Un lettore racconta la burocrazia che penalizza il legame con i nostri animali

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Con la presente vorrei portare alla vostra attenzione una situazione che definire assurda, è riduttivo, e per segnalare una grave disfunzione burocratica che mi ha coinvolto personalmente. A seguito del mio trasferimento dalla Liguria ad un’altra regione italiana, uno dei miei cani, regolarmente iscritto all’anagrafe canina presso l’ASL 3 di Via Struppa, (come gli altri a partire dal 2012 come dimostrano i documenti in mio possesso) è purtroppo deceduto. Con grande dolore, mi sono recata presso l’ASL di competenza del mio nuovo comune di residenza, per effettuare la necessaria cancellazione dal sistema del mio amico a 4 zampe, scoprendo con stupore che tale iscrizione non risultava registrata nel sistema SINAAF, impedendo così il trasferimento dell’anagrafe anche dei cani ancora in vita, poichè anch’essi, non risultano iscritti nell’anagrafe canina della Regione Liguria.

Presso tale ufficio, ho presentato i documenti attestanti la regolare iscrizione dei miei cani, risalenti già dal 2012 ai funzionari dell’ASL del nuovo comune. Nonostante mi sia stata riconosciuta la correttezza del mio operato come proprietaria responsabile, è emerso che, a causa di un mancato aggiornamento da parte di Alisa, i miei cani non sono registrati nel sistema SINAAF, impedendo così il trasferimento della loro iscrizione tra le due regioni.
Dopo aver perso la mattinata presso l’ASL, con ancora il dolore per la mia perdita, ho trascorso i giorni successivi a contattare ripetutamente l’ASL 3 di Genova. Ho fatto diverse telefonate, aspettando pazientemente che il sistema automatizzato mi mettesse in contatto con un operatore, ma ogni tentativo, si è concluso con la linea occupata.

Non mi sono arresa, inviando dunque una email ad Asl 3, spiegando la situazione e allegando i documenti dei miei due cani ancora in vita. Ho ricevuto tempestivamente una risposta, ove veniva richiesto il mio documento personale e il pagamento di un ticket di 20 euro per ciascun cane.
Dopo aver inviato i documenti richiesti e richiesto un appuntamento telefonico, finalmente parlo con un medico veterinario dell’ASL di Via Struppa a Genova, che mi ha spiegato (cosa già detto dalla Asl del nuovo comune) che Alisa non ha aggiornato i sistemi (in tutti questi anni?), e che i cani non risultano iscritti nel sistema SINAAF. Mi è stato dunque suggerito di inviare una ‘interrogazione’, cioè una richiesta scritta ad Alisa, per sollecitare l’aggiornamento necessario. Mi è stato inoltre anche detto (e anche qui ripetuto dalla Asl del nuovo comune), che il problema coinvolge molti altri proprietari di cani presso Regione Liguria, che ignari della situazione, potrebbero scoprire, magari solo al momento del decesso dei loro animali, che non sono stati registrati correttamente.

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La cosa che reputo ancora più assurda, è che mi è stato detto di procedere personalmente con una ‘interrogazione’ ad Alisa e richiedere l’aggiornamento del sistema e di sostenere anche i costi relativi, come emerge che dal 1 gennaio 2023 è obbligatorio il pagamento di un ticket di 20 euro per tale prestazione: dal sito https://www.asl3.liguria.it/tutte-le-comunicazioni/comunicazioni-2022/4186-novit%C3%A0-per-le-prestazioni-anagrafe-canina-e-felina.html: Acquisizione dell’animale, cessione, decesso o cambio di residenza
La registrazione di acquisizione, cessione, decesso di un cane/gatto e/o del cambio di residenza del proprietario è soggetta al pagamento del ticket di 20 euro).

Ritengo assurdo e inaccettabile che, come cittadina, debba essere io a fare una richiesta formale ad Alisa, come se fossi in una sala consiliare comunale o regionale. È giusto che i proprietari di cani debbano pagare un ticket nonostante abbiano adempiuto ai loro obblighi di legge, mentre Alisa non aggiorna i sistemi? Oltre al danno economico, si aggiunge la beffa.
E’ inaccettabile che sia io a dover subire le conseguenze di una disfunzione del sistema informatico, con la richiesta del pagamento di un ticket per una prestazione che dovrebbe essere garantita da un servizio pubblico, anche per sensibilizzare l’abbandono degli animali d’affezione.

Per il cane deceduto, l’ASL del mio nuovo comune, ha assunto la responsabilità dell’iscrizione e della conseguente cancellazione dal sistema. Tuttavia, per gli altri cani, devo inviare la mia richiesta ad Alisa, pagare i ticket, inviare l’email all’ASL di Genova per richiedere l’iscrizione e successivamente il trasferimento nella mia nuova regione. Dopo dovrò recarmi nuovamente all’ASL del nuovo comune per finalizzare il tutto. Insomma, una persona si deve prendere le ferie solo per svolgere queste carenze burocratiche…

La burocrazia continua a penalizzare noi cittadini. Nonostante ci vengano richieste tasse, ticket, pagamenti vari, aumento del costo della vita, alla fine ci sentiamo impotenti di fronte ad un sistema che non sembra destinato a migliorare. La frustrazione che ho provato nel rimbalzare tra uffici, email e telefonate, è stata destabilizzante.
Si parla tanto di semplificare la burocrazia, ma il problema risiede nel mancato aggiornamento dei dati nel sistema. Questa è una delle tante storie tristi e incomplete che ci vedono vittime di un sistema inefficiente. Dover affrontare il lutto per un membro della propria famiglia, prendersi cura di altri animali, con tutto il costo che comporta e che sappiamo bene quanto costa il loro mantenimento, ma noi li amiamo e siamo responsabili della loro vita, e in un momento di grande sofferenza, sentirsi dire che non è colpa loro e che non possono fare nulla, è inaccettabile.

È come sbattere contro un muro di gomma, dove le nostre preoccupazioni e le nostre lacrime, non trovano ascolto. Ho voluto raccontare la mia storia, ed invitare tutti i proprietari di cani e animali d’affezione, a verificare per tempo che l’iscrizione all’anagrafe canina presso la Regione Liguria, sia stata aggiornata in tempo utile. Perché rendersi conto che il giorno che il proprio cane non è registrato nel sistema solo dopo il decesso, è una ferita ancora più profonda. Un’ulteriore mancanza di rispetto per il legame profondo che ci unisce ai nostri animali.

Chiedo pertanto un urgente intervento per risolvere questa situazione e per evitare che altri proprietari di animali domestici si ritrovino a dover affrontare le stesse difficoltà. Sarebbe opportuno che le ASL delle diverse regioni, collaborassero in modo più efficace per garantire la continuità dei servizi e l’aggiornamento tempestivo dei dati anagrafici degli animali. Ovviamente l’aggiornamento dei dati deve già avvenire prima nel proprio comune di appartenenza.

Propongo una semplificazione delle procedure e un potenziamento dei sistemi informatici per garantire un servizio efficiente e trasparente. E aggiungo un ‘pensiero’: alla luce delle recenti normative che prevedono sanzioni amministrative e penali a coloro che abbandonano gli animali, mi domando se il sistema di recupero dei dati di eventuali abbandoni, possa realmente incidere su questa incivile e orrenda realtà.

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