Il barbiere dei calciatori: «Da Lautaro Martinez a Calhanoglu, non sono mai arroganti né pignoli. Il sogno? I giocatori del Napoli e Geolier»

A Reggio Emilia si trova uno dei barbieri più apprezzati dai grandi calciatori del nostro campionato, che lo cercano da tutta l’Italia. Salvatore Rinaldi, 29 anni, napoletano di origine, ma a Reggio sin dall’infanzia, ha aperto da poco in città il proprio salone «Barber Concept». 

Scorrendo tra i post del suo profilo Instagram possiamo vederlo al lavoro a fianco di vere e proprie star come Lautaro Martinez, Hakan Calhanoglu, Domenico Berardi e Valentìn Castellanos. Anni di lavoro che lo hanno portato prima a essere il barbiere di fiducia di diversi giocatori della Reggiana. Da lì la conoscenza e la collaborazione con il collega Luigi Paesano, nome da sempre legato al mondo del calcio, che gli ha permesso di arrivare a lavorare anche per campioni come quelli citati in precedenza.

Salvatore, come è iniziato il suo percorso in questo mondo?
«Ho iniziato a 14 anni frequentando qui a Reggio l’Enaip, una scuola che ti prepara per diventare barbiere. A 19 anni sono partito per l’estero lavorando prima in Inghilterra e poi in Spagna, prima di rientrare qui in città. Ho lavorato in diversi saloni e dopo aver allargato il mio giro nel corso degli anni, ho preferito aprire la mia attività, anche come forma di riconoscimento personale».

Come è arrivato a essere il «barbiere di calciatori»?
«Ho cominciato circa 3-4 anni fa con i calciatori della Reggiana, che tramite amicizie comuni mi hanno contattato. Da lì in poi anche grazie al fatto che questi ragazzi cambiano spesso squadra, le voci iniziano a girare e mi sono trovato a lavorare ad esempio con diversi giocatori del Sassuolo, che mi è capitato di raggiungere in ritiro. Nell’ultimo periodo ho avviato una collaborazione con un collega, Luigi Paesano, molto conosciuto tra i calciatori. Ciò mi ha portato a lavorare, tra gli altri, anche con giocatori di Inter, Lazio e Milan».

Come è nata questa collaborazione con Luigi?
«Conosco e seguo Luigi da diverso tempo, visto che è nel settore da prima di me ed è molto famoso. Il destino ha voluto che qui a Reggio Emilia ci sia un suo cugino tatuatore da cui sono andato e da cui ho saputo di questa parentela. I mesi scorsi ho poi avuto modo di incontrarlo di persona qui in città e ci siamo subito trovati. Da lì è nata l’idea di collaborare e anche una bella amicizia. Ora ci dividiamo il lavoro, quando un giocatore chiama ci mettiamo d’accordo e chi riesce va».

Quali sono i tagli che le vengono chiesti? Ci sono alcuni calciatori che hanno avuto richieste particolari?
«In realtà i tagli che vanno di più sono due. Quello più corto e classico, con le sfumature ai lati, anche perché sono persone che vogliono essere sempre molto curate. Negli anni però è aumentata molto anche la richiesta del taglio lungo, di scuola inglese. Cerco sempre di essere informato sulle ultime novità, seguo spesso corsi di aggiornamento e vado in giro il più possibile. Devo farmi trovare sempre pronto a esaudire ogni richiesta che mi viene fatta».

Com’è stato trovarsi davanti a campioni del calibro di Lautaro Martinez? Si avverte un po’ di pressione?
«L’emozione c’è ed è indescrivibile, anche perché sei abituato a vedere queste stelle solo in tv. Lavorare con loro da diversi anni però mi ha abituato a questa pressione. Cerco di essere sempre professionale, che davanti a me ci sia un calciatore di Serie A, B o C, questo non cambia il mio modo di fare le cose. Devo anche dire che campioni come Lautaro e Calhanoglu sono sempre stati gentili e alla mano, e in generale non mi è mai capitato di avere a che fare con clienti arroganti o pignoli. Con alcuni di loro è nata anche un’amicizia».

C’è qualche calciatore con cui sogni di lavorare in futuro?
«In realtà più di uno. Abito a Reggio, ma sono napoletano e anche se so che è difficile il mio sogno è quello di lavorare con i giocatori del Napoli, sarebbe un’esperienza umana e professionale incredibile. Un altro desiderio, forse ancora più irrealizzabile, sarebbe quello di tagliare i capelli a Geolier, di cui sono un grande fan».

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