Festa della Toscana tra musica e diritti a Cascina

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Antonio Mazzeo, “la Toscana è una terra di diritti e di innovazione, che guarda al futuro senza dimenticare le sue radici”

CASCNA — Una serata ricca di emozioni e riflessioni ha chiuso ieri, 15 dicembre, la Festa della Toscana 2024 alla Città del Teatro di Cascina. L’evento ha celebrato il tema “Toscana: terra di genio e innovazione”, unendo arte, musica e la difesa dei diritti civili. Sul palco, la pianista e compositrice Giulia Mazzoni e lo scrittore Stefano Massini, introdotti dal presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo e affiancati dal sindaco di Cascina Michelangelo Betti e dal presidente della Fondazione Sipario Toscana Pierpaolo Tognocchi.

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La serata si è aperta con un intervento di Stefano Massini, vincitore nel 2022 di un Tony Award, che ha catturato il pubblico con il suo racconto sul significato del genio come forza creativa e legata alla realtà. “Il genio è una persona che sta profondamente nell’umanità e nella percezione della realtà, non è mai separato dalla realtà,” ha affermato Massini.

Massini ha poi toccato temi attuali, come le morti sul lavoro e l’abolizione della pena di morte, sottolineando le contraddizioni di un mondo tecnologicamente avanzato ma ancora segnato da pratiche arretrate. “È stato il primo stato ad abolire la pena di morte, mentre adesso vediamo che il presidente appena rieletto degli Stati Uniti, Trump, si dice favorevole a ripristinarla. Sembra impossibile che a distanza di secoli, in un mondo dove esistono i microchip e l’intelligenza artificiale, continuiamo a mandare a morte delle persone.”

La musica di Giulia Mazzoni ha poi preso il sopravvento, incantando il pubblico con una performance intensa e carica di emozioni. “Cerco di esprimere la nostra storia attraverso le note del pianoforte e con la mia musica contemporanea che parla alla storia, ma guarda anche al futuro,” ha detto la pianista. “Il messaggio che voglio dare è quello di restare sempre uniti, in questo momento di divisioni e di guerre, e ricordarsi sempre che la musica è portatrice di armonia.”

L’evento ha celebrato non solo le grandi figure del passato, come Galileo e Leonardo, ma anche storie toccanti legate al territorio, come quella di Gregory Summers, il condannato a morte americano che scelse Cascina come luogo per il suo riposo eterno. “La Toscana è sempre stata una terra di diritti ed opportunità,” ha dichiarato Antonio Mazzeo. “Abbiamo deciso di realizzare lo spettacolo finale della festa qui a Cascina, dove due grandi talenti, Massini e Mazzoni, racconteranno la nostra storia con parole e musica.”

Anche il sindaco Michelangelo Betti ha ricordato il forte legame tra Cascina e i temi della Festa: “I temi della Festa si legano perfettamente alla storia della nostra città. Se l’abolizione della pena di morte fu il gesto di un regnante illuminato, oggi vediamo una crescente sensibilità nei giovani, come dimostra il caso di Summers.”

Pierpaolo Tognocchi, presidente della Fondazione Sipario Toscana, ha sottolineato il ruolo del teatro nella promozione dei diritti civili: “Il nostro teatro è attento al tema dei diritti, tema centrale della Festa, come dimostrano spettacoli come quello su Matteotti o quello in arrivo su Franca Viola.”





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