Ogni anno porta con sé le sue storie di moda, alcune indimenticabili, altre… insomma, quelle che preferiamo cancellare dalla nostra memoria. L’anno 2024 non ha fatto eccezione. Una passeggiata per le strade della città ha rivelato un mondo pieno di contrasti: dall’estetica giocosa di Barbiecore rosa al “minimalismo della moda” che significava indossare così poco da chiederti perché indossavi qualcosa. Certo, la moda è divertente e la sperimentazione audace è essenziale, ma arrivano momenti in cui dobbiamo ammetterlo: alcune cose sono più una moda passeggera che uno stile senza tempo.
L’anno 2025 porta raffinatezza: tagli freschi, colori sofisticati e, soprattutto, la sensazione che la moda non debba solo essere piacevole, ma anche significativa. In altre parole: è tempo di dire addio a tutte quelle tendenze che potevano sembrare “cool” nel 2024, ma che nello specchietto retrovisore si comportano come un piccolo incidente di moda. Allacciate le cinture (alte, ovviamente – la vita bassa sta per scomparire) e vediamo quali pezzi lasceremo indietro!
1. Minibag: meno è meglio? No, meno è meno.
Ah, mini borsette: estetiche ma inutili. Ricorda quante cose hai provato a metterci dentro: chiavi, telefono, rossetto… e alla terza cosa è andato tutto storto. Chi pensava che fosse una buona idea portare una borsa più piccola della nostra autostima? Nel 2025 preferiremo borse grandi che possano contenere di tutto: dalla spesa al nascondere i drammi della vita.
2. Abiti oversize: dov’è la fine di questo maglione?
Nel 2024 ci siamo lavati addosso, letteralmente. La moda oversize era bella finché non ci siamo resi conto che sembravamo indossare una tenda da campeggio. E onestamente, chi altro vuole sentire la frase “Sembra così comodo!”? Nel 2025 passeremo a tagli aderenti al corpo: non troppo stretti, ma abbastanza per capire chi indossa l’indumento, non il contrario.
3. Modelli di animali: il safari è finito.
Se nel 2024 ci siamo trasformati in zebre, leopardi e serpenti ambulanti, nel 2025 ci lasceremo alle spalle questo circo. E’ ora di ammetterlo: le stampe animalier hanno gridato più di una volta “fuori controllo” più che “elegante”. E, non dimentichiamolo, le stampe leopardate spesso spaventavano i passanti più che emozionarli.
4. Vita bassa: riportare indietro il trauma degli anni 2000.
Chi voleva indietro questo incubo della moda? La vita bassa ha portato l’atmosfera “Y2K” nel 2024, ma anche tanta tristezza nascosta ogni volta che ti siedi. Niente più pantaloni rivelatori e ritorno alla vita alta che sostiene la nostra sicurezza (e tutto il resto).
5. Materiali traslucidi: nudità alla moda con una data di scadenza.
Nel 2024 eravamo ossessionati dagli abiti trasparenti, finché non ci siamo resi conto che li indossiamo due volte: la prima per una foto, la seconda mai più. Nel 2025 punteremo su tessuti più strutturati che non rivelino tutto, ma quanto basta per mantenerci interessanti. La fine del gioco “indovina cosa ho qui sotto”.
6. Barbiecore: Sovraccarico rosa.
Barbiecore ha trasformato il mondo in rosa nel 2024 e, sebbene fosse carino, sembrava che fossimo tutti bloccati alla festa di compleanno di un bambino di sei anni. Nel 2025 regneranno i colori da adulti: verde smeraldo, blu reale, rosso intenso. Barbiecore? Grazie, ma basta.
7. Pantaloncini: più corti non sempre sono migliori.
Nel 2024, abbiamo combattuto con i micro shorts che erano più rivelatori dei vestiti. Cosa abbiamo imparato? Che non abbiamo bisogno di vestiti che ci facciano cercare costantemente una seduta con lo schienale. Nel 2025, lunghezze midi e maxi prendono il sopravvento sul palco, urlando “sofisticato”, non “per favore, non guardare troppo da vicino”.
Conclusione: L’anno 2025 sarà l’anno dell’eleganza, della funzionalità e della raffinatezza. Anche se siamo grati alle tendenze del 2024 per qualche momento di ispirazione, ora è il momento di accompagnarle con un grato: “Arrivederci e buona fortuna!” È tempo di raccontare una storia di moda nuova e migliore, ma sempre con un tocco di umorismo, ovviamente.
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