Novara: Villa Faraggiana in vendita? Un’ipotesi che preoccupa

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Ma davvero il Comune di Novara potrebbe cedere la Villa Faraggiana di Albissola Marina la casa-museo settecentesca affacciata sul mar Ligure, ‘ereditata’ dal comune di Novara più di 50 anni fa?

Villa Faraggiana in vendita?

Come racconta il Corriere di Novara, il tema è balzato alla ribalta in città dopo che l’assessora al bilancio Silvana Moscatelli, approfondendo la situazione della villa durante la sessione di bilancio, ha parlato di «pesanti costi per l’amministrazione» e di «risultati di bilancio poco sostanziosi», al punto di suggerire «un approfondimento sul valore del patrimonio per capire se si può vendere».

Un argomento non nuovo. Già nel 2014 l’allora assessore al bilancio della giunta Ballarè, Giorgio Dulio, aveva accarezzato, in tempi di vacche magrissime per le finanze comunali, l’ipotesi della cessione. Ma oggi la possibilità sembra prendere corpo.

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Centrale il tema “tasse”

In effetti dando un’occhiata ai conti di Villa Faraggiana, si capiscono bene le preoccupazioni dell’assessore Moscatelli e si capisce perché il tema delle tasse è centrale. Nel 2023 l’attività di Albezzano srl, la società partecipata dal Comune che gestisce l’immobile, ha generato un fatturato di 483.310 euro. Non un granché.

E il 2023 è uno degli anni migliori dal punto di vista del risultato di esercizio, tanto che la società ha distribuito dividendi per 80 mila euro, di cui 39.200 sono andati al Comune di Novara. Ma in altri anni le cose non sono andate così, a cominciare dagli anni della pandemia, con incassi ridotti a zero.

Ma anche in quegli anni il Comune di Novara ha sostenuto la sua quota di interventi di manutenzione e soprattutto le imposte. Nel 2024 solo di Imu il Comune ha speso oltre 125.584 euro.

Il presidente Bonzanini: “Ipotesi che preoccupa”

«Non ci è ancora chiaro che cosa il Comune di Novara voglia fare, ma noi siamo disponibili a un confronto mettendo in campo i nostri esperti». Eugenio Bonzanini tende la mano. E lo fa in qualità di presidente della Fondazione Faraggiana che, come scritto nel testamento di Alessandro Faraggiana, “è destinata a concorrere con il suo reddito alla manutenzione e all’ampliamento del Museo Faraggiana a Novara”, a “onorare col concorso del Comune di Novara la buona manutenzione delle Tombe Faraggiana e Ferrandi nel cimitero di Novara” e poi a “interpretare i sentimenti di Alessandro Faraggiana rivolti alla esplicazione di finalità benefiche o culturali”.

«La Fondazione è il cordone ombelicale tra il pensiero di Faraggiana e il Comune – ancora Bonzanini che è in carica dal 2018 – e spesso siamo stati coinvolti nelle iniziative dell’Amministrazione comunale. Penso per esempio alla digitalizzazione del ricco patrimonio fotografico su cui abbiamo investito dei fondi. Con le nostre risorse abbiamo anche sistemato il giardino di Palazzo Faraggiana. Il rapporto c’è. E stretto è pure il rapporto con i discendenti dei vari rami della famiglia Faraggiana. Ma l’ipotesi di una possibile vendita preoccupa più di una persona. E poi mi chiedo se si possa fare. Non solo: i novaresi che conoscono questo straordinario edificio sono pochi. Qualche hanno fa abbiamo organizzato una trasferta per farlo conoscere. Certo i problemi da affrontare non mancano. E magari per sistemare le cose sono percorribili altre vie. Finora non siamo stati contattati dal Comune. Forse questo è un momento di attesa. Per questo dico che noi ci siamo. Per il bene della città e dei cittadini».

E durante l’ultimo Giro d’Italia, nel passaggio in Liguria, tra le tante presenze storiche segnalate nella diretta tv anche Villa Faraggiana ad Albissola. Un patrimonio novarese.

La storia

Il prestigioso immobile è stato costruito nella prima metà del XVIII secolo su commissione del nobile genovese Gerolamo Durazzo, della famiglia che ha dato i natali a numerosi dogi della Repubblica genovese, e rimasta di proprietà Durazzo fino al 1821, anno in cui fu venduta da Marcello Durazzo ai nobili liguri Faraggiana.

Questi ultimi, intorno alla metà dell’Ottocento, si trasferirono a Novara diventando una delle famiglie più insigni della città, di cui furono grandi benefattori. La Villa dal 1961 fa parte del patrimonio del Comune di Novara in forza di un lascito dell’ultimo erede della famiglia Faraggiana, il marchese Alessandro, morto senza figli.

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Il legato testamentario prevedeva tra le clausole il fatto che il maggiordomo del marchese Faraggiana, Luigi Albezzano rimanesse come dipendente del Comune di Novara con l’incarico di curarsi della villa. Quando Luigi Albezzano raggiunse la pensione – era il1997, sindaco Giovanni Correnti – il Comune riorganizzò la governance del lascito Faraggiana, costituendo con gli eredi Albezzano la società che gestisce il bene in forza di una convenzione valida fino al 31 dicembre 2050; il Comune ne possiede il 49%, mentre il 51% è nelle mani degli eredi del maggiordomo, poi deceduto nel 2013, al tempo della giunta Ballarè



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