Waterfront, Rsa Mazzini, trasporto pubblico e scuole: bocciati gli emendamenti della minoranza. “Intanto il Comune spende soldi per i like su Facebook”

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E’ un bilancio di fine anno negativo quello che i consiglieri comunali di opposizione tracciano in riferimento all’attività politica e amministrativa del sindaco Pierluigi Peracchini, della giunta e della maggioranza comunali al termine del 2024.
Disinteresse per l’andamento del comparto sanitario, assenza di pianificazione e programmazione, sperpero di soldi pubblici in attività di comunicazione a senso unico, svendita del patrimonio pubblico e carenza di rispetto istituzionale nei confronti della minoranza e dei suoi diritti. Questi, a grandi linee, i problemi sui quali i rappresentanti del centrosinistra spezzino si sono concentrati nel corso della conferenza stampa che si è tenuta oggi a Palazzo civico, all’indomani della seduta in cui il consiglio comunale ha approvato la delibera sul bilancio di previsione 2025/2027.

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“Il nostro – ha esordito la capogruppo del Partito democratico Martina Giannetti – è un giudizio negativo, un bilancio che fotografa una visione inesistente, con una amministrazione comunale dedita solamente alla gestione dell’attività ordinaria e che non affronta gli aspetti più problematici della città. Come ho detto ieri penso che in diversi casi le criticità derivano anche dal contesto nel quale ci troviamo: calo demografico, difficoltà del trasporto pubblico e della sanità affondano le loro radici anche oltre i confini del territorio comunale. Ma il fatto è che le questioni non vengono prese per le corna. Si vede nella mancanza di programmazione sul Puc, sul piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche ancora incompleto, sul piano antenne fermo al palo, sul piano di Protezione civile fermo al 2016 che viene rinviato di anno in anno… E soprattutto lo si nota per quel che riguarda l’area Enel: è stato tutto demandato alla società. E’ vero, si tratta di un’area privata, ma sappiamo quanto possa impattare sulla qualità della vita di molti. In un settore in crescita come la cantieristica navale abbiamo proposto una mozione per il miglioramento della qualità del lavoro, ma è stata bocciata, così come l’emendamento per istituire un servizio di trasporto casa-lavoro che abbiamo presentato ieri. Inoltre – ha proseguito Giannetti – dal 2021 c’è un piano di vendita degli alloggi di Edilizia residenziale pubblica che si sta concretizzando con cessioni a un prezzo medio di 50mila euro: mentre c’è una forte richiesta di accesso alla casa noi stiamo andando verso la svendita patrimonio. Assistiamo a un mandato portato avanti senza la partecipazione delle minoranze, delle associazioni e dei sindacati, mentre nei primi nove mesi del 2024 sono stati spesi 114mila euro per il solo staff del sindaco, oltre a spese in comunicazione incomprensibili, come i 30mila per realizzare video in time lapse della realizzazione delle opere del Pnrr. E poi ieri sera ci siamo sentiti dire che mancano risorse per il Piano del verde… Anche quest’anno l’amministrazione ha comunicato e valorizzato i risultati raggiunti, anche da parte di altri enti, ma non ha preso in carico i problemi reali della società”.

Nella galleria degli orrori dell’amministrazione comunale esposta dai consiglieri di minoranza, accanto al quadro a tinte fosche dipinto da Giannetti è stato appeso quello di Roberto Centi, capogruppo di Leali a Spezia – Avs, che ha concentrato la sua attenzione sul metodo di conduzione della discussione della sera precedente sul bilancio di previsione, estendibile a molte altre sedute di consiglio comunale. “Sembra che ci sia la convinzione che gli organi istituzionali della città, e della Regione, servano a poco. Assistiamo al solipsismo di sindaco e assessore che non hanno risposto ai nostri emendamenti se non nelle dichiarazioni di voto, quando il primo cittadino non è entrato nel merito, ma ha fatto un elenco di cose fatte, molte della quali messe in campo dalle amministrazioni precedenti alle sue. La maggioranza spesso ripete che la discussione sul bilancio è la seduta più importante dell’anno, ma poi per il centrodestra parla solo il consigliere Giacomo Peserico, affermando che avremmo dovuto parlarne con più tempo a disposizione e fuori dalla sala consiliare. Allora perché non sono state concesse le due sedute, come avevamo richiesto?”. Entrando nel merito delle scelte nelle voci di spesa, Centi ritiene che “troppi denari siano impiegati per una sicurezza fatta con telecamere e droni, mentre non si investe sulle politiche giovanili, sulla ricerca e sull’innovazione. E sono stati tolti 100mila euro alla formazione professionale. C’è una visione che tiene conto solamente di quello che sembra andare bene, mentre aumentano i disoccupati laureati e aumentano gli occupati con contratti più deboli. Aumentano i residenti, ma continuano a calare i giovani. Abbiamo proposto due emendamenti, ma è stato come gettare sassi nello stagno. Un anno fa Peracchini disse che si stavano cercando investitori internazionali per il waterfront e poi Toti confermò queste dichiarazioni: così ieri abbiamo proposto di dare un incarico a un professionista per realizzare uno studio tecnico operativo sul waterfront. La risposta è stata: stiamo verificando il mercato. Ma un sindaco dovrebbe invece dire cosa pensa di farci in quell’area così importante… Abbiamo anche chiesto che si faccia la pulizia della facciata delle scuole Via Napoli, come era stato promesso in seguito a una interrogazione, ma anche questa richiesta è stata respinta. Non ci si occupa né delle cose grandi, né di quelle piccole. E intanto la Rsa Mazzini è stata inserita nel Piano delle alienazioni”.

