Banca Ifis lancia l’Opa su Illimity a 3,55 euro per azione: operazione da 300 milioni, il balzo dei titoli in Borsa

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di
Fausta Chiesa

Il presidente Ernesto Fürstenberg Fassio: «Una soluzione industriale strategica finalizzata ad ampliare la posizione di leadership della Banca». Banca Sella Holding, Pignataro e Rovati: ecco chi sono gli azionisti di peso di illimity

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Banca Ifis ha lanciato un’offerta pubblica di acquisto e scambio volontaria
sulla totalità delle azioni di Illimity Bank per 298 milioni di euro. La
decisione, adottata dal cda di Banca Ifis presieduto da Ernesto Fürstenberg Fassio, è finalizzata all’acquisizione da parte di Banca Ifis della titolarità del 100% delle azioni di Illimity Bank. 

L’operazione

Banca Ifis ha proposto che per ciascuna azione di Illimity Bank portata in adesione all’offerta sia riconosciuto un corrispettivo che esprime una valorizzazione unitaria pari a 3,55 euro, sulla base del prezzo ufficiale delle azioni di Banca Ifis al 7 gennaio 2025. Il corrispettivo è composto da: 0,1 azioni di Banca Ifis di nuova emissione per ciascuna azione di illimity Bank e una componente in denaro pari a 1,414 euro.
La notizia, annunciata con una nota intorno alle 8 del mattino di oggi 8 gennaio, ha messo le ali al titolo di Illimity Bank: l’istituto fondato da Corrado Passera, quotata a Milano sul segmento Star, poco dopo l’apertura dei mercati intorno alle 9.15 è in rialzo del 9,7 per cento a 3,71 euro ad azione, quindi sopra il prezzo dell’Opas. Banca Ifis sale dell’1,3% a 21,6 euro ad azione. 




















































Furstenberg Fassio: «Acceleriamo la crescita»

«L’Opas di Banca Ifis su illimity Bank – ha dichiarato Ernesto Fürstenberg Fassio, ad di La Scogliera Sa, azionista di controllo di Banca Ifis – risponde all’esigenza di individuare una soluzione industriale strategica finalizzata ad ampliare la posizione di leadership della Banca nel settore dello specialty finance e accelerare la sua crescita in una prospettiva sostenibile e di lungo periodo, in linea con la nostra visione familiare di azionisti di controllo».

Gli azionisti determinanti. Banca Sella Holding, Pignataro e Rovati

Ma chi sono i soci di peso di Banca illimity che con la loro decisione se aderire all’Opas saranno determinanti al successo dell’offerta? Il maggior azionista è Banca Sella Holding, che detiene il 10% dell’istituto fondato da Corrado Passera, il quale è in possesso del 4% del capitale. Andrea Pignataro, tramite il family office svizzero FermION, è il secondo socio di peso con il 9,4 per cento. Con il 7,4% segue LR Trust, detenuto attraverso Fidim srl, che fa capo alla famiglia Rovati, proprietaria del gruppo farmaceutico Rottapharm. Il 7,3% è di Tensile Capital Management, società di investimento con sede a San Francisco. La società d’investimento anglo-americana Atlas Merchant Capital ha una quota del 6,3 per cento.

Il valore industriale della fusione

Dal punto di vista industriale – spiega Ifis nella nota – «Banca Ifis e illimity Bank operano con modelli di business omogenei e con molteplici elementi di complementarità che consentiranno lo sviluppo di importanti sinergie in diverse aree, a partire dalla specializzazione nei servizi finanziari verso le Pmi, con particolare riferimento al comparto del factoring, del credito garantito di medio periodo e della finanza strutturata». In particolare, riporta sempre le nota, «illimity Bank potrà beneficiare della rete di distribuzione di Banca Ifis, presente capillarmente su tutto il territorio nazionale con 28 filiali, e di economie di scala che renderanno più efficace la valorizzazione dell’offerta commerciale. Dall’altro, Banca Ifis accederà a nuovi segmenti di business, come ad esempio il turnaround financing e rafforzerà la propria presenza nell’investment banking per le Pmi».

Sinergie per 75 milioni

A livello finanziario, riporta Banca Ifis, l’operazione «porterà diversi benefici a partire dalle sinergie complessivamente stimate a regime in circa 75 milioni di euro l’anno, prima delle imposte attraverso l’incremento della produttività per cliente attualmente in carico a illimity Bank che verrà arricchita con l’offerta ad alto valore aggiunto (factoring, leasing, rental) nella quale Banca Ifis è leader, con sinergie di ricavo stimate in 25 milioni di euro annui, prima delle imposte». Inoltre, «la complementarità di alcuni settori di business (come il comparto Npl, non permorming loans, ndr) e l’integrazione delle strutture di governo e controllo che consentiranno di sviluppare significative sinergie di costo, stimate in circa 50 milioni di euro annui, prima delle imposte».

I costi di integrazione

«L’integrazione – prosegue la nota – determinerà anche una maggiore diversificazione e stabilizzazione del profilo della raccolta, attraverso l’ampliamento della base dei depositanti. Questi benefici sarebbero generati mantenendo, al completamento dell’operazione di fusione, una dotazione patrimoniale particolarmente solida, stimata in un CET1 Ratio pro-forma superiore al 14% e con il contenimento dei rischi di esecuzione». I costi di integrazione funzionali allo sviluppo delle sinergie sono stimati complessivamente in circa 110 milioni. 

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8 gennaio 2025 ( modifica il 8 gennaio 2025 | 15:00)

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