Capodanno di terrore a Rimini, ucciso dai carabinieri: aveva accoltellato 5 persone

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Villa Verucchio (Rimini), 1 gennaio 2025 – Ha accoltellato i passanti, pare a caso, poi si è avventato contro i carabinieri brandendo la lunga lama da cucina. Dopo avere esploso alcuni colpi di pistola in aria, il comandante della stazione dei carabinieri gli ha sparato, uccidendolo.

E’ morto così un ragazzo di vent’anni, di origini egiziane: la tragedia è avvenuta a Villa Verucchio, in provincia di Rimini, intorno alle 23 della sera di San Silvestro.

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L’uomo, la cui identità è ancora sconosciuta, aveva già aggredito cinque persone che si trovavano in strada per festeggiare il Capodanno.

Nella frazione, tra la tabaccheria Sapigni e il ristorante Zanni, nel bel mezzo di via Casali, la notte di San Silvestro è iniziata e finita nel sangue: con la morte del ventenne egiziano che è stato ucciso a colpi di pistola dai carabinieri della stazione di Verucchio, costretti a porre fine alla follia dell’uomo che li ha anche aggrediti armato di coltello. 

L’uomo aveva aggredito cinque persone per strada a Villa Verucchio poco prima della mezzanotte. Sul posto anche la scientifica (foto Migliorini)

È questa la primissima e sommaria ricostruzione di una notte di terrore nel cuore della Valmarecchia, iniziata – pare – intorno alle 23 del 31 dicembre quando il nordafricano, coltello alla mano, sarebbe spuntato fuori dal nulla per aggredire alle spalle un 18enne che stava stazionando davanti alla tabaccheria Sapigni per comprare le sigarette. Dopo averlo colpito con alcuni fendenti senza un apparente motivo, l’uomo si sarebbe immediatamente dileguato nel buio mentre sul posto sono stati chiamati i soccorsi del 118 e i carabinieri. Il giovane è stato operato ed è ricoverato ora in gravi condizioni in terapia subintensiva, ma non in pericolo di vita.

Il coltello con cui l'uomo ha aggredito cinque persone per poi scagliarsi contro i carabinieri della stazione di Villa Verucchio (foto Migliorini)

Il coltello con cui l’uomo ha aggredito quattro persone per poi scagliarsi contro i carabinieri della stazione di Villa Verucchio (foto Migliorini)

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Immediatamente dopo è scattata la caccia all’uomo che ha portato le forze dell’ordine sulle tracce del nordafricano. L’uomo, infatti, si è ripalesato di lì a poco. Quando sempre in zona tabaccheria Sapigni l’egiziano armato ha iniziato a colpire a destra e a manca chiunque gli capitasse a tiro. Dalle prime informazioni, in tutto sono rimaste ferite cinque persone: due 18enni, una coppia di anziani e una ragazza. I primi quattro sono stati ricoverati a Cesena, l’ultima all’ospedale di Rimini. Nessuno è in pericolo di vita, ma rimangono gravi le condizioni del 18enne accoltellato di fronte alla tabaccheria. Il giovane è stato operato e si trova ora ricoverato in terapia subintensiva

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Il secondo fulmineo assalto ha poi attirato sul posto la gazzella dei carabinieri rimasta in allerta nella zona. Piombati sul posto, i carabinieri hanno subito affrontato l’uomo armato nel tentativo di calmarlo. L’uomo però, incurante delle intimazioni ricevute, si sarebbe scagliato anche contro i carabinieri brandendo il coltellaccio da cucina. È stato a questo punto che i militari dell’Arma, pare lo stesso comandante della stazione locale e dopo un paio di colpi esplosi in aria come avvertimento, assaliti dal nordafricano armato e fuori controllo avrebbero aperto il fuoco uccidendo il soggetto pericoloso. 

Per quanto riguarda l’aggressore armato sembrerebbe trattarsi di un ventenne egiziano già noto in zona per avere provocato alcuni disordini nei giorni scorsi in un pub. Ma al momento sull’identità del giovane e sul perché abbia compiuto il brutale assalto non ci sono conferme.

“Il primo ad essere accoltellato è stato un nostro amico – racconta un amico del 18enne ora ricoverato in gravi condizioni –. Era al distributore delle sigarette, verso le 22.30, e noi altri eravamo tutti insieme in una casa di un altro ragazzo per il cenone. Ci ha chiamato un amico e ci ha detto cosa era successo, allora siamo scesi in strada per aiutarlo e il tipo ha cominciato ad inseguirci. Non ci mollava più e ha ferito un altro mio amico alla pancia. Ha smesso solo quando abbiamo attraversato la strada”.

Sul posto, intorno all’una di notte, poco dopo l’apice dell’aggressione all’arma bianca, è arrivata anche la scientifica per compiere i rilievi del caso ed è stata allertata l’autorità giudiziaria oltre alla polizia locale per delimitare l’area. La dinamica del Capodanno di follia è tuttora oggetto di indagini approfondite che chiariranno anche il movente dell’uomo armato e la sua identità.

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Le indagini sono ancora all’inizio e sono al momento affidate ai nucleo investigativo del Comando provinciale dei carabinieri di Rimini coordinato dalla sostituto procuratore, Sara Posa che è intervenuta sul luogo degli accoltellamenti.



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