Rsa Mazzini nel Piano delle alienazioni

 

In un clima di condivisione delle critiche da muovere all’amministrazione e del disegno di alternative da proporre, la parola è passata al secondo consigliere comunale del Pd, Andrea Montefiori, che ha acceso i riflettori sulla situazione dell’ex Rsa Mazzini di Viale Alpi.
“Dopo 8 anni il centro è ancora chiuso e così oggi mancano 80 posti letto per anziani. Quando si costruisce una giunta si fa un piano dei risultati attesi e delle schede dettagliate. Invece sia sul waterfront che su Enel non sono state fatte proposte, ma ci si è affidati al mercato. Questa – ha sostenuto Montefiori – è una scelta sciocca e pericolosa: avanzare un disegno avrebbe almeno avrebbe dato via a un confronto. Peracchini concluderà un mandato di dieci anni essendo l’unico sindaco che non sarà stato in grado di realizzare nemmeno un’opera pensata da lui, se non per quelle finanziate dal Pnrr con risorse che sono arrivate solo in seguito alla sciagura del Covid. Abbiamo un sindaco che si intesta gli aumenti dell’occupazione anche quando non ha assolutamente alcun merito: la crescita viene dall’armiero e dalla nautica, ma non pensiamo che le guerre in corso siano state dichiarate dal nostro primo cittadino né che i marchi più importanti nella costruzione di megayacht, come Baglietto, Riva o Sanlorenzo sapessero chi era Peracchini quando sono arrivati sulle sponde del golfo. Si vanta tanto del Miglio blu, che in fondo è un marciapiede blu. E lo stesso fa col turismo, comparto che ormai è strutturato da anni e che sarebbe il caso di iniziare a gestire e analizzare, per esempio per capire che tipologia di contratti garantisce al territorio… L’ex area Ip è un altro fiore all’occhiello che il sindaco si appende alla giacca, ma dopo 8 anni assisteremo, forse, alla bonifica di 15mila metri quadri di terreno: non si dice tutto quello che manca. E’ un intervento complesso, ma il Comune non ha cercato le risorse in tutto questo tempo. La sintesi è che l’amministrazione non ha un pensiero e che il sindaco è bravo come amministratore di condominio, ma non ha una programmazione: siamo tornati al Puc del 2003, così si sfoglia il carciofo, si danno autorizzazioni di volta in volta e non c’è un disegno complessivo”.

Franco Vaira, consigliere di Avantinsieme e Più Europa, ha sottolineato la coesione che c’è all’interno dell’opposizione, accompagnata da una buona dose di stima personale. “Ci sono le condizioni per creare un’opposizione stabile ed efficace a questo modello di centrodestra”, ha dichiarato prima di iniziare a esporre numeri e cifre. “Ieri l’indagine sulla qualità della vita del Sole 24 ore ci collocava al 52esimo posto, come provincia migliore in Liguria. Faccio notare che dal 2021 sono state perse 10 posizioni, ma soprattutto che, tranne 7, le province dietro di noi sono tutte del Sud. Inoltre La Spezia non è una città per giovani: solo 2 società su mille sono start up innovative, rispetto a una media nazionale di 8. E poi c’è il tema di come trattiamo gli anziani: la vicenda della Rsa Mazzini è significativa. Dopo un anno che attendiamo l’esito della valutazione affidata a un consulente tutto è ancora fermo e siamo arrivati al punto che la maggior parte degli spezzini non fa più richiesta di accesso alle Rsa per i propri anziani malati. Sul fronte della sanità abbiamo una mobilità interregionale che è tra le peggiori in Italia e la peggiore del Centro Nord: nel 2023 sono stati spesi 75 milioni per questa voce, che dal 2019 al 2023 è aumentata del 7 per cento, nonostante il periodo Covid. Mentre c’è stata una riduzione del 6 per cento della mobilità in entrata. Ma l’amministrazione dice che va tutto bene e che non sono loro a gestire la sanità, che è invece in capo ad Asl. Il settore regionale è in deficit finanziario e il nostro direttore generale Cavagnaro ha risparmiato e chiuso in positivo, garantendo peraltro una cedola ai dirigenti, ma il nuovo presidente delle Regione gli ha chiesto di tagliare ancora… un sindaco che vede questi dati non si domanda come vogliamo tutelare la salute dei cittadini, invece di continuare a dire che la cosa non lo riguarda e che va tutto bene? Nel buco di 250milioni delle Asl liguri, quello della Asl spezzina è di 60 milioni: quando finalmente avremo il nuovo ospedale come si potrà pagare un canone di 15 milioni all’anno al privato? E intanto per esami e analisi importantissime, anche in categoria B, ci sono attese che vanno da un mese a un anno. Io credo che non solo i cittadini dovrebbero ribellarsi, ma anche la magistratura dovrebbe iniziare a interessarsi a questa situazione… E siamo ultimi in Italia nel rapporto tra il numero di operatori sanitari e abitanti. Almeno si smetta di utilizzare toni trionfalistici!”.

