(AGENPARL) – Roma, 16 Dicembre 2024
(AGENPARL) – lun 16 dicembre 2024 Comunicato
STORIE, NOTE E PASSI: LE ROTTE CULTURALI DI COSTELLAZIONI LETTERARIE
Lotzorai 16 dicembre 2024 – Lotzorai che guarda a un orizzonte di sogni condivisi, ha vissuto un fine
settimana che resterà impresso nella memoria di chi vi ha partecipato. Il Festival CostellAzioni
Letterarie ha saputo intrecciare storie, suoni e sapori in un viaggio intenso tra cultura e umanità, dove
ogni evento ha brillato di una luce speciale.
Sabato 14 dicembre, il Festival ha aperto le sue porte alle giovani generazioni, trasformando le scuole
del territorio in officine di creatività. I bambini e i ragazzi, protagonisti assoluti della mattinata, hanno
esplorato il mondo dei libri attraverso laboratori, letture e giochi, rivelando quella freschezza e quel
candore che solo gli occhi dei più giovani possono donare. È stato un momento prezioso, un incontro
tra il futuro e il presente che ha donato energia e ispirazione a tutti i partecipanti.
La giornata è proseguita tra il ritmo pulsante del Drums Circle e la dolcezza di una merenda natalizia,
fino ad arrivare al calore dei mercatini e allo spettacolo di Professor Pietrosky, che ha saputo unire
scienza e comicità in un’esperienza indimenticabile. Ma è stato quando il tramonto ha lasciato spazio
alla sera che il Festival ha toccato il suo apice emotivo.
L’Aula Magna della Biblioteca Comunale è diventata un luogo dove il tempo si è sospeso. La serata
dedicata a Gigi Riva ha regalato emozioni profonde, celebrando l’uomo oltre il mito, il campione che
ha saputo incarnare valori di tenacia, umiltà e passione. Ma è stato con il reading-concerto “Un anno
sull’Altipiano” che il Festival ha raggiunto il suo cuore più intimo. Le pagine di Emilio Lussu, cariche di
denuncia e speranza, hanno preso vita grazie alla voce potente e commossa di Felice Montervino,
mentre il pianoforte di Pietro Lussu ha trasportato il pubblico in una dimensione di pura emozione.
Ogni nota, ogni parola, ha parlato di umanità, di dolore, di resistenza, regalando al pubblico
un’esperienza che non si dimenticherà facilmente.
Domenica 15 dicembre, il Festival ha cambiato registro, portando i partecipanti lungo il “Sentiero dei
Custodi del tempo”, un trekking letterario che ha unito natura e memoria. I passi lenti tra il rio
Pramaera e la necropoli di Tracucu hanno svelato il respiro profondo della Sardegna più autentica,
con le Domus de Janas come silenziose testimoni di una storia millenaria. La voce di Silvano Vargiu,
che ha letto brani di Sergio Atzeni, e l’organetto di Pierpaolo Vacca, che ha riempito l’aria di melodia
e magia, hanno trasformato il cammino in un’esperienza quasi spirituale, un dialogo tra la terra e chi
la abita.
“Ogni volta che Lotzorai accoglie il Festival CostellAzioni Letterarie, – dice il sindaco Cesare Mannini è come se riaprissimo le porte a un’antica tradizione di condivisione e scoperta. Tra le pagine dei libri,
tra le parole lette ad alta voce, c’è qualcosa che ci avvicina profondamente come comunità. Questo
Festival non è solo un evento, ma un dialogo continuo con il nostro territorio e con la nostra gente”.
“Quando abbiamo immaginato la terza edizione di CostellAzioni Letterarie anche in autunno, – ha
detto la direttrice artistica Mattea Lissia – non volevamo soltanto creare un Festival, ma un’esperienza
che fosse una dichiarazione d’amore verso i libri e tutto ciò che rappresentano. Ogni pagina racchiude
mondi, emozioni, speranze; ogni libro è un viaggio, e il nostro compito è stato quello di intrecciare
questi viaggi con il ritmo del territorio, con le voci delle persone, con i suoni e i sapori che ci
appartengono”.
Il weekend si è chiuso tra degustazioni, sapori autentici e note folk che hanno scaldato le vie di
Lotzorai. Ma il vero protagonista è stato il calore umano, quella passione che ha attraversato ogni
momento del Festival, rendendolo non solo un evento culturale, ma un viaggio nell’essenza stessa
della comunità.
CostellAzioni Letterarie ha dimostrato ancora una volta che la cultura non è un lusso, ma un bisogno.
È condivisione, è incontro, è il coraggio di guardare oltre e di scoprire che, tra le pagine di un libro o
le note di una melodia, si possono trovare le stelle che illuminano il cammino.
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