Dal 1° Gennaio 2025 cambiano i requisiti ISEE e gli importi dell’Assegno di Inclusione (ADI), la misura nazionale di contrasto alla povertà, alla fragilità e all’esclusione sociale delle fasce deboli.
L’ADI si rivolge ai nuclei familiari che hanno al loro interno almeno un disabile, o un minore, o un anziano con più di 60 anni o chi è in situazioni svantaggiate.
Il beneficio aumenta se in famiglia sono presenti solo over 67 nonché altri familiari disabili gravi.
In questa guida chiara e dettagliata vi spieghiamo cos’è l’Assegno di Inclusione, chi ne ha diritto, come avviene il pagamento, come fare domanda e quali sono le novità per l’accesso alla misura nel 2025.
COS’È L’ASSEGNO DI INCLUSIONE (ADI)
L’Assegno di Inclusione (ADI) è una misura di sostegno economico, di contrasto alla povertà e di inclusione sociale e professionale, erogata dall’INPS.
Introdotta dal Decreto lavoro convertito in Legge, la misura è destinata alle famiglie al cui interno si trovano almeno: una persona disabile, oppure un minore, un ultra 60enne o a nuclei familiari con componenti in condizioni di svantaggio e inseriti in programmi di cura e assistenza dei servizi socio sanitari territoriali certificati dalla Pubblica Amministrazione.
Inoltre, il riconoscimento dell’Assegno di inclusione è subordinato:
- all’adesione a un percorso personalizzato di attivazione e di inclusione sociale e lavorativa;
- al possesso di specifici requisiti reddituali, modificati rispetto al 2024 dalla Legge di Bilancio 2025 (all’articolo 1 comma 198).
Vediamo nel dettaglio cosa cambia nel 2025.
COME SARÀ L’ASSEGNO DI INCLUSIONE NEL 2025
Ecco le novità dell’Assegno di inclusione valide a partire dal 1° Gennaio 2025:
- la soglia massima ISEE aumenta nel 2025 da 9.360 euro a 10.140 euro. Inoltre, il reddito familiare massimo aumenta da 6.000 euro a 6.500 euro. Per famiglie con anziani o disabili, la soglia di reddito familiare è di 8.190 euro. Maggiori dettagli sulle modifiche, li spieghiamo in questa guida;
- dal 2025 il sito ADI Operatori, disponibile in questa pagina, offre una nuova formazione online gratuita sulle linee guida per i Patti per l’Inclusione Sociale (PaIS). Realizzata dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali in collaborazione con la Banca Mondiale, la formazione comprende 10 moduli che approfondiscono gli elementi principali del percorso di accompagnamento per i beneficiari dell’Assegno di Inclusione (ADI). L’obiettivo è fornire agli operatori le competenze necessarie per supportare efficacemente i beneficiari dell’ADI nel loro percorso di inclusione sociale. Maggiori dettagli li trovate in questa pagina;
Vediamo i dettagli, partendo dagli aumenti degli importi ADI nel 2025.
A QUANTO AMMONTA
L’Assegno di inclusione, per quanto concerne la parte dell’Assegno costituita da un’integrazione al reddito familiare, nel 2025 ammonta a:
- 541,67 euro circa al mese al posto dei 500 euro al mese del 2024 (pari a 6.500 euro annui nel 2025, rispetto ai 6.000 euro annui del 2024) nei casi di nuclei familiari, al cui interno sia presente almeno uno dei seguenti componenti: una persona con disabilità, un minorenne, una persona con almeno 60 anni di età oppure una persona in condizione di svantaggio;
- 682,5 euro al mese al posto dei 637,5 euro al mese del 2024 (pari a 8.190 euro annui nel 2025, rispetto ai 7.650 euro annui del 2024) se il nucleo familiare è composto da persone tutte di età pari o superiore a 67 anni ovvero da queste e da altri familiari tutti in condizioni di disabilità grave o di non autosufficienza. Per maggiori informazioni su quali sono tali nuclei, rimandiamo alla lettura dell’approfondimento su Assegno di inclusione over 67.
