Catania e il trequartista che mancava, Matteo Stoppa: «Ecco perché ho firmato un triennale»

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L’ex Samp si è ormai ritagliato un ruolo ben preciso nella formazione di Toscano tra assist a Inglese e gol importanti

Tutto in 42 giorni: dal 10 novembre al 22 dicembre è sempre accaduto qualcosa a Matteo Stoppa. Assist (quattro), gol (cinque) e tante progressioni dal centrocampo fino al limite dell’area avversaria. Anche oltre. Il Catania che traccia i bilanci sportivi di fine anno non può non mettere in vetrina il trequartista arrivato dalla Samp il 30 agosto scorso.

LE CIFRE. Dal turno numero 14 (sconfitta di misura contro il Crotone: 3-2) a domenica scorsa, Stoppa – parenti di Agira – è entrato in modo incisivo nelle gare disputate dal Catania. Unica eccezione la prestazione incolore contro il Potenza. Ma quella gara l’hanno un po’ ciccata tutti quanti. Dunque si parte da Crotone con uno dei gol della rimonta rimasta a metà. La settimana successiva, in casa, l’assist per il 2-1 di Inglese. Contro Avellino, Cavese e Taranto arrivano tre gol in tre turni di fila, ma il Catania racimola cinque punti. Stoppa è entrato nel cuore del gioco ordinato da Toscano e diventa insostituibile. Contro il Taranto crossa per Ierardi che apre le marcature, domenica ha servito Inglese per uno dei suoi tre gol, segnando di forza il 2-0 con una conclusione fortemente voluta.

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IL RUOLO. Quello di trequartista, a ridosso di Inglese (come spesso è capitato) sembra il ruolo ideale per Stoppa che crea spazio, salta l’uomo, va al cross e quando capita non disdegna della conclusione in porta. Dopo un avvio in sordina, questo ragazzo che ha vissuto una carriera anche importante (basti pensare all’esperienza nel vivaio della Samp e ancor prima nell’Under 19 della Juventus), cerca la consacrazione con la maglia del Catania.

In Serie C spiccano gli undici gol messi a segno nel 2021-22 con la Juve Stabia di Walter Novellino (con Giorgio Lucenti, ex rossazzurro pure lui collaboratore tecnico) che sono serviti per segnalarlo al grande calcio. La Samp, alla fine, l’ha ceduto al Catania grazie al lavoro del ds Faggiano che gli ha fatto firmare un triennale. Per un ragazzo di 24 anni potrebbe essere l’occasione giusta per imporsi in una grande piazza e recuperare il tempo e le occasioni perdute nonostante quel che di buono ha fatto vedere a Novara, Castellammare di Stabia, ma anche a Vicenza.

“TOSCANO, UN MARTELLO”. Tra le sue dichiarazioni rilasciate nel recente passato ma che risultano attuali c’è una considerazione sul tecnico Toscano che lo ha saputo valorizzare: «Il mister è un martello, ci tiene sempre sul chi vive, ma è giusto così. Bisogna seguirlo». Sulla tifoseria. «L’incitamento del pubblico che arriva al Massimino è da pelle d’oca. I nostri tifosi rappresentano una spinta in più». Sulla sua scelta di firmare un triennale: «Una scelta importante, firmando un triennale in un periodo clou della mia carriera ho deciso con grande felicità di approdare in una piazza incredibile, con grandissime ambizioni, in una società solida che ha voglia di far bene e portare Catania dove merita. C’è un bel progetto».

IL RUOLO E L’IMPEGNO. Il ruolo di Stoppa lo conoscono tutti i tifosi così come la caratteristica di gioco. Lui stesso ha in passato detto in più occasioni: «Mi piace strappare, fare l’uno contro uno specialmente negli spazi ampi, io cerco di dare tutto in campo, di allenarmi forte e di mettermi a disposizione del mister e della squadra».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA





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