1 milione per il settore cultura,  1 milione per il campo dello sport.

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Del resto i 2,5 milioni portati a casa, o meglio a Pescara, da Pagano, sono solo una piccolissima parte della “legge mancia” nazionale, un provvedimento che stanzia 102 milioni in tre anni, contenuto in un comma della manovra, con ciascun parlamentare che indica come destinare le risorse con degli specifici atti di indirizzo. I fondi saranno poi assegnati con un decreto del Presidente del Consiglio dei ministri nelle prossime settimane.

Per fare qualche esempio, delle somme e destinatari decisi dai parlamentari di centrodestra, rigorosamente a favore dei loro territori di caccia elettorali, spiccano 100.00o euro a un’associazione per la promozione del gelato artigianale a 50mila euro all’Accademia delle belle arti di Reggio Calabria, 50.000 euro serviranno per realizzare il Monumento al carabiniere sempre a Reggio Calabria, 150.000 euro per la società sportiva Lega calcio a 8 di Roma, 100.000  euro per la parrocchia di Santa Maria della Grotticella di Viterbo, un milione di euro per la ristrutturazione del teatro parrocchiale di Santa Maria Assunta di Brignano a Gera d’Adda, in provincia di Bergamo, 100.000 euro per il rifacimento del manto stradale di via Frostella a Caiazzo, in provincia di Caserta, 400.000 euro per la manutenzione delle strade rurali del comune di Orune, in provincia di Nuoro,  400.000 euro in tre anni per l’Associazione locanda del Samaritano di Catania.

E ancora, 300.000 euro per la Fondazione Villaggio sociale don Bosco di Tivoli, 100.000 euro per l’Associazione centro di accoglienza Padre nostro di Palermo, 300.000 euro per riqualificare il complesso sportivo nell’oratorio Salesiano di Brindisi, 150.000 euro per ristrutturare l’oratorio della Parrocchia di Santa Silvia a Roma, 100.000 euro per l’allestimento dello spazio multimediale nel museo storico medievale di Cittadella (Padova), 50.000 euro  per il palio Palio Astese di Asti, 150.000 euro per il restauro della fontana storica del comune di Gorga in provincia di Roma.

E così via per un elenco di decine e decine di pagine.

 

 

 

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