Il reporter francese Sylvain Mercadier fermato e aggredito dalle truppe israeliane nel Golan. Rilasciato dopo il sequestro del suo materiale

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L’8 gennaio, Sylvain Mercadier, giornalista indipendente francese e collaboratore del sito Marianne, è stato arrestato dall’IDF, l’esercito israeliano, mentre documentava l’avanzata israeliana fuori dalle alture del Golan occupato. L’arresto è avvenuto nel villaggio siriano di Al-Hmidaiah, intorno alle 10:30 ora locale. Mercadier era accompagnato dall’avvocato siriano Mohammad Fayad quando le forze israeliane li hanno fermati. Secondo testimoni oculari, tra cui il giornalista siriano Yousuf Gharibi, Mercadier indossava un giubbotto antiproiettile con la scritta “Press” e aveva negoziato il permesso di filmare le truppe israeliane. Nonostante questo, i soldati lo hanno aggredito e bendato, confiscando l’attrezzatura. Mercadier e Fayad sono stati caricati violentemente su un veicolo militare e portati via.

Il giornalista ha raccontato di essere stato colpito ripetutamente e malmenato durante il fermo, mentre le schede di memoria della sua macchina fotografica, le SIM e 200 dollari dal portafoglio di Fayad sono stati sequestrati. Dopo diverse ore di detenzione, Mercadier e Fayad sono stati rilasciati, ma non senza aver subito insulti e minacce durante l’interrogatorio. Il primo gennaio Mercadier aveva pubblicato un report sul sito Marianne in cui descriveva la violenta invasione israeliana dei villaggi e delle infrastrutture siriane al confine con il Golan occupato.

Da parte sua, l’IDF ha confermato “l’arresto di un giornalista francese nella zona di separazione tra Siria e Israele”, giustificandolo con il fatto che il giornalista si era avvicinato troppo ai soldati in più occasioni. “Lo abbiamo rilasciato dopo aver verificato che non rappresentava una minaccia”, ha dichiarato Nadav Shoshani, portavoce dell’esercito israeliano. Mercadier, che da fine dicembre seguiva l’avanzata delle truppe israeliane in territorio siriano, si trova ora senza il suo equipaggiamento, il che limita la sua capacità di lavoro. Intanto, l’ambasciata francese in Israele si sta muovendo per ottenere la restituzione degli oggetti sequestrati.

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