Cresce il numero di start up a impatto sociale e ambientale in Italia

Il SIM (Social Innovation Monitor) gruppo di ricerca del Politecnico di Torino, ha presentato il suo report annuale sulle Startup Innovative a Significativo Impatto Sociale e Ambientale. I risultati annunciati il 10 dicembre 2024 durante un webinar, delineano un panorama imprenditoriale in trasformazione, mentre il numero complessivo di startup innovative in Italia continua a diminuire. 

A fine 2023, su un campione di 10.692 startup analizzate, 640 sono state classificate per un significativo impatto sociale e ambientale, segnando un aumento del 9% rispetto all’anno precedente, le altre startup innovative hanno subito un calo del 12,1%. 

Secondo il report, questa tendenza testimonia come i valori legati alla sostenibilità e al sociale non siano solo un imperativo etico, ma un modello imprenditoriale in espansione.“La crescita di queste startup è un segnale forte, dimostra che il mercato premia le imprese che integrano la sostenibilità nel loro DNA”, ha affermato il professor Paolo Landoni, Direttore della ricerca SIM. 

Un settore resiliente nonostante le sfide

La ricerca evidenzia un contesto complesso per l’ecosistema imprenditoriale italiano. Il numero complessivo di start up innovative ha subito un calo del 9,2% nel 2023, il secondo anno consecutivo di contrazione, con un ulteriore diminuzione (-5,6%) entro la fine del 2024. Alessandro Laspia, Vicedirettore della ricerca SIM, attribuisce questa dinamica alla difficile congiuntura economica e geopolitica degli ultimi anni, che ha visto una netta riduzione delle nuove costituzioni (passate dal 16,8% nel 2020 all’8% nel 2023) e un aumento dell’età media delle startup. 

Nonostante il quadro generale, le imprese a significativo impatto sociale e ambientale emergono imponendosi come una forza per il futuro dell’imprenditoria italiana. Questo trend positivo è accompagnato da un maggiore coinvolgimento delle donne nei ruoli di leadership, con una presenza ai vertici (23%) doppia rispetto alle altre startup innovative (13,7%). 

Lo studio del SIM ha identificato 20 startup a impatto sociale e ambientale che si sono distinte nel 2024 per i loro risultati economici. Tra queste, spiccano i settori della salute mentale, del benessere psicologico, dell’educazione digitale e della sostenibilità ambientale. 

Dal punto di vista territoriale, il report conferma la stabilità della distribuzione geografica delle startup innovative in Italia. Lombardia, Lazio e Campania restano le regioni di punta, concentrando il 50,3% del totale. La Lombardia, in particolare, si conferma il polo principale, ospitando il 28,1% delle startup innovative italiane e il 40,3% di quelle a significativo impatto sociale e ambientale. 

La base per l’Impresa del futuro

L’evento di presentazione del report si è concluso con una tavola rotonda moderata da Giorgio Ciron, Direttore di InnovUp, alla quale hanno partecipato figure di spicco del panorama imprenditoriale e istituzionale, come l’Onorevole Giulio Centemero, Antonella Grassigli (CEO di Doorway Spa Società Benefit) e Giorgio Massari, ricercatore presso il Centro Studi Assolombarda. 

Centemero ha illustrato le recenti misure legislative volte a incentivare start up e PMI innovative, tra cui detrazioni fiscali, fondi pubblico-privati e strumenti di venture capital semplificati. Giorgio Massari ha sottolineato l’impatto economico e occupazionale generato dalle startup innovative: dal 2012 a oggi, queste imprese hanno contribuito con 12,8 miliardi di euro di fatturato e oltre 63.000 posti di lavoro, pari al 7,5% dell’aumento occupazionale italiano nello stesso periodo. Antonella Grassigli, investitrice esperta, ha evidenziato come la sostenibilità e l’impatto sociale rappresentino un vantaggio competitivo per le startup, sia in termini di rischio che di attrattività per gli investitori futuri. 

Il report del SIM, realizzato con il supporto di partner come InnovUp, Ashoka Italia e la Fondazione Giordano dell’Amore, offre un quadro chiaro di come le start up a impatto sociale e ambientale stiano tracciando una nuova rotta per l’imprenditoria italiana.