Terrorismo, allerta massima del Viminale

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Attualità

di Angelo Vitale





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Allerta terrorismo, come in occasione di ogni anno – anche la fine del 2023, con l’aggravarsi di minacce ed attentati in varie zone europee, aveva registrato la massima attenzione a questo rischio – il Viminale alza l’asticella della vigilanza. Una riunione tra il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, e i vertici delle forze di polizia (Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza) all’indomani dell’attentato a Magdeburgo in Germania ha fatto il punto della situazione per le minacce del terrorismo internazionale in uno scenario che da mesi è improntato alla prevenzione anche in virtù del prossimo inizio del Giubileo che richiamerà a Roma milioni di pellegrini e visitatori: in proposito, solo pochi giorni fa, Piantedosi aveva coordinato un incontro nel quale era stato definito che presso il Vaticano e il centro storico della Capitale, le Basiliche e altri siti sensibili, verranno impiegate ogni giorno, in aggiunta agli operatori che già quotidianamente prestano servizio, oltre 700 unità di rinforzo delle forze dell’ordine.

Dopo l’attentato di Magdeburgo, la parola d’ordine che vale per tutto il territorio nazionale per queste prossime settimane che includono i giorni più intensi delle festività natalizie e del Capodanno, è “prevenzione”. Perciò già ieri la polizia ha inviato a prefetture e questure una circolare con cui dispone l’”immediato rafforzamento” della vigilanza nelle aree “maggiormente attrattive sotto il profilo turistico e commerciale”, a partire da quelli dove vengono allestiti “mercatini e fiere natalizie”. Analoghe disposizioni dovranno valere per i siti che ospitano “eventi di intrattenimento” e gli obiettivi sensibili ed i siti ritenuti a rischio, abitualmente quelli di interesse storico-artistico. Riservati i dettagli degli interventi ma è presumibile immaginare che verranno approfondite le misure già messe in atto dodici mesi fa: controlli preventivi mirati delle persone, intensificati piani di pattugliamento anche con l’utilizzo di agenti in borghese, bonifiche nei luoghi considerati a rischio, servizi di vigilanza dall’alto per la rilevazione e la gestione delle criticità.

I luoghi pubblici di maggiore affollamento – la tragedia di Magdeburgo lo insegna – appaiono quelli più a rischio, gli obiettivi più sensibili ove anche un solo attentatore può generare morte e caos. Allerta massima, quindi per città e paesi che ospitano i “mercatini di Natale” più frequentati, come a Trieste e Bolzano.


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