Continental: partnership con Rcs Sports & Events, ciclismo, Official Tyre Giro d’Italia

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Lo storico costruttore di pneumatici conferma il proprio impegno nel ciclismo rinnovando la partnership con Rcs Sports & Events: sarà sponsor dei principali eventi italiani nei prossimi tre anni, dal Giro d’Italia alle Classiche. “Il ciclismo ci consente di dimostrare la natura premium dei nostri prodotti, che poi confermiamo in ogni altro settore”




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Continental prosegue la propria collaborazione con Rcs Sports & Events nel mondo dei grandi eventi del ciclismo, rinnovando per altri tre anni la partnership. L’azienda tedesca di pneumatici, fondata nel 1871, sarà infatti protagonista delle edizioni 2025, 2026 e 2027 del Giro d’Italia in qualità di top sponsor e official tyre, nonché di Giro d’Italia WomenGiro-E, Giro Next Gen e Giro d’Abruzzo. Tra le Classiche italiane, Continental supporterà in qualità di official sponsor eventi come la Milano–Torino, la più antica corsa ciclistica al mondo, e la Classicissima Milano–Sanremo, mentre l’impegno sul piano sociale comprenderà il progetto BiciScuola, che avvicina gli studenti delle scuole primarie alla cultura della bicicletta e li sensibilizza sulla materia della sicurezza stradale. Renzo Gonzalez, Market Manager Tires di Continental Italia, ci racconta perché i grandi eventi del ciclismo ricoprono un ruolo fondamentale nella strategia di Continental, che sfide sta affrontando attualmente il costruttore e come si evolverà il mercato degli pneumatici. 

Quali sono state le più grandi sfide per voi nel 2024? E quali affronterete il prossimo anno?
“La nostra sfida principale quest’anno è stata quella di confermarci competitivi e soprattutto di trovare il modo migliore possibile per trasmettere la nostra essenza premium. La competizione sul mercato è stata dura, specialmente considerando la piccola crescita del mercato negli ultimi anni. Nel settore automobilistico diverse dinamiche hanno influenzato gli sviluppi, anzitutto fattori economici, come la crescita dell’inflazione ed il calo del potere d’acquisto, che hanno indotto un cambiamento delle richieste dei clienti e delle loro abitudini di mobilità. Inoltre dobbiamo tenere conto dei regolamenti sempre più stringenti, soprattutto in Europa. Considerato tutto questo, è quindi evidente che ci troviamo in un contesto piuttosto complesso. Per il 2025, non mi aspetto grandi cambiamenti, le tendenze saranno probabilmente le stesse. Dovremmo assistere ad una lieve crescita dell'”aftermarket”, soprattutto nel settore dei camion, consistente in buona parte di prodotti prevalentemente di fascia bassa importati dall’Asia. Nell’ambito del primo equipaggiamento, invece, mi aspetto una diminuzione dei volumi, a causa dei cambiamenti drastici dell’industria, in particolare in Europa. Avrà un ruolo cruciale l’evoluzione del contesto geopolitico già nei prossimi mesi, anzitutto a seguito dell’elezione di Donald Trump negli Stati Uniti, perché potrebbero avvenire sviluppi importanti che coinvolgeranno l’Europa, e va tenuta in considerazione anche l’eventuale reazione della Cina”. 

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Parliamo ora dell’Italia. Cosa prevedete per il prossimo anno? Ci sono differenze importanti tra il mercato italiano e gli altri Paesi?
​”Il mercato italiano è cresciuto lievemente. L’anno prossimo, il segmento delle automobili sarà probabilmente stabile, mentre nel settore dei mezzi pesanti ci aspettiamo una crescita più marcata, recuperando dopo avere toccato il fondo nel 2024. In ogni caso, per i camion il mercato è polarizzato: ci sono prodotti premium e prodotti a basso costo, molti dei quali di provenienza asiatica, che guidano la crescita dei volumi. Quindi le dinamiche italiane rispecchiano quelle precedentemente descritte per l’Europa in generale”. 

In Europa cresce il numero di conducenti che scelgono di montare pneumatici all-season (quattro stagioni). Quali sono le vostre prospettive?
​”Questa tendenza è importante in molti Paesi, e l’Italia non fa certo eccezione. Vediamo sempre più modelli invernali rimpiazzati da pneumatici quattro stagioni, dato che le all-season ora offrono qualità corrispondenti alle aspettative dei clienti. In Italia abbiamo ad esempio i Continental AllSeasonContact 2, usati anche nel Giro d’Italia, capaci di garantire ottime prestazioni in condizioni di temperatura elevata, pioggia o manto stradale innevato, e per questo sempre più clienti sono interessati. Penso che questa tendenza non si fermerà, vedremo sempre più all-season prendere il posto delle invernali. Non penso, però, che le invernali saranno totalmente rimpiazzate, c’è una fetta di mercato che resterà naturalmente, ma le all-season continueranno a crescere”. 

