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Il futuro dell’università per stranieri Dante Alighieri preoccupa Fratelli d’Italia Città Metropolitana di Reggio Calabria. Alla luce delle ultime vicende che stanno interessando l’ateneo, in una nota firmata da Pietro Morisani, si afferma: “Da troppo tempo un clima di confusione, alimentato da interventi sulla stampa frammentati e poco trasparenti, rende difficile identificare ruoli e responsabilità, lasciando la città priva di risposte concrete sul futuro di un’istituzione di importanza strategica per il nostro territorio”.
Da FdI si registra una “assenza di dialogo e di coinvolgimento della comunità cittadina da parte di chi avrebbe dovuto assumere un ruolo guida”. È inaccettabile, prosegue la nota, che figure istituzionali come il sindaco del Comune e della Città Metropolitana, il presidente della Camera di Commercio e il presidente del consiglio di amministrazione dell’ateneo “abbiano limitato la loro azione a una sterile contrapposizione, senza mai creare un confronto aperto e costruttivo. Il loro compito non dovrebbe esaurirsi in una guerra di comunicati stampa, ma richiedere una leadership attiva e propositiva, capace di offrire soluzioni chiare e condivise”.
Secondo la sezione reggina di FdI l’unico tentativo di promuovere un dialogo all’esterno è arrivato dall’associazione Dante Alighieri: “Erede del comitato fondato dall’onorevole Reale, ha cercato di sensibilizzare la città invitando tutti gli attori coinvolti a sedersi attorno a un tavolo per trovare soluzioni concrete e trasparenti”.
A rendere il quadro ancora più preoccupante, scrive Morisani, è la recente deliberazione, da parte dell’ateneo, del cambio dello statuto, che ha portato non solo a una modifica del nome, ma anche all’eliminazione dei soggetti fondatori legati al territorio: “Questa decisione, presa senza un’adeguata consultazione pubblica o condivisione con le realtà locali, rappresenta un duro colpo al legame storico e istituzionale tra l’università e la città di Reggio Calabria. Un intervento così radicale avrebbe dovuto essere accompagnato da una chiara spiegazione delle motivazioni e delle prospettive future, nonché da un coinvolgimento attivo dei soggetti fondatori e delle realtà territoriali”.
E aggiunge: “Non possiamo ignorare che la gestione della Dante Alighieri è stata gravemente sottovalutata soprattutto da chi amministra il Comune e la Città Metropolitana. Questi enti, oltre a ricoprire un ruolo istituzionale centrale, detengono un peso specifico determinante all’interno del consiglio di amministrazione e del consorzio, ma non hanno saputo o voluto esercitare le loro responsabilità in modo adeguato. Inoltre, emergono gravi inadempienze finanziarie che hanno compromesso il futuro dell’ateneo”.
In Fratelli d’Italia non c’è contrarietà al coinvolgimento di soggetti privati, ma, si sottolinea, “queste scelte devono essere chiare, trasparenti e accompagnate da un piano preciso, che metta al centro gli interessi della collettività e garantisca un futuro stabile e prospero per l’ateneo”. Invece “il silenzio che accompagna queste scelte non solo alimenta incertezze, ma mina profondamente la fiducia della comunità nei confronti di un’istituzione che dovrebbe rappresentare un presidio di cultura e formazione per l’intera regione”.
Fratelli d’Italia esprime inoltre la propria vicinanza a tutti i soggetti che ruotano intorno all’università, dagli studenti, che vivono l’incertezza del loro percorso formativo; al personale docente e non docente, che svolge con dedizione il proprio lavoro nonostante le difficoltà; e a tutto l’indotto che dipende dall’ateneo, chiaramente coinvolto e preoccupato per il susseguirsi di eventi destabilizzanti: “Comprendiamo la loro apprensione e riteniamo indispensabile che il futuro dell’ateneo sia discusso con trasparenza e con il massimo rispetto per chi ne è parte integrante”.
Alla luce di questa situazione, in FdI si ritiene fondamentale che vengano messi da parte conflitti e divisioni per intraprendere un percorso di rilancio serio e condiviso: “Le cause legali e le contrapposizioni non risolvono i problemi strutturali e gestionali che affliggono l’università. È indispensabile avviare progetti concreti, frutto di un confronto aperto con il territorio e le sue realtà. Solo un percorso condiviso e fondato su valori di trasparenza e responsabilità potrà restituire all’università il prestigio che merita, trasformandola in un vero punto di forza per la crescita culturale e sociale di Reggio Calabria”.
La presidente del coordinamento cittadino di FdI, Ersilia Cedro, inoltre specifica: È indubbio il fatto che qualunque azione amministrativa metta in campo questa disastrosa e disastrata maggioranza consiliare, amplifica i problemi e ne aggiunge altri a quelli già esistenti. La condivisione di visione e strategie inerenti i percorsi di crescita e valorizzazione di ogni iter amministrativo vanno vagliati, ragionati e condivisi con tutti gli operatori di settore. La condivisione, appunto, termine sconosciuto a questa amministrazione”.
Fratelli d’Italia si impegna a sostenere tutte le iniziative che mirino a garantire trasparenza, efficienza e una visione strategica per il futuro dell’ateneo, nella convinzione che solo attraverso il dialogo e la collaborazione si potrà restituire all’università per stranieri il ruolo che merita.
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