La mancanza di rispetto istituzionale è stata il primo tema toccato nel suo intervento da Massimo Lombardi, consigliere di Spezia bene comune – Rifondazione comunista. “Siamo al giro di boa di questo mandato e non ho mai visto una cosa del genere nei rapporti tra maggioranza e opposizione e nella convocazione delle commissioni: nel 2024 ci sono state 13 richieste di commissione che non sono state convocate o alle quali non è stata nemmeno data risposta su argomenti come area Enel, Oss, pediatri, manutenzioni del Sant’Andrea… Di fatto non si consente all’opposizione di fare il suo lavoro. E in più ieri il sindaco è intervenuto a fine discussione con un tono aggressivo, stizzito: siamo a livello di guardia. Di fronte ai numeri politici delle ultime regionali stiamo assistendo ad attriti tra le forze della coalizione, stanno traballando ma hanno ancora metà mandato. Noi andremo avanti anche se ridicolizzati, anche se, come spesso accade, non ci risponde nessuno. E respingiamo le responsabilità storiche che ci vengono sempre attribuite. E’ questa giunta che non affronta temi come il commercio e la povertà. Basta dire che il commercio è in crisi per colpa delle Terrazze e si inizi a pensare che c’è un Piano del commercio mancante e una programmazione fallimentare. Le altre città hanno rilanciato il commercio con piani culturali e degli eventi, mentre alla Spezia le aperture nuove sono solo nell’ambito della gastronomia, e spesso di bassa qualità. Il centro si sta ripiegando su se stesso, vive smodatamente la notte, con un disagio giovanile che si manifesta in un’orgia degradante: dalla gioia al disagio il passo è breve”. “E infatti – si è intromesso per un attimo Vaira – la nostra provincia è al 104esimo posto in Italia per consumo antidepressivi”.
“Per l’amministrazione va tutto bene, ci sono le luminarie… ma ci sono nuclei familiari che non hanno una casa. Ci sono situazioni in cui basta una separazione o la perdita di un familiare per rischiare di andare sul lastrico”, ha aggiunto ancora Lombardi.

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L’ultimo intervento è stato di Viviana Cattani, consigliera del Partito democratico. “Nelle passate amministrazioni – ha ricordato – un tema importante come il bilancio si affrontava in tre sedute, con la presentazione nella prima e la discussione nelle seguenti. E prima di arrivare in Sala consiglio se ne parlava nelle circoscrizioni, con le parti economiche e sociali. Forse quella dell’amministrazione comunale di oggi è una tattica per non fronteggiare i problemi e per continuare a dire che va tutto bene, mentre il disagio c’è e si avverte. Hanno dato un giorno di tempo per presentare gli emendamenti e siamo arrivati al punto che i punti contenuti nella mozione presentata congiuntamente dalla Consulta delle elette nella Giornata contro la violenza sulle donne non sono stati considerati in alcun modo nel bilancio. C’erano impegni a sostegno del centro antiviolenza Irene, sull’educazione da fare nelle scuole e altre iniziative che richiedono risorse, ma non è stato stanziato niente per realizzare niente di tutto questo. Ieri abbiamo proposto di togliere un po’ di risorse dalla comunicazione, dove i soldi si spendono per avere più like sui social network, ma l’emendamento è stato bocciato. E nemmeno con l’astensione della maggioranza, ma col voto contrario. Ma non ci arrenderemo e rimarremo col fiato sul collo sino a quando gli impegni delle mozione contro la violenza sulle donne non saranno finanziati”, ha concluso Cattani.

Soldi spesi per i like su Facebook e Instagram

 





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