Un doppio incontro per fare il punto sui progetti di sviluppo urbano sostenibile messi a terra e in programmazione tra il 2014-2020 e il 2021-2027 con i fondi europei, girati dalla Regione Veneto. Stamattina il Sindaco del Comune di Verona, Damiano Tommasi, ha convocato gli amministratori dei Comuni della cintura urbana scaligera per fare il punto sugli interventi cantierati e consegnati e in divenire.
Gli incontri sono stati organizzati con la regia del consigliere comunale delegato alle Politiche europee, Giacomo Cona e dopo un’introduzione tecnica di Enrico Peroni dell’Istituto Commercio Servizi che ha curato gli aspetti organizzativi e gestionali.
Gli enti coinvolti, i Comuni di Villafranca, San Giovanni Lupatoto, San Martino Buon Albergo, Bussolengo, Pescantina, Sona, Sommacampagna, San Pietro In Cariano, Castel d’Azzano hanno presentato la nuova programmazione regionale Fesr 2021-2027 detta Sisus, cioè Strategia Integrata di Sviluppo Urbano Sostenibile nell’Area Urbana di Verona. Si tratta di interventi per circa 30 milioni di euro, di cui 21 finanziati con fondi europei e il resto con fondi delle amministrazioni comunali.
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«La città di Verona – afferma il sindaco, Damiano Tommasi – si prende la responsabilità di fare da capofila nella progettualità dello sviluppo urbano sostenibile su scala ben più ampia dei singoli confini comunali. Questa azione del fare rete, che è poi anche il filo conduttore dell’azione della nostra amministrazione, propone la riflessione su un tema molto sentito da noi, quello della città metropolitana. L’aver fatto squadra per ottenere i fondi europei, tramite la Regione Veneto, ci invita alla coesione territoriale e a superare le singole posizioni politiche, partitiche o di territorio. Ci sono temi come la sostenibilità dell’ambiente, la viabilità, la mobilità, ma anche il tema della casa, che sono trasversali ai Comuni adiacenti. Soprattutto in direzione del capoluogo che diviene una sorta di collettore di servizi che, di fatto, eroga a tutto il territorio».
«L’utilizzo dei fondi europei strutturali – spiega il consigliere comunale delegato alle Politiche europee, Giacomo Cona – è fondamentale per dare un indirizzo di crescita sostenibile alla nostra città, in armonia con un ampio territorio che è quello dei comuni della cintura della provincia veronese. Un territorio, che possiamo definire come quello della Grande Verona, che ha molte caratteristiche che accomunano i comuni e le località che ne fanno parte, molte infrastrutture, servizi e ambiti territoriali ed ecologici che interessano in egual misura tutti le persone che vi lavorano e risiedono, oltre mezzo milione di persone. Per questo motivo esiste una programmazione fatta tramite Autorità Urbana, come quella che esponiamo oggi, e finanziata dall’Unione Europea tramite la regione Veneto. Le sfide raccolte possono quindi essere affrontate con azioni concrete come la rigenerazione urbana, la realizzazione di infrastrutture di mobilità verde, il potenziamento del trasporto pubblico e la forestazione urbana. Penso ad esempio alla riqualificazione dell’edificio Agec di Via Don Nicola Mazza da 3,5 milioni di euro, destinato a far fronte all’emergenza abitativa. Oppure ai 2 milioni di euro destinati alla forestazione urbana tra le frazioni Chievo e San Massimo, ma anche un milione per le ciclabili e due per il restauro di Porta Nuova e di Porta Palio».
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La dimensione dell’Area Urbana individuata conta circa 430mila abitanti che sono stati al centro della progettazione degli interventi presentati oggi: da piste ciclabili, al ripristino del battello per l’attraversamento del fiume Adige, dalla ristrutturazione di edifici scolastici al riatto di alloggi destinati a edilizia popolare, incluso il co-housing sociale. Ma anche interventi di forestazione.
A presentarli, a presentarli oltre al Comune di Verona, sono stati il sindaco Roberto Dall’Oca del Comune di Villafranca, Giulio Furlani primo cittadino del Comune San Martino Buon Albero, il vice-sindaco Massimo Girelli del Comune di Bussolengo, il vice-sindaco Manuel Fornaser di Pescantina, il sindaco Attilio Gastaldello del Comune di San Giovanni Lupatoto, il sindaco Gianfranco Dalla Valentina del Comune di Sona e il vice-sindaco Nicola Trivellati del Comune di Sommacampagna, la funzionaria Irene Tieni per il Comune di San Pietro In Cariano e l’assessore Claudio Pasquetto intervenuto in rappresentanza del Comune di Castel d’Azzano.
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Rank | Comune | Popolazione residente al 31/12/2020 |
1 | VERONA | 258.031 |
2 | Villafranca di Verona | 33.265 |
3 | San Giovanni Lupatoto | 25.418 |
4 | Bussolengo | 20.583 |
5 | Sona | 17.629 |
6 | Pescantina | 17.367 |
7 | San Martino Buon A. | 15.970 |
8 | Sommacampagna | 14.788 |
9 | San Pietro in Cariano | 12.916 |
10 | Castel d’Azzano | 11.970 |
I progetti relativi al settennato 2014-2020 sono stati realizzati con l’impiego di 13 milioni finanziati dai fondi strutturali europei e dai Comuni dell’area urbana di Verona, allora estesa solo ai tre Comuni, Verona, Buttapietra e San Giovanni Lupatoto. Come ha spiegato il consigliere Cona: «in quegli anni anni la collaborazione tra enti ha permesso di destinare i fondi ad attività di contrasto alle disuguaglianze e al recupero sociale. Le priorità erano e rimangono per la prossima programmazione la sostenibilità ambientale, in concetto con il sociale e l’emergenza abitativa».
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