L’importo massimo dell’Assegno di inclusione, per quanto concerne la parte dell’Assegno costituita da un’integrazione, nel 2025 ammonta a:
- 303,3 euro circa al mese al posto dei 280 euro al mese del 2024 (pari a 3.640 euro annui nel 2025, rispetto ai 3.360 euro annui del 2024) per i nuclei familiari residenti in abitazione in locazione, pari all’ammontare del canone annuo previsto nel contratto di locazione;
- 162,5 euro al mese al posto dei 150 euro al mese del 2024 (pari a 1.950 euro annui nel 2025, rispetto ai 1.800 euro annui del 2024) se il nucleo familiare è composto da persone tutte di età pari o superiore a 67 anni ovvero da queste e da altri familiari tutti in condizioni di disabilità grave o di non autosufficienza.
COME RICHIEDERLO
I soggetti in possesso dei requisiti possono richiedere l’Assegno di inclusione nel 2025 attraverso due canali. Ossia, l’interessato può:
1) inviare domanda in modalità telematica, ossia online tramite il sito web dell’INPS, da questa pagina. Per accedere è necessario usare le credenziali SPID o CNS – Carta Nazionale dei Servizi oppure Carta di Identità Elettronica;
2) rivolgersi a patronati e Centri di Assistenza Fiscale abilitati. Come spiegato dalla Guida INPS aggiornata, dal 1° gennaio 2024 infatti patronati e CAF abilitati possono procedere per conto dei beneficiari ADI, inoltrando la richiesta e utilizzando i canali INPS a loro disposizione.
Ecco gli step da seguire:
- una volta arrivati in questa pagina, sia nel caso in cui sia il cittadino a procedere in autonomia, sia nel caso siano patronati e CAF, è necessario cliccare sul bottone blu “Utilizza il servizio”;
- poi si sceglie se utilizzare il servizio come cittadini o come patronati / CAF, cliccando nuovamente su “Utilizza il servizio“. Quindi è necessario effettuare l’accesso con le proprie credenziali SPID o CNS o CIE;
- a questo punto, cliccando sul pulsante “Compila la domanda” all’interno del box “Acquisizione della Domanda” viene avviata la procedura di acquisizione.
L’INPS, con il messaggio n.3525 del 10 Giugno 2024, ha reso note le modalità di richiesta e noi ve le spieghiamo nel dettaglio, passo dopo passo, in questa guida.
QUANDO FARE DOMANDA PER L’ASSEGNO DI INCLUSIONE NEL 2025
La domanda per l’Assegno di Inclusione (ADI) può essere presentata a partire dal 1° Gennaio 2025. Se si verificano le condizioni che riconoscono l’accesso alla misura, infatti, i potenziali beneficiari possono richiederlo in qualsiasi momento dell’anno.
REQUISITI ASSEGNO DI INCLUSIONE 2025
L’Assegno di Inclusione (ADI) spetta in base a specifici requisiti, a richiesta, ai nuclei familiari al cui interno vi sia almeno (o al contempo):
- una persona con almeno 60 anni di età;
- una persona in condizione di svantaggio e inserita in programmi di cura e assistenza dei servizi sociosanitari territoriali certificati dalla pubblica amministrazione. Con il Decreto Ministeriale 154 del 2023 sono state individuate le categorie dei soggetti da considerare in
condizioni di svantaggio, ai sensi dell’articolo 3, comma 5. La condizione di svantaggio e l’inserimento in programmi certificati dalle pubbliche Amministrazioni devono già esistere prima della presentazione della domanda per l’ADI. A chiarirlo è anche la Circolare INPS n.105 del 16-12-2023.
Invece, non ha diritto all’Assegno di Inclusione (ADI) il componente del nucleo familiare disoccupato a seguito di dimissioni volontarie, nei 12 mesi successivi alla data delle dimissioni, fatte salve le dimissioni per giusta causa nonché le risoluzioni consensuali del rapporto di lavoro.
