Migranti e inconcludenza. Monsignore ci provi Lei, chissà…

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Non poteva starsene a guardare e Pietro Simonetti, già componente Tavolo caporalato del Mistero del lavoro, non può che guardare e commentare – allargando le braccia e scuotendo la testa- a quanto la Basilicata non è stata in grado di fare dal 2018 a oggi per una accoglienza dignitosa ai migranti che sono e restano una risorsa indispensabile per l’asfittica economia lucana. Soprattutto dopo il rapporto del consiglio d’Europa che in materia di “Centri di Permanenza per i Rimpatri (cpr) in Italia’’ ha indicato le vicende di cronaca che si sono susseguite a Palazzo San Gervasio. Basilicata indietro e nessuno che faccia ‘’Mea Culpa’’ e si rimbocchi le maniche, sia per gli sprechi di risorse finanziarie che per quello che non si continua a fare per accogliere i migrati. Ci prova Monsignor Davide Carbonaro, arcivescovo della Diocesi di Potenza insieme agli altri vescovi della Basilicata?

LE RIFLESSIONI DI PIETRO SIMONETTI

“Molti hanno seguito con attenzione il Suo pellegrinaggio di questi giorni nelle sedi delle parti sociali e del volontariato.
Nel contempo abbiamo visto le immagini Metapontino che fissano le gravi condizioni dei migranti stagionali costretti a vivere sotto i ponti o nei ruderi.
Al netto di auguri,riflessioni ed auspici,colpisce, nell’incontro con Cgil ,CISL ,Uil, la Sua frase “mobilito le coscienze”, voi dovreste farlo con i lavoratori’.

La Basilicata e’in forte declino,i dati demografici dicono la verità,il Pil decresce nonostante le risorse naturali ed umane,ora manca anche l’acqua.
Il Bilancio pubblico allargato a questo privato va oltre i 15 miliardi ogni anno,una cifra enorme che viene utilizzata male,sprecata o sottratta in parte da gruppi affaristi e di potere.
L’ultimo documento dei vescovi lucani mette al centro del disagio ,anche economico ,la vicenda Stellantis ed il resto,non poteva essere diversamente.
Esiste inoltre a livello regionale problemi e condizioni di vita che riguardano le oltre 50.000 persone migranti che lavorano assicurando un notevole sostegno all’economia lucana.
Il 50% lavora in Agricoltura ,edilizia ed resto nel lavoro di cura.
Quasi nessun si interessa di questa vicenda al netto delle presentazioni dei Rapporti annuali.
Nessuna iniziativa concreta ,specialmente negli ultimi anni,da parte delle forze progressiste e democratiche:qualche comunicato o prese di posizioni,a parte le iniziative sulla chiusura del Cpr di Palazzo.
C’è anche la vicenda della lotta al caporalato ed alla accoglienza dei lavoratori stagionali.
La Basilicata è una delle Regioni che ha ospitato fino a 3000 richiedenti asilo.Una delle prime in Italia.

Le racconto la storia della mancata realizzazione dei nuovi Centri di accoglienza dei lavoratori stagionali di Boreano,Gaudiano ed il completamento di quello di Scanzano oltre alla riapertura del Centro di Palazzo San Gervasio unitamente all’utilizzo del Centro antiviolenza completato da tempo ma non utilizzato.
Tutti interventi programmati nel 2018 dalla Regione Basilicata , l’ approvazione del Tavolo Regionale Caporalato, composto da Enti, Parti sociali e del volontariato, compresa Caritas, presso la Prefettura di Potenza.

Nell’ambito delle misure per richiedenti asilo sono state realizzate importanti intese con il Ministero dell’Interno, le Prefetture e introdotto innovazioni a partire dal trasporto a chiamata degli stagionali, le liste di prenotazione nei Centri per l’impiego che sono state poi inserite nel Piano Nazionale Anticaporalato un in vigore.
Nel contempo con la struttura Nazionale del Pon Legalità; e’ stata definita la progettazione di 3 nuovi Centri pubblici di accoglienza dei lavoratori Stagionali(Boreano/Venosa,( in alternativa al ghetto sgomberato nel 2016)lavello /Gaudiano e il completamento della “Citta della Pace di Scanzano ,oltre alla ristrutturazione del Centro di Palazzo per un totale di 750 posti e servizi
Nel periodo 2014/2023 sono stati ospitati nel Bradano oltre 3000 persone nei centri attrezzati con fondi regionali e della UE.

Ad oggi risultano finanziati dopo, i procedimenti da parte della Regione Basilicata e del Ministero dell’Interno,quelli di Boreano, Gaudiano ,Scanzano e la ristrutturazione della struttura di Palazzo per circa 17 milioni anche a seguito della rimodulazione dei costi per il tempo trascorso dopo le approvazioni di rito,mentre il Centro antiviolenza di Palazzo e’stato costruito con un milione di Euro.
Quest’anno la Regione non ha garantito Neanche l’apertura del Centro di Palazzo in funzione dal 2014 per avendo un finanziamento UE dal mese di febbraio di 2 milioni,non utilizzato per un avviso andato deserto due volte-confezionato con il consorzio Nova-sbagliato e del tutto fuori dalla realtà.

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Forse una Sua iniziativa assieme alle parti sociali, sul Governo regionale e Prefetture ,potrebbe portare ad uno sblocco della situazione oltre ad evitare la perdita dei finanziamenti della UE che devono essere rendicontati altro il 31 dicembre 2026
Pietro Simonetti

già componente Tavolo caporalato del Mistero del lavoro




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