Lunedì scorso al Cruise Terminal (Molo Vittorio Veneto) di Palermo si è svolta l’assemblea annuale della CNA Siciliana; un appuntamento che sancisce la chiusura del ciclo delle assemblee territoriali, svoltesi nelle nove province dell’isola.
Il tema dell’incontro è stato: “Credito alle imprese per lo sviluppo della Sicilia”.
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I lavori del meeting si sono aperti con i saluti del vice presidente nazionale della Confederazione Giuseppe Cascone e dell’assessore alle attività produttive del comune di Palermo, il dottor Giuliano Forzinetti.
Sebastiano Battiato, presidente regionale della CNA, nella sua relazione ha affrontato i tanti problemi che assillano artigiani e piccoli imprese a partire da quelli del costo del denaro, dell’accesso al credito e del ruolo dei consorzi fidi di Garanzia. In particolare si è soffermato sugli effetti che la restrizione creditizia produce sul sistema delle imprese, sulle conseguenze della guerra e della siccità, sui limiti della legislazione sugli appalti, sui condizionamenti della burocrazia. In conclusione, ha posto l’esigenza di approvare al più presto una legge quadro per l’artigianato.
A questa relazione sono seguiti gli interventi del direttore della sede di Palermo della Banca d’Italia, il dottor Emanuele Alagna, e del Tim manager di Fedart, Lorenzo Marconi.
Il primo, – benché non abbia negato il fatto che le piccole realtà imprenditoriali del Sud paghino di più il denaro e abbiano maggiori difficoltà di accesso al credito -, ha centrato il suo intervento sulle cose dette dal governatore Panetta in un recente convegno svoltosi a Catania, riprendendo i dati concernenti la crescita dell’occupazione e dell’export che vedono il Mezzogiorno protagonista. Lorenzo Marconi, invece, ha ricordato il ruolo giocato dai consorzi fidi nel facilitare l’accesso al credito ad artigiani e piccole imprese e nella riduzione del costo del denaro, infine ha auspicato un maggiore sostegno ai consorzi fidi di garanzia.
Il talk che ha visto tra i protagonisti Pietro Giglione, segretario regionale della CNA, Paolo Mariani, direttore generale Uni.Co, Francesca Macioci dell’ufficio credito e sviluppo dell’Abi è stato impreziosito dagli spunti e dalle “provocazioni“ del conduttore, il giornalista e vice direttore di Radio 24 Sebastiano Barisoni.
Pietro Giglione, dopo aver accennato ai dati riferiti alla riduzione del credito che hanno subito molti artigiani e piccoli imprenditori – anche siciliani -, ha individuato nella desertificazione bancaria una delle cause di questo stato di cose. Inoltre ha sollecitato l’approvazione di misure normative a favore dei consorzi fidi di garanzia e degli enti pubblici preposti all’erogazione del credito alle imprese. Infine, il segretario regionale della CNA siciliana ha richiamato le possibilità che si aprono agli artigiani e al sistema delle piccole e medie imprese siciliane con l’inizio dell’attività del Consorzio Fidi Uni.Co che, grazie ad un’esperienza consolidata portata avanti in tanti anni nelle Marche, oltre a dare continuità all’azione svolta sinora da Unifidi imprese Sicilia, potrà rappresentare un vero e proprio valore aggiunto.
Sulla stessa lunghezza d’onda l’intervento di Paolo Mariani, direttore di Uni.Co, il consorzio fidi marchigiano che ha inglobato Unifidi Imprese Sicilia, il quale ha insistito sulla necessità di varare una legislazione di sostegno dei consorzi fidi di garanzia.
L’onorevole Edy Tamajo, assessore regionale alle attività produttive, nel suo intervento ha detto che nonostante gli innumerevoli impegni ha voluto essere presente anche per sottolineare la stima che nutre nei confronti del gruppo dirigente della CNA. Inoltre, oltre ad aver ricordato l’attenzione prestata dal governo Schifani nei confronti dei problemi del sistema delle imprese, ha fatto presente che le iniziative che porterà avanti anche in occasione della legge di bilancio saranno sempre improntate al confronto e alla ricerca dell’intesa con le associazioni di categoria, sull’esempio di quando fatto con “Più Artigianato”.
Le conclusioni della giornata di lavori sono stati affidate ad Otello Gregorini, segretario generale della CNA nazionale; il quale – dopo aver manifestato il proprio apprezzamento per la qualità delle iniziative messe in campo dalla CNA siciliana ed essersi complimentato per il riconoscimento delle istituzioni e per i risultati raggiunti dal gruppo dirigente anche sul piano organizzativo -, è entrato nel merito della questione posta all’ordine del giorno dell’assemblea regionale. A questo proposito ha rilevato che dopo la pandemia il costo del denaro è tornato a crescere mentre si è ridotto il credito diretto agli artigiani e alle piccole imprese. Gregorini, infine, ha sostenuto che il Paese ha bisogno di investimenti per tornare a crescere, e di conseguenza è necessario che la banca centrale europea abbassi ulteriormente i tassi di interesse e che gli istituti di credito allarghino i cordoni della borsa e operino in sinergia con i consorzi fidi di garanzia, che sono uno strumento fondamentale per favorire l’accesso al credito ad artigiani e piccole imprese.
L’assemblea si è conclusa con l’approvazione del bilancio e con la consegna di 9 autovetture con il logo CNA alle CNA provinciali da utilizzare per favorire i contatti con le imprese associate.
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