I nuclei familiari citati aventi diritto all’ADI devono risultare, al momento della presentazione della richiesta e per tutta la durata dell’erogazione del beneficio, in possesso congiuntamente di una serie di requisiti. Ovvero, l’Assegno di inclusione spetta se:
- il richiedente è un cittadino europeo o ha un familiare che sia titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, oppure essere cittadino di paesi terzi in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo, oppure titolare dello status di protezione internazionale (asilo politico o protezione sussidiaria) di cui al Decreto Legislativo 19 Novembre 2007, n. 251; In alternativa, l’ADI spetta ai chi dimostra di essere residente in Italia da almeno 5 anni, di cui gli ultimi 2 anni in modo continuativo, al momento della presentazione della domanda. La residenza in Italia è richiesta anche per i componenti del nucleo familiare che rientrano nei parametri della scala di equivalenza;
- nessun componente del nucleo familiare è intestatario a qualunque titolo o avere piena disponibilità di autoveicoli di cilindrata superiore a 1600 cc. o motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc., immatricolati la prima volta nei 36 mesi antecedenti la richiesta, esclusi gli autoveicoli e i motoveicoli per cui è prevista un’agevolazione fiscale in favore delle persone con disabilità ai sensi della disciplina vigente;
- nessun componente deve essere intestatario a qualunque titolo o avere piena disponibilità di navi e imbarcazioni da diporto, nonché di aeromobili di ogni genere;
- all’adesione ad un percorso personalizzato di attivazione e di inclusione sociale e lavorativa.
Per aver diritto all’ADI, poi bisogna:
- non essere sottoposto a misura cautelare personale o a misura di prevenzione;
- non avere sentenze definitive di condanna o adottate ai sensi dell’articolo 444 e seguenti del codice di procedura penale (cosiddetto “patteggiamento”), intervenute nei 10 anni precedenti la richiesta.
Non viene fatta alcuna distinzione circa il reato commesso in relazione alla condanna. Sono, pertanto, da considerare tutte le sentenze definitive di condanna, a prescindere dal reato commesso.
A questi requisiti generali, inoltre, si affiancano quelli di reddito. Le famiglie, infatti, devono rientrare entro determinate fasce ISEE e di reddito per aver diritto all’Assegno di Inclusione. Vediamo nel dettaglio quali sono, considerando le novità 2025.
QUALI SONO I PARAMETRI PER AVERE L’ASSEGNO DI INCLUSIONE
Grazie a quanto previsto nella Legge di Bilancio 2025, dal 1° Gennaio cambiano i parametri ISEE di accesso all’Assegno di Inclusione e anche quelli di reddito. In pratica:
- la soglia di reddito ISEE che determina l’idoneità a ricevere l’Assegno di Inclusione nel 2025 è pari a 10.140 euro. In pratica è stata innalzata di 780 euro rispetto al 2024 in cui era pari a 9.360 euro;
- il valore del reddito familiare per accedere all’Assegno di inclusione nel 2025 non può essere superiore a 6.500 euro annui (invece nel 2024 non poteva superare i 6.000 euro);
- la soglia del reddito familiare del medesimo nucleo non può superare gli 8.190 euro nel 2025, se il nucleo familiare è composto da persone tutte di età pari o superiore a 67 anni oppure da queste e da altri familiari tutti in condizioni di disabilità grave o di non autosufficienza. Quindi, anche in questo caso siamo in presenza di un aumento rispetto ai 7.560 euro annui del 2024.
PAGAMENTO ASSEGNO DI INCLUSIONE NEL 2025
L’Assegno di Inclusione (ADI) viene erogato tramite la cosiddetta Carta di inclusione, uno strumento di pagamento elettronico ricaricabile. Il pagamento avviene mensilmente, secondo il calendario che vi illustriamo in questa guida.
In sostanza:
- il primo pagamento per le nuove domande ADI viene disposto dal giorno 15 del mese successivo alla sottoscrizione del Patto di Attivazione Digitale;
- i pagamenti successivi sono disposti il 27 di ogni mese (anticipati al primo giorno utile se il 27 è un giorno non lavorativo);
- l’ADI può essere suddiviso tra i componenti maggiorenni del nucleo familiare, riconoscendo a ciascuno la quota pro-capite. La richiesta di individualizzazione della Carta ADI può essere presentata da qualsiasi membro maggiorenne del nucleo familiare;
- se l’ADI viene erogato a un nucleo con un solo membro che decade, l’erogazione è interrotta e le somme non entrano nell’asse ereditario. In caso di decesso di un membro di un nucleo con più componenti, le quote non erogate vengono riconosciute agli altri membri;
- le comunicazioni per il ritiro della Carta di inclusione sono inviate via SMS o mail da INPS.
Per approfondire, consulta il calendario pagamenti Assegno di Inclusione a Gennaio 2025 o la guida completa all’erogazione per tutto l’anno, presente in questa pagina.
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