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Nel 2024 i consumi degli italiani sono cambiati, soprattutto per quanto riguarda le abitudini alimentari e i comportamenti di acquisto. A confermarlo sono i dati dell’Osservatorio Federvini, che ha esplorato la situazione di vari settori di consumo e messo in evidenza una tendenza chiara: da un lato, le colazioni fuori casa si confermano come punti di forza, dall’altro, gli aperitivi e le cene fuori registrano una contrazione.
Quello che emerge è un segnale di un mutamento chiaro nelle priorità dei consumatori. Questi cambiamenti sembrano rispecchiare una gestione più cauta del budget familiare, con le persone più inclini a ridurre le spese per momenti di svago che possono essere facilmente sostituiti con alternative a casa.
Come sono cambiati i consumi degli italiani
I consumi degli italiani sono cambiati profondamente nel 2024, segnando una netta evoluzione rispetto al passato, a partire da una contrazione significativa nelle spese per le uscite serali. Infatti, a sostenere i consumi fuori casa sono soprattutto le colazioni, che si confermano un momento di consumo stabile e poco costoso, mentre le occasioni serali come gli aperitivi e le cene hanno registrato un calo delle presenze.
Tuttavia, gli italiani hanno mostrato una maggiore attenzione alla qualità e alla convenienza. Se da un lato infatti è emersa una preferenza per i momenti di consumo più accessibili, dall’altro c’è stata una crescente popolarità di prodotti come gli spumanti e i cocktail premiscelati, che suggeriscono anche una ricerca di esperienze sociali alternative, magari più economiche ma che permettono di mantenere un certo livello di qualità e piacere.
Cosa dicono i numeri, la colazione salva il settore
Secondo l’analisi Federvini, il mercato del consumo fuori casa registra un lieve incremento dell’1,3% a valore nei primi tre trimestri del 2024. Ma basta entrare nel dettaglio per rendersi conto che la realtà è più articolata. La colazione continua a crescere (+1,5% a valore), trainata dalla sua accessibilità economica e dal radicamento nelle abitudini italiane. Tuttavia, le occasioni serali soffrono: l’aperitivo cala dell’1,9% in termini di presenze, mentre la cena segna un calo dello 0,8% in volume, anche se i prezzi più alti compensano con un +1% a valore.
Significa che, sebbene il numero di cene consumate fuori casa sia diminuito dello 0,8% in volume (ovvero la quantità è minore), il valore totale della spesa per cene fuori casa è aumentato dell’1%, principalmente perché i prezzi dei pasti fuori casa sono saliti. Quindi, le persone che continuano a mangiare fuori spendono di più.
A determinare questa flessione non è solo il costo della vita, ma anche un cambiamento culturale. Gli italiani sembrano preferire momenti più intimi o soluzioni domestiche rispetto alla socialità tradizionale degli aperitivi.
I prodotti più acquistati, bollicine e prosecco guidano la crescita
Nel contesto di un panorama di consumi che, nel 2024, risulta più contenuto e caratterizzato da una gestione oculata delle spese, le bollicine emergono come un’eccezione positiva. Il loro incremento dell’1% a valore rappresenta infatti un segnale di resistenza in un mercato che sta affrontando diverse difficoltà come l’incertezza economica, l’aumento del costo della vita e una generale prudenza nei consumi.
A distinguersi in particolare il Prosecco, sostenuto dalla sua grande versatilità, che lo rende adatto a molteplici occasioni di consumo, dalle celebrazioni informali alle cene più semplici. La possibilità di consumarlo in contesti più informali, insieme al suo prezzo relativamente accessibile rispetto ad altri alcolici, ne ha favorito l’affermazione. Il Prosecco, infatti, continua a godere di una forte domanda, non solo per la sua qualità, ma anche per il suo posizionamento competitivo rispetto ad altri tipi di vino, che spesso risultano più costosi e percepiti come meno accessibili.
Non a caso, nei supermercati gli spumanti continuano a crescere (+3,5% a valore), trainati da prodotti di qualità come il Metodo Classico (+4,6%) e lo Charmat Secco (+4,2%). Tuttavia, il volume totale di vendita di vini cala dell’1,1% rispetto al 2023, segno che il consumatore tende a comprare meno ma con maggiore attenzione alla qualità.
Interessante è infine la performance degli aperitivi alcolici premiscelati, in forte ascesa (+9,2% a valore). Questo segmento riflette una nuova tendenza: gli italiani preferiscono soluzioni pronte e pratiche, forse per replicare a casa l’esperienza del cocktail bar.
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