PESCARA. «Vivremo per raccontare la storia». Frase tradotta e cantata dai Tears for Fears in Shout, la colonna sonora del video proiettato durante la festa del nuovo Centro all’Auditorium Flaiano. E non è un caso: perché in sintesi, è quello che continua a fare questo quotidiano da 39 anni. Punto di riferimento dell’informazione in Abruzzo, centro di gravità permanente (per rubare una canzone anche a Battiato) «che non mi faccia mai cambiare idea sulle cose, sulla gente». Perché tutti avrebbero bisogno di un Centro che, sia nelle buone ma soprattutto nelle cattive notizie, permetta alla società di essere libera, di farsi una propria idea «sulle cose, sulla gente».
Come quando si sfoglia il giornale: c’è la cronaca, c’è la cultura, c’è lo sport. Così la festa del nuovo Centro ha portato sul palcoscenico del Flaiano i protagonisti d’Abruzzo e non solo, intervistati dal direttore Luca Telese e dalla giornalista di La7 Roberta Benvenuto. E i lettori – ai quali era dedicata la nostra iniziativa che presto farà tappa nelle altre città – hanno risposto con grande entusiasmo alla kermesse, quasi bisognosi di toccare di nuovo con mano il giornale che da 39 anni racconta l’Abruzzo. E lo ha testimoniato la platea gremita di storici abbonati, giovani lettori, autorità, accademici e giornalisti del Centro, e non solo, insieme alle loro famiglie. E in platea non è mancata la politica, a cui il giornale – per riprendere le parole del sindaco di Pescara Carlo Masci – «deve fare le pulci». «Ricordo», ha continuato Masci, «quando è nato il Centro, quando 39 anni fa è uscito in edicola con Ugo Zatterin, tutti pensavamo con orgoglio che finalmente l’Abruzzo aveva un giornale tutto suo. E da allora il Centro è stato come un fratello che ci ha accompagnato lungo il percorso della verità e della conoscenza».
In un momento storico in cui l’intelligenza artificiale terrorizza le redazioni, il video realizzato dal regista Antonio D’Ottavio ha dato prova dell’artigianalità del nostro giornale che, dal 3 luglio 1986, racconta l’Abruzzo in quattro edizioni diverse. Un filmato che ha dato un volto alle firme che ogni giorno scrivono gli articoli con quella passione che il collega Giustino Parisse ha trasmesso durante il suo racconto del terremoto dell’Aquila: «Noi abbiamo il privilegio di raccontare e io continuerò a farlo anche dopo la pensione, perché per me scrivere è vita. Il giorno che non scriverò più sarò morto». Le sue parole: un esempio per i giovani e un riannodare i fili per i giornalisti esperti.
Ad introdurre la vincitrice del premio Strega, le note di Piazzolla che hanno rivoluzionato il tango tradizionale: il Duo Escoloso, al secolo Daniela Fidanza, che ha fatto coppia con Rocco Ronda suonando Libertango. Semplice e genuino: così è stato il racconto della scrittrice pennese Donatella Di Pietrantonio, vincitrice del premio Campiello e del premio Strega. Parole che lasciano spazio alla musica della H Band: medici teramani che hanno fatto della passione per le note una missione. Tra i musicisti Ugo Minuti al pianoforte e voce, Roberto Berrettoni alla chitarra, Edoardo Puglielli al basso e Patrizio Ciampichetti alla batteria. Per l’occasione correlata a un progetto dedicato a Giorgio Gaber sono intervenuti Livio Libbi al flauto, Francesca Martinelli alla voce e l’attore Daniele Di Furia che ha recitato un monologo di Gaber. Tra i brani scelti anche Verso il terzo millennio di Gaber: «Un giorno in macchina ho sentito questo brano, mi sono dovuto fermare e ho pianto, ora cantarla è difficile», ha raccontato Minuti prima dell’esibizione.
Pagina dello sport riempita dall’allenatore del Pescara, il mister Silvio Baldini, intervistato da Telese. Sul palcoscenico a parlare di «giornalisti cattivi» sono saliti il sindaco di Francavilla Luisa Russo con Michele Russo, manager della comunicazione: ecco il racconto intimo e familiare dei cugini di Antonio Russo, il giornalista libero che raccontato le atrocità della guerra a patto di rimetterci la sua vita.
Tra il pubblico i volti noti anche sul giornale: il questore Carlo Solimene, il comandante provinciale dei carabinieri di Pescara Stefano Ranalletta, il comandante del Reparto operativo carabinieri Renato Giuseppe Saitta, il comandante della direzione marittima Fabrizio Giovannone e il comandante provinciale della Finanza Giuseppe Lopez. E poi la politica abruzzese a partire dal deputato Guerino Testa, il presidente del consiglio regionale Lorenzo Sospiri, i consiglieri regionali Antonio Blasioli ed Erika Alessandrini. In prima fila, il procuratore Giuseppe Bellelli, il procuratore aggiunto Anna Rita Mantini e il pm Anna Benigni. In chiusura, l’intervista di Giuliano Guida Bardi al giornalista Francesco Merlo, editorialista e firma di Repubblica: «Il piccolo giornale è quel posto dove la vita ricomincia».
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