Avete degli obiettivi per ridurre il vostro impatto ambientale? 
​”La sostenibilità è al centro della nostra strategia, è un elemento chiave della nostra Vision 2030, ossia essere il costruttore di pneumatici più avanzato sul profilo della sostenibilità ambientale e sociale. Abbiamo impostato degli obiettivi ambiziosi per supportare la nostra missione: l’abbattimento delle emissioni di CO2, con il target di essere carbon neutral entro il 2050; l’utilizzo di materiali 100% sostenibili entro il 2050; l’implementazione di logiche di economia circolare su larga scala entro il 2030. C’è molto nella nostra agenda”. 

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Come è inserito l’investimento nel ciclismo nella vostra agenda di sostenibilità?
“Ci crediamo profondamente, e questo è il motivo per cui abbiamo esteso la nostra partnership con Rcs Sports & Events. Continental ha scelto il  ciclismo come propria principale piattaforma di comunicazione per i prossimi anni, per questo vogliamo essere presenti al Giro d’Italia ed abbiamo rinnovato la nostra collaborazione con Rcs per altri tre anni. È innegabile che i più forti atleti del ciclismo cerchino i migliori prodotti possibili per poter soddisfare le proprie ambizioni, e Continental porta loro i benefici garantiti da processi e prodotti di stampo premium, a livello di grip, frenata sul bagnato, resistenza all’avanzamento e ogni altra proprietà richiesta. Il ciclismo ci consente di dimostrare la natura premium dei nostri prodotti, un concetto che si estende su più segmenti, e pertanto impieghiamo questa piattaforma per raccontarci”.

Come si evolve il vostro sviluppo sul tema della sicurezza?
​”Innovazione e sicurezza sono al centro della nostra strategia tanto quanto la sostenibilità. La sicurezza è un valore fondamentale per noi, non facciamo compromessi in materia. Stiamo attivamente e costantemente procedendo con ricerca e innovazione per garantire la massima sicurezza, assecondando nel contempo le necessità del mercato, come performance, riduzione dei consumi e contenimento dei costi”. 

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Come partecipa Continental alla transizione ecologica, e come si evolverà nei prossimi anni?
​”Stiamo affrontando la transizione ecologica con un approccio basato su innovazione e sostenibilità. Sfruttiamo tecnologie e strumenti digitali per sviluppare prodotti e soluzioni che siano coerenti con i più recenti cambiamenti del settore automotive. Ad esempio, supportando i veicoli elettrici e ibridi che sono attualmente in produzione e cercando nuovi parametri che ci consentano di misurare le metriche più importanti, come migliori performance, maggiore durata, efficienza nell’uso dell’energia e riduzione dell’impatto ambientale. Ora, se parliamo dell’Italia e del resto d’Europa, vediamo che il passaggio alle vetture elettriche è iniziato velocemente, ma ora ha drammaticamente rallentato, per diversi motivi. Il principale è il cambiamento delle condizioni economiche, perché l’economia europea è andata consistentemente deteriorandosi negli ultimi anni, impattando su tutte le parti coinvolte. I produttori stanno cercando strategie per diventare più efficienti sul profilo dei costi, anche guardando verso est per spostare la produzione. I consumatori invece sono scarsamente incentivati ad acquistare veicoli elettrici, perché richiedono un investimento importante, sia a loro stessi che ai governi, che devono allestire e potenziare le infrastrutture. Quindi tutto questo ha in qualche modo rallentato l’adozione di veicoli elettrici. Tutto ciò rappresenta un’opportunità per aziende come Continental, per approfondire ambiti rilevanti come la sostenibilità. Recentemente, ad esempio, abbiamo introdotto il Continental UltraContact Nxt, che è uno pneumatico molto sostenibile senza alcun compromesso in materia di sicurezza e performance. Per questo i costruttori possono concentrarsi sullo sviluppo di soluzioni alternative meno impattanti, che sappiano però rispondere alle esigenze del mercato in cui si inseriscono. Importantissima, poi, la presenza di un fondamento istituzionale e legale che sia solido e di supporto per le aziende, in un contesto complesso sul profilo geopolitico ed economicamente vulnerabile. È fondamentale che l’Unione Europea sia disponibile ad aggiustare le proprie policy, per supportare la crescita dell’economia e consolidare la fiducia dei consumatori”. 



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