la panoramica Taormina-Mastrissa-Castelmola è un disastro

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difficile da pignorare

 


TAORMINA – In linea teorica ed anche in pratica dovrebbe essere una via di fuga, l’unica esistente, per collegare Taormina, Trappitello e Castelmola in caso di gravi impedimenti alla viabilità attuale. E invece la strada comunale panoramica Taormina-Mastrissa-Castelmola – che per intendersi si trova tra Mastrissa e Palì – è un disastro totale. La strada destinata a rappresentare una via di salvezza, rischia di diventare una “tomba” per chi la percorre e per chi rischia di non poter essere raggiunto attraverso questo percorso. Si scrive via di fuga, si legge percorso da Rally, una di quelle aree ideali per gli amanti del brivido, la terra promessa di quelli che amano i Camel Trophy. Se per caso dovesse verificarsi (si spera mai, no grazie) qualche calamità naturale, da queste parti sarebbero “volatili per diabetici”.

I residenti raccontano che anche in tempi recenti da qui, a causa della chiusura dell’autostrada, sono dovuti transitare i mezzi della raccolta rifiuti. E non vorremmo essere nei panni dei malcapitati chiamati a doversi imbattere in questa strada piena di buche e avvallamenti, senza parapetti e in alcuni punti anche a rischio frana. C’è di peggio, perché la strada viene segnalata come percorso turistico nelle mappe e da queste parti si trovano, con una certa frequenza, dei malcapitati turisti che non sanno se avanzare o tornare indietro. Qualcuno si è fatto prendere da una crisi di nervi o si è messo a piangere, altri hanno addirittura lasciato il mezzo preferendo allontanarsi a piedi.

Ai tempi dell’Amministrazione Giardina, un intervento risolutivo era stato proposto dall’allora vicesindaco Andrea Raneri, anche con una delibera del 17 gennaio 2018 concernente l’assegnazione delle somme ed il relativo frazionamento per la strada panoramica Taormina-Mastrissa-Castelmola. Già in quell’atto si richiamavano “varie rimostranze da parte di privati proprietari con le quali si segnalava che il frazionamento non era conforme allo stato dei luoghi ed il Comune, avendo accertato l’effettiva presenza di errori materiali, invitava e diffidava un professionista affinché provvedesse alla necessarie e dovute rettifiche del frazionamento a suo tempo eseguito e depositato”.

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La storia parte da lontano perché già con decreto dell’Assessorato regionale al Turismo del 19 novembre 1987 il Comune era stato autorizzato ad occupare in via temporanea e d’urgenza i terreni privati per far luogo alla costruzione della strada panoramica di interesse turistico collegante il Comune di Taormina, Mastrissa, e il Comune di Castelmola. Quindi, a seguito dell’esecuzione dei lavori, il Comune con una delibera del 24 giugno 2003 ha incaricato un professionista per la redazione dei frazionamenti dei terreni espropriati ed il 12 marzo 2024 venne presentato l’atto al Catasto di Messina. Nel 2009 il Catasto ha aggiornato le mappe catastali.

Il tecnico è poi deceduto prima di poter effettuare la rettifica in oggetto e così alcuni proprietari hanno intentato ricorso presso il Tribunale di Messina nei confronti del Comune di Taormina. Una sentenza del Cga del 2017 ha assegnato un termine di 60 giorni per “provvedere all’esecuzione delle rettifiche necessarie per l’adeguamento delle mappe catastali all’effettivo stato dei luoghi”, pena la nomina di un commissario ad Acta, il Prefetto di Messina. Da qui, ad inizio 2018, il Comune diede mandato agli uffici di “eliminare le contestazioni emerse e dare esecuzione al giudicato nascente della sentenza indicata”, con relativa assegnazione di 7mila 500 euro per il conferimento di un incarico esterno.

In definitiva non si sa come poi sia andata a finire la vicenda, perché Taormina è terra madre di incasinamenti e sceneggiate, la storia insegna che in questa città tutto è un “parto travagliato”. Al netto di tutte le questioni burocratiche, una cosa è chiara e certa: e cioè che la strada panoramica in oggetto al momento è ridotta in condizioni pietose e molto pericolose. Resta da chiarire e decidere definitivamente se debba essere una via di fuga o una trappola per i residenti e per chi la percorre. La strada verrà riqualificata e messa in sicurezza oppure non rimarrà altro che farsi il segno della croce e considerarla una tappa da rally paesano? Ad Oxford direbbero, in modalità “Avanti tutta, a rottura di coddu”.



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