Basi lunari, AI e tecnologia italiana: “Nel 2025 studieremo come lanciare l’esplorazione di Marte”

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Manca poco alla partenza della missione “Ignis”, parte di Axiom 4 (Ax-4), il viaggio spaziale dell’Esa verso la stazione spaziale internazionale operato da SpaceX con la navicella spaziale Crew Dragon. Il periodo da segnare sul calendario è aprile 2025 quando una missione composta da quattro Paesi diversi: Polonia, Usa, India e Ungheria partirà dal Kennedy Space Center di Cape Canaveral. Per Varsavia sarà un traguardo storico come racconta al giornale Sławosz Uznański, astronauta polacco della riserva ESA. Polonia e Italia, entrambe partner chiave nelle missioni dell’ESA, collaborano attivamente per il progresso della ricerca spaziale. L’ESA (Agenzia Spaziale Europea) è un’organizzazione che unisce 22 Stati membri per sviluppare progetti scientifici, tecnologici e di esplorazione spaziale, tra cui la Stazione Spaziale Internazionale. Abbiamo approfondito il percorso di Uznański e le sue riflessioni su questa missione storica.

Sławosz Uznański
Sławosz Uznański

Quali sono le sue principali responsabilità durante la missione Axiom 4 (Ax-4) alla Stazione Spaziale Internazionale?

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In qualità di astronauta del progetto, il mio ruolo principale durante la missione Ax-4 sarà quello di condurre una serie di esperimenti scientifici proposti dal settore spaziale polacco e sviluppati in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Europea. Attualmente sono in fase di progettazione 13 esperimenti da parte di aziende e istituti polacchi, che coprono una vasta gamma di ambiti scientifici: biologia, biotecnologia, ricerca umana e scienze dei materiali. Questa è un’opportunità straordinaria per le istituzioni polacche di sfruttare l’ambiente unico della microgravità per la prima volta, promuovendo avanzamenti significativi nella scienza e nella tecnologia. Inoltre, oltre agli obiettivi scientifici, la missione prevede un ambizioso programma educativo volto a ispirare i giovani a esplorare carriere nei campi STEM. Come scienziato e ingegnere, mi sta particolarmente a cuore incoraggiare adolescenti e studenti a perseguire carriere scientifiche e tecnologiche. Questo impegno di sensibilizzazione è un investimento nel futuro della Polonia, che promuove l’innovazione e coltiva la prossima generazione di scienziati e ingegneri.

La missione Ax-4 è una collaborazione tra vari Paesi. Il futuro dell’esplorazione spaziale passa dalla cooperazione internazionale?

L’esplorazione spaziale è intrinsecamente globale: i suoi benefici, dai progressi scientifici alle innovazioni tecnologiche, vanno oltre i confini nazionali. L’Ax-4 è una vera testimonianza di questo. Proveniamo da quattro paesi diversi, su tre continenti, eppure lavoreremo insieme per realizzare una missione scientifica comune sulla ISS. È fenomenale che nazioni e organizzazioni possano unire le loro competenze e risorse per raggiungere obiettivi condivisi. La cooperazione stimola l’innovazione, garantisce un utilizzo più efficiente delle risorse e crea fiducia tra le nazioni. Sfruttando prospettive e capacità diverse, possiamo spingere i limiti di ciò che è possibile, non solo nello spazio, ma anche nell’affrontare le sfide globali sulla Terra.

Quali sono alcuni degli esperimenti scientifici che condurrai a bordo della ISS?

Durante la missione Ax-4, avrò l’opportunità di condurre una serie di esperimenti entusiasmanti a bordo della ISS. Questi esperimenti coprono vari campi scientifici, ognuno con il potenziale di portare significativi avanzamenti nella scienza e nella tecnologia. Nel campo della ricerca umana, studieremo, ad esempio, gli effetti delle condizioni spaziali sulla salute mentale, sul sistema immunitario e sul microbioma intestinale. I risultati di questi studi miglioreranno direttamente la nostra comprensione della fisiologia e della psicologia umana, fornendo allo stesso tempo strumenti preziosi per la ricerca medica che avvantaggeranno tutti noi sulla Terra. Nel campo delle biotecnologie, gli esperimenti indagheranno la sopravvivenza e l’adattabilità di microrganismi e organismi geneticamente modificati nello spazio.

