Misure più severe per una maggiore sicurezza stradale: ecco cosa prevede il nuovo Codice della Strada entrato in vigore sabato
Negli ultimi anni, i monopattini elettrici hanno rivoluzionato la mobilità urbana, offrendo un’alternativa pratica ed ecologica per spostarsi nelle città. Tuttavia, il crescente utilizzo di questi mezzi ha sollevato interrogativi sulla sicurezza stradale e sulla regolamentazione. Il nuovo Codice della Strada è entrato ufficialmente in vigore sabato 14 dicembre 2024, portando con sé importanti modifiche per migliorare la sicurezza stradale e contrastare comportamenti pericolosi, ma anche molto caos sui monopattini.
Vediamo nel dettaglio tutte le principali novità.
Monopattini, sono già obbligatori casco, targa e assicurazione?
Caos per i monopattini scatta l’obbligo di targa, casco (anche per i maggiorenni) e assicurazione. Inoltre potranno circolare solo su strade urbane con limite di velocità non superiore a 50 km/h e non sarà più possibile andare contromano, dunque non su piste ciclabili o all’interno di aree pedonali. Gli automobilisti, invece, dovranno mantenere una distanza di almeno un metro e mezzo quando sorpassano un ciclista.
Ma ci sono alcuni problemi. Tra le altre cose, serve la targa, ma nessuna sa come farla.
Dove si fa la targa dei monopattini?
Come dicevamo, mancano i decreti attuativi e nessuno sa come fare. L’obbligo del casco vale sin da subito, ma per targa e assicurazioni serve un decreto.
Attualmente, quindi, non è ancora chiaro come fare la targa.
E per quelli in sharing?
La situazione si complica anche sullo sharing:
“Per la targa, invece, l’Unione Europea ha già stabilito che i mezzi sotto i 25 all’ora non debbano averla, ma questo è stato ignorato dalle nuove norme del Codice della Strada – spiega Michele Francione, direttore operativo e sviluppo di Bit Mobility –, mentre l’assicurazione di fatto sui nostri mezzi è già presente, in quanto tra i requisiti previsti dai bandi comunali”. E non è ancora chiaro come fare la targa.
E si prospettano anche molti ricorsi:
“Le multe elevate per la mancanza di casco potranno essere contestate e attraverso dei ricorsi si formerà un orientamento a riguardo”, evidenzia l’avvocato Cadamuro al Messaggero.
“Come accade per l’articolo che riguarda il contrassegno identificativo – continua Cadamuro – vengono descritte le specifiche del contrassegno che devono rispettare le modalità previste con decreto del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, sentito il ministro dell’Economia e delle Finanze, ma si tratta di un decreto che attualmente non esiste e che il governo ha tempo di varare entro 12 mesi. Di qui l’impossibilità, per il momento, di elevare sanzioni”.
Guida con il cellulare
Stretta sull’uso dello smartphone al volante. Chi viene sorpreso a utilizzare il cellulare rischia una multa che va da 250 a 1.000 euro. In caso di recidiva, la sanzione aumenta fino a 1.400 euro, accompagnata dalla sospensione della patente per tre mesi. Se l’infrazione causa un incidente, i tempi di sospensione raddoppiano. Inoltre chi guida senza cinture di sicurezza o contromano può subire lo stesso provvedimento.
Guida in stato di ebbrezza
Per chi guida in stato di ebbrezza è prevista tolleranza zero. Le sanzioni sono graduabili in base al tasso alcolemico. Tra 0,5 e 0,8 g/l sono previste una multa da 573 a 2.170 euro e la sospensione della patente da 3 a 6 mesi. Tra 0,8 e 1,5 g/l oltre alla multa (800-3.200 euro) si rischia l’arresto fino a 6 mesi e la sospensione della patente fino a un anno. Oltre 1,5 g/l la pena prevede una multa da 1.500 a 6.000 euro, arresto fino a un anno e sospensione della patente da uno a due anni.
Per i recidivi è stato introdotto l’alcolock, un dispositivo che impedisce l’avvio del motore se il tasso alcolemico rilevato è superiore a zero. Questo obbligo si applica anche ai neopatentati con tasso alcolemico pari a zero per i primi tre anni.
Guida sotto l’effetto di stupefacenti
Le regole per chi guida sotto effetto di droghe sono ancora più severe: non è più necessario dimostrare uno stato di alterazione psico-fisica, basta risultare positivi ai test. In questi casi è prevista la revoca della patente con divieto di riottenerla per tre anni. Non rientrano in questa norma i consumatori di cannabis terapeutica.
Limiti per i neopatentati
I neopatentati non potranno guidare veicoli con potenza superiore a 75 kW/t e auto con potenza massima di 105 kW per i primi tre anni, ma il divieto è stato leggermente attenuato rispetto al passato. Per loro resta il limite di tolleranza zero sull’alcol per tre anni.
Eccesso di velocità e autovelox
Chi supera di oltre 10 km/h i limiti di velocità rischia una multa che parte da 173 euro e può arrivare a 880 euro nei centri abitati, con sospensione della patente fino a un mese per violazioni ripetute. Novità anche per le multe agli autovelox: se nello stesso tratto di strada si ricevono più sanzioni in un’ora, si paga solo la multa più grave aumentata di un terzo.
Abbandono di animali
Infine. chi abbandona animali in strada rischia la revoca o sospensione della patente da sei mesi a un anno. In caso di incidenti con feriti o morti causati da questa condotta, si rischia fino a sette anni di carcere.
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