Al Monk Jazz Club il 2° Monk Film Festival e il 1° concorso per compositori in memoria di Giuseppe Finocchiaro

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La serata, il 18 dicembre, inizierà con la proiezione del mediometraggio “Andare”del regista messinese Nello Calabrò su musiche di Nello Toscano

Il Monk Jazz Club di Catania, sin dalla sua fondazione, ha cercato sempre di approfondire i temi della ricerca multimediale e della valorizzazione dei nuovi talenti. Ecco che lo scorcio finale del 2024 vede il jazz club etneo, ideato e gestito dai soci-musicisti dell’associazione Algos, alternare alla stagione principale di concerti anche eventi che rendono il club ospitato all’interno di Palazzo Scammacca del Murgo, in piazza Scammacca 1 a Catania, un centro culturale con la musica sempre al centro dell’attenzione.

Mercoledì 18 dicembre, dalle ore 20.30, a ingresso libero, il Monk ospiterà la seconda edizione del Monk Film Festival – La musica da guardare rivolto a cineasti che creano immagini su musiche preesistenti. «La fruizione della musica è cambiata e questo vale anche per il jazz – commenta il contrabbassista Nello Toscano, fra i soci del Monk – on line i brani accompagnati dalle immagini sono più ascoltati degli altri. L’unione delle due emozioni, quella visiva e quella uditiva, è il nuovo linguaggio della musica». 

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Nello Toscano

La serata inizierà con la proiezione del mediometraggio “Andare”del regista messinese Nello Calabrò su musiche di Nello Toscano. Seguirà il cortometraggio “Bad cooking”di Leonardo Recupero e Sebastiano Maccarrone, sul rapporto fra cibo e jazz, costruito sul brano “Quiet Passion” dei giapponesi Just a Maestro. Quindi Calabrò sarà protagonista dell’incontro “Stan-Chet-Miles”, un piccolo e personale viaggio, tra immagini e musica, nei mondi musicali di Stan Getz, Chet Baker e Miles Davis.

La locandina di “Andare” di Nello Calabrò

Giovedì 19 dicembre, sempre alle 20.30 e sempre a ingresso libero, il Monk Jazz Club ospita la prima edizione del concorso per compositori “Giuseppe Finocchiaro”, dedicato alla memoria del pianista scomparso nel 2022, e realizzato in collaborazione con il Conservatorio “Bellini” di Catania, istituto dove insegna anche il direttore artistico del Monk Dino Rubino. Un progetto che i soci del Monk hanno affidato al chitarrista Paolo Sorge, docente di chitarra jazz al Conservatorio etneo, il quale ha coinvolto gli allievi del suo corso.

Paolo Sorge

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«I ragazzi hanno mandato un po’ di brani – racconta Nello Toscano -, ne abbiamo 11 ma ne verranno suonati dal vivo 8, eseguiti da un quintetto base del Monk con Paolo Sorge alla chitarra, io al contrabbasso, Dino Rubino al pianoforte, Alessandro Borgia alla batteria, Rino Cirinnà al sax. Eseguiremo 4 brani originali scritti dagli allievi e 4 brani di Giuseppe Finocchiaro, arrangiati sempre da questi ragazzi. Abbiamo creato un rapporto reale con il conservatorio su un’iniziativa valida di tipo didattico, formativo, ma anche di artistico. E’ stato un bell’esperimento che certamente ripeteremo il prossimo anno».

Il compianto Giuseppe Finocchiaro scomparso nel 2022

Luogo: Monk Jazz Club, Piazza Scammacca, 1, CATANIA, CATANIA, SICILIA

Questo contenuto è un comunicato stampa. Non è passato dal vaglio della redazione. Il responsabile della pubblicazione è esclusivamente il suo autore.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA





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