“Iniziamo il 2025 con un mondo lacerato da conflitti”

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Tanti gli argomenti trattati da papa Francesco dinanzi al corpo diplomatico: a causa di un raffreddore, il Pontefice ha lasciato leggere il suo discorso a un collaboratore.

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Gaza, minaccia concreta di una guerra mondiale, aborto, migranti, droghe, fake news: sono diversi gli argomenti trattati questa mattina da papa Francesco dinanzi al corpo diplomatico. Il Pontefice, che a causa del raffreddore ha chiesto a un collaboratore di leggere il suo discorso, ha parlato del dramma in corso a Gaza e di una “situazione umanitaria ignobile”.

Il Papa ha rinnovato l’appello a un cessate-il-fuoco a Gaza e alla liberazione degli ostaggi israeliani a Gaza, “dove c’è una situazione umanitaria gravissima e ignobile, e chiedo che la popolazione palestinese riceva tutti gli aiuti necessari”. “Il mio auspicio – così Bergoglio – è che Israeliani e Palestinesi possano ricostruire i ponti del dialogo e della fiducia reciproca, a partire dai più piccoli, affinché le generazioni a venire possano vivere fianco a fianco nei due Stati, in pace e sicurezza, e Gerusalemme sia la ‘città dell’incontro’, dove convivono in armonia e rispetto i cristiani, gli ebrei e i musulmani.

“La guerra è sempre un fallimento – ha proseguito il Papa -. Il coinvolgimento dei civili, soprattutto bambini, e la distruzione delle infrastrutture non sono solo una disfatta, ma equivalgono a lasciare che tra i due contendenti l’unico a vincere sia il male”. E ha sottolineato che è inaccettabile “vedere bambini morire di freddo perché sono stati distrutti ospedali o è stata colpita la rete energetica di un Paese”.

Francesco parla di una “minaccia sempre più concreta di guerra mondiale” per cui “la vocazione della diplomazia è quella di favorire il dialogo con tutti, compresi gli interlocutori considerati più ‘scomodi’ o che non si riterrebbero legittimati a negoziare”.

“Purtroppo, iniziamo questo anno mentre il mondo si trova lacerato da numerosi conflitti, piccoli e grandi, più o meno noti e anche dalla ripresa di esecrabili atti di terrore, come quelli recentemente avvenuti a Magdeburgo in Germania e a New Orleans negli Stati Uniti. Vediamo pure che in tanti Paesi ci sono sempre più contesti sociali e politici esacerbati da crescenti contrasti”, così il Papa sottolineando che “siamo di fronte a società sempre più polarizzate, nelle quali cova un generale senso di paura e di sfiducia verso il prossimo e verso il futuro”.

Secondo Bergoglio “ciò è aggravato dal continuo creare e diffondersi di fake news, che non solo distorcono la realtà dei fatti, ma finiscono per distorcere le coscienze, suscitando false percezioni della realtà e generando un clima di sospetto che fomenta l’odio, pregiudica la sicurezza delle persone e compromette la convivenza civile e la stabilità di intere nazioni”.

Ancora una volta papa Francesco è tornato a parlare di aborto, definendo inaccettabile il diritto all’aborto “che contraddice i diritti umani”. “Tutta la vita va protetta, in ogni suo momento, dal concepimento alla morte naturale, perché nessun bambino è un errore o è colpevole di esistere, così come nessun anziano o malato può essere privato di speranza e scartato”, così nel suo discorso.

Ha quindi parlato di migranti esprimendo grande sconforto perché “le migrazioni sono ancora coperte da una nube scura di diffidenza, invece di essere considerate una fonte di accrescimento”. “Si considerano le persone in movimento solo come un problema da gestire. Esse non possono venire assimilate a oggetti da collocare, ma hanno una dignità e risorse da offrire agli altri; hanno i loro vissuti, bisogni, paure, aspirazioni, sogni, capacità, talenti. Solo in questa prospettiva si potranno fare passi avanti per affrontare un fenomeno che richiede un apporto congiunto da parte di tutti i Paesi, anche attraverso la creazione di percorsi regolari sicuri”, ha sottolineato il Pontefice al corpo diplomatico.

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Parlando di giovani, papa Francesco ha toccato il tema di quella che ha definito “l’orribile schiavitù delle tossicodipendenze”: “È inaccettabile vedere quante vite, famiglie e Paesi, vengono rovinati da tale piaga, che sembra dilagare sempre più, anche per l’avvento di droghe sintetiche spesso mortali, rese ampiamente disponibili dall’esecrabile fenomeno del narcotraffico”.





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