Si incassa il 15% all’anno con il Fast Cash Collect su banche italiane

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Anche nel 2024, il settore bancario italiano si conferma tra i protagonisti indiscussi di Piazza Affari. Nonostante l’impatto del calo dei tassi sulla marginalità, il settore ha registrato anche quest’anno performance di tutto rispetto, sostenute da fondamentali robusti e da una spiccata resilienza. L’indice Ftse Italia Banks mostra un progresso da inizio anno di quasi il 50%, un rialzo che arriva addirittura al +180% se allarghiamo lo sguardo dai minimi del 2022. Per dare un altro metro di paragone basti pensare che nella classifica dei best performer del Ftse Mib, negli ultimi anni troviamo quasi esclusivamente titoli bancari, tant’è vero che se andiamo a togliere questi titoli dal Ftse Mib, la sua performance non sarebbe altrettanto soddisfacente come quanto osservato.

In questo contesto, il neo emesso Fast Cash Collect di BNP Paribas (ISIN XS2919342266) si distingue particolarmente per la sua interessante combinazione di rendimento e protezione, oltre che per la scelta calibrata dei sottostanti del basket. Il paniere worst of punta infatti su quattro colossi bancari italiani, dal calibro UniCredit, Banco BPM, Banca MPS e BPER Banca. Paga cedole mensili con memoria dell’1,25% (15% annuo), condizionate ad barriera ampia al 55%, una caratteristica che permette all’investitore di sopportare un calo fino al -45% dagli strike dei titoli coinvolti. Un’alternativa interessante all’investimento diretto in azioni, dato che lo strumento in questione permette di ottenere rendimenti interessanti senza essere influenzati in modo diretto dalle oscillazioni di mercato, nei limiti di una barriera di protezione (Equity Substitution). Un importante vantaggio sia per chi vuole entrare adesso in posizione sulle banche ma teme un’inversione di rotta, ma anche per chi visto i guadagni realizzati sui titoli finanziari vorrebbe portarsi a casa delle plusvalenze e investire parte di esse in un prodotto in grado di continuare ad offrire redditività. Ma non solo, perché la peculiarità di questa struttura e che ne da anche il nome di “Fast Cash Collect” è che prevede la possibilità di essere richiamato anticipatamente in modo Automatico già da marzo 2025. 

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Premi mensili dell’1,25% (15% p.a.) e barriere ampie

Il nuovo Fast Cash Collect di BNP Paribas è stato emesso su Borsa Italiana il 19 dicembre e permette di investire su un basket worst of di titoli pagando cedole mensili condizionate al rispetto di un determinato livello. Nel caso dell’ISIN XS2919342266 le cedole mensili con memoria sono dell’1,25%, arrivando così a offrire un rendimento annuo potenziale del 15%. I premi sono condizionati ad una barriera di protezione al 55% dei livelli iniziali (strike), ciò significa che per averne diritto, nelle date di osservazioni mensili, nessun titolo del paniere deve aver perso oltre il 45% dai livelli iniziali (strike), livelli di prezzo che come vedremo, sui titoli del basket di oggi offre una certa sicurezza. Anche per il rimborso del capitale a scadenza sarà monitorato il rispetto di una barriera al 55%.

Sui premi è inoltre importante ricordare che sono dotati di memoria, effetto grazie al quale se dovesse succedere che a una certa data di osservazione non ci saranno le condizioni per pagare il premio, la cedola non verrà cancellata, ma resterà nella memoria del certificate per essere poi corrisposta alla prima scadenza successiva in cui tutti e tre i sottostanti saranno tornati a quotare sopra la barriera.

In virtù di questo meccanismo della struttura, per chiudere l’investimento in bellezza e portare a casa tutti i 36 premi previsti, basterà che i quattro sottostanti quotino sopra la barriera (o allo stesso livello) all’ultima data di osservazione, ovvero il 20 dicembre 2027. A quel punto l’investitore avrà portato a casa un flusso cedolare totale pari a 45 euro (valore nominale di 100 euro), con un rendimento dunque del 45% in tre anni, ovvero il 15% all’anno di rendimento. Per nulla male se consideriamo i fondamentali e l’impostazione grafica di tutti i quattro titoli del basket che ricordiamo essere: UniCredit, Banco BPM, Banca MPS e BPER Banca.

Va sottolineato che i premi del certificato sono considerati dal Fisco “redditi diversi”, e in quanto tali possono contribuire a compensare le eventuali minusvalenze presenti nello zainetto fiscale dell’investitore. Su questo il consiglio è quello di informarsi con la propria depositaria sul tipo di compensazione applicata, se a scadenza oppure immediata.

Autocall rapido dal terzo mese

La particolarità di questa struttura riguarda il meccanismo di rimborso anticipato che essendo un Fast è possibile già dopo pochi mesi dall’issue. Infatti, questo prodotto può essere richiamato anticipatamente già a partire da marzo del 2025, con livello trigger per l’Autocall che partirà dal 100% ma decrescerà del 2% mensile fino ad assestarsi al 90% (trigger autocall con step down). Ricordiamo che per far scattare l’Autocall tutti i titoli del basket dovranno avere una quotazione maggiore del rispettivo livello di Autocall. In caso di richiamo, il certificato verrà rimborsato al 100% del nominale, più il pagamento dell’ultimo premio e tutti quelli eventualmente non pagati in virtù dell’effetto memoria. 

Nella tabella qui sotto possiamo vedere il calendario delle cedole e per il rimborso anticipato del certificato ISIN XS2919342266.

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La scadenza è di tre anni (20 dicembre 2027) e come tutti i Cash Collect saranno due le possibilità:

  • Se i quattro titoli saranno al di sopra della barriera posta al 55% degli strike, il certificato rimborserà il 100% del nominale (100 euro), più l’ultimo premio dell’1,25% e gli eventuali premi non pagati grazie all’effetto memoria.
  • Se al contrario anche solo un titolo sarà sotto la sua barriera al 55%, il certificato rimborserà il valore nominale, meno la performance del peggiore. Quindi ad esempio se il titolo peggiore (worst of) perde il -60% dal livello iniziale, il certificate rimborserà 40 euro.
L’andamento dei protagonisti del basket 

Non ci rimane ora che andare a vedere dove si colloca la barriera al 55% sulle quattro banche del paniere. I prezzi strike di riferimento iniziali sono stati segnati alla chiusura della seduta di ieri.

Su UniCredit il prezzo strike è a quota 37,595 euro e conseguentemente la sua barriera al 55% si trova a 20,67 euro, un livello che come vediamo dal grafico qui sotto su time frame settimanale si trova al di sotto delle importanti aree supportive a 30-32 e poi verso i 25 euro ad azione. Ricordiamo che la barriera al 55% è un livello valido sia per l’ottenimento dei premi mensili sia per determinare il rimborso del capitale a scadenza.

Su Banca Monte Paschi di Siena la sua barriera al 55% è posta a 3,58 euro visto che il suo prezzo di riferimento iniziale è 6,52 euro. 

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BPER Banca ha fissato il suo prezzo strike a 3,34 euro, ovvero il 55% del livello iniziale di strike a quota 6 euro.

Lascia ben sperare anche la barriera protettiva sull’ultimo titolo del paniere ISIN XS2919342266, ovvero Banco BPM che ha un prezzo iniziale a 7,7 euro con barriera a quota 4,23 euro.

 

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