Regione Basilicata: Pdl sostegno Unibas per azioni aree interne, sì dall’Aula

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La proposta di legge, primo firmatario il consigliere Lacorazza, è stata approvata all’unanimità. Sì all’unanimità anche ad un ordine del giorno collegato alla PdL
Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità la proposta di legge n. 10/2024 “Sostegno all’Università degli Studi della Basilicata per l’azione di promozione della sostenibilità economica, ambientale e sociale nelle aree interne”, d’iniziativa dei consiglieri regionali Lacorazza, Cifarelli e Marrese.
“La proposta di legge – si legge nella relazione illustrativa – è finalizzata a sostenere il ruolo che una Università di piccola dimensione, qual è l’Università degli Studi della Basilicata, offre in termini di contributo trasformativo per la sostenibilità di una regione, la Basilicata, prevalentemente area interna a Sud della dorsale appenninica, territorio che può manifestare un protagonismo nelle dinamiche future di cooperazione Euromediterranea”. “È necessario – si legge ancora nella relazione – che il finanziamento regionale a sostegno dell’azione universitaria sia strategico, pluriennale, strutturale e mirato a costruire le condizioni di risposta alle criticità di contesto. La Proposta di Legge, più che fungere da semplice azione di sostegno finanziario per assicurare la sopravvivenza e il permanere dell’Unibas in Basilicata, rappresenta la volontà della Regione di favorire, attraverso un approdo finanziario determinante, una programmazione dell’azione universitaria per un impegno chiaro in termini di contributo allo sviluppo sostenibile e ad Agenda 2030, da realizzare in raccordo e coordinamento con le misure attuative previste e sostenute dalla Legge Regionale 4 dicembre 2018 N. 50 ‘Diritto allo studio e sostegno all’apprendimento permanente nel corso della vita attiva’ e agli investimenti previsti, e da prevedere, a sostegno dei servizi (residenzialità, etc..) per le studentesse e gli studenti”.
“Le modalità attuative proposte nel periodo dodicennale 2025/2037 – viene precisato nella relazione – sono pensate con un focus strategico ben preciso, focus che si esplicita in una serie di attività e scelte finalizzate a promuovere all’interno della comunità universitaria, ma anche a favore di tutta la comunità regionale, la sostenibilità, intesa come sviluppo attraverso l’armonizzazione di tre dimensioni della crescita, quella economica, dell’inclusione sociale e della tutela dell’ambiente. Per realizzare un sistema universitario efficiente sia sul piano finanziario che su quello sociale – ossia inclusivo e rivolto a tutti – occorre che l’Università, nell’ambito delle proprie missioni, promuova un coinvolgimento attivo e sperimenti un’effettiva responsabilità condivisa lungo le tre grandi dimensioni della socialità: la qualità della vita delle persone (in termini di benessere e di felicità); la qualità del paesaggio (in termini di tutela e valorizzazione, per attivare, proprio nei contesti più marginali e fragili, virtuosi esperimenti di attivazione economica); la qualità delle comunità (in termini di cura e costruzione di capitale sociale)”.
Prima della votazione dello strumento legislativo, sono intervenuti i consiglieri Lacorazza e Galella.
Collegato alla Pdl un ordine del giorno approvato all’unanimità. Con il documento si impegna la Giunta regionale a: “promuovere la valorizzazione dell’Ateneo lucano, attraverso una programmazione strategica concertata di respiro pluriennale, tesa a rafforzare l’attività dell’Università degli Studi della Basilicata, attraverso un sostegno strategico ed economico pluriennale; potenziare, in una strategia complessiva di sviluppo euromediterraneo e di valorizzazione delle aree interne, l’interazione tra sistema universitario, istituzioni e territori; favorire la dimensione culturale, sociale e formativa dell’Università, quale luogo dell’apprendimento, del sapere condiviso, del lavoro della conoscenza, del coworking, dello smart working, del networking; potenziare i fattori di eccellenza del capitale umano e di ricerca presente nell’Ateneo lucano, attraverso il sostegno alle scuole di dottorato, l’erogazione di assegni di ricerca, alle scuole di specializzazioni promosse dall’Ateneo in collaborazioni con altri centri di ricerca internazionali, a periodi di studio e di ricerca in altri atenei nazionali e internazionali; sostenere l’iscrizione e la frequenza alle attività didattiche curriculari, extracurriculari, di alta formazione e di specializzazione, di ricerca e di mobilità degli studenti lucani, attraverso l’assegnazione di contributi finalizzati ad ampliare la platea degli aventi diritto all’esenzione o alla riduzione delle tasse universitarie e di altri percorsi formativi post lauream realizzati dall’Ateneo lucano; sostenere la riqualificazione e gestione delle strutture universitarie allo scopo di migliorare la fruibilità dei luoghi destinati all’apprendimento e alla ricerca, alla divulgazione del sapere, al coworking, allo smart working e a ogni forma di fruizione culturale degli spazi universitari; incrementare l’attuale finanziamento regionale a sostegno dell’Ateneo lucano, in una logica di potenziamento della strategia euromediterranea, di presidio di sviluppo per le aree interne, di servizi qualificati agli studenti dello stesso.

 

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