Questi studi potrebbero aprire la strada a sistemi di supporto vitale e produzione di risorse sostenibili, cruciali per future esplorazioni spaziali. La missione polacca si concentrerà su dimostratori tecnologici. I progetti includono il test di avanzati sistemi di monitoraggio delle radiazioni e dei suoni, strumenti diagnostici basati sull’intelligenza artificiale e innovativi sistemi di elaborazione dei dati. Queste tecnologie sono essenziali per migliorare la sicurezza, l’autonomia e l’efficienza delle future missioni spaziali, in particolare mentre ci prepariamo per imprese più complesse, come le basi lunari e l’esplorazione di Marte. Nel campo delle scienze dei materiali, gli esperimenti esamineranno la stabilità e le prestazioni di materiali innovativi nello spazio, con potenziali applicazioni nelle tecnologie mediche e in altri settori.

La scienza e la tecnologia sviluppate durante questa missione non solo ampliano la nostra comprensione di come la vita e la tecnologia si comportano nello spazio, ma affrontano anche sfide sulla Terra, come il miglioramento dei trattamenti medici e l’avanzamento del monitoraggio ambientale e della sostenibilità. Ciò che mi entusiasma di più è contribuire ai benefici sociali della ricerca spaziale. Ogni progetto rappresenta un piccolo, ma fondamentale passo verso la realizzazione di missioni future più ambiziose, offrendo al contempo benefici immediati alla scienza e alla società.

L’ESA ha recentemente assegnato un contratto alla compagnia italiana D-Orbit per lo sviluppo di un rimorchiatore spaziale nell’ambito della missione Rise. Come innovazioni come questa supportano il lavoro degli astronauti e la sostenibilità delle missioni spaziali?

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I rimorchiatori spaziali sono veicoli molto versatili progettati per svolgere una varietà di compiti, come il dispiegamento di satelliti, il riposizionamento di carichi utili, la rimozione dei detriti spaziali e anche la manutenzione o la riparazione delle navette spaziali. Queste capacità aumentano significativamente l’efficienza e la flessibilità delle operazioni spaziali. Per gli astronauti, i rimorchiatori spaziali possono ridurre i rischi e il carico di lavoro delle missioni automatizzando compiti che altrimenti richiederebbero attività extraveicolari complesse e potenzialmente pericolose (passeggiate spaziali). Ciò consente agli astronauti di concentrarsi sugli obiettivi primari, come la ricerca scientifica e il collaudo delle tecnologie.

Dal punto di vista della sostenibilità, i rimorchiatori spaziali contribuiscono a una gestione più efficiente delle risorse in orbita. In futuro, consentendo il riutilizzo o il riciclaggio di satelliti e altri equipaggiamenti, potrebbero aiutare a ridurre i rifiuti in orbita e prolungare la vita operativa delle risorse. Inoltre, il loro ruolo nella rimozione dei detriti è cruciale per mantenere la sicurezza e la sostenibilità dell’ambiente orbitale, che sta diventando sempre più congestionato. Innovazioni come queste si allineano agli obiettivi più ampi dell’esplorazione spaziale moderna: operare in modo più efficiente, sicuro e responsabile, preparando al contempo il terreno per una presenza umana a lungo termine nello spazio.

Polonia e Italia sono entrambe partner chiave nelle missioni dell’ESA. Come vedi l’evoluzione della collaborazione tra questi due paesi?

L’Italia ha una lunga storia nello sviluppo di hardware spaziale, con il suo primo satellite lanciato nei primi anni ’60, ed è un partner forte nell’ESA sin dalla sua creazione. La Polonia, essendo un membro relativamente recente, sta sviluppando il suo settore spaziale con un enorme potenziale in elettronica e IT, e sono fiducioso che il nostro ruolo continuerà a crescere nei prossimi anni. Credo che le nostre collaborazioni continueranno ad espandersi, sia nell’ambito dell’ESA che, potenzialmente, a livello bilaterale, con la proposta di progetti comuni. L’esplorazione spaziale sta diventando sempre più globale e interconnessa. Allo stesso tempo, credo che l’Europa abbia un enorme potenziale per rafforzare la propria posizione in questo mercato in crescita.

Con il settore spaziale pronto a crescere rapidamente nei prossimi anni, la collaborazione internazionale sarà cruciale per il successo. Le partnership consolidate, come quella tra Polonia e Italia, giocheranno un ruolo fondamentale nel plasmare il futuro dell’esplorazione spaziale e della tecnologia.



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