Italia ferma a 6kg/abitante, mentre l’Europa chiede un obiettivo di 12kg/abitante
Fare di più per stare al passo con i target che ci chiede l’Europa. Il tema sono i rifiuti RAEE, la cui raccolta nel 2024 è cresciuta del 2% rispetto all’anno precedente, con un totale di 237mila tonnellate. Se il miglioramento c’è, siamo ancora a metà strada. Infatti per essere in linea, ogni abitante dell’Italia dovrebbe raccogliere 12 kg di Raee all’anno: e noi siamo fermi a 6 kg. A fare il punto della situazione è Erion WEE, consorzio che gestisce il 65% dei RAEE domestici in Italia.
“Dopo alcuni anni si è quantomeno invertito il trend negativo – dichiara Giorgio Arienti, Direttore Generale di Erion WEEE – ma non si è purtroppo registrato il salto necessario per una vera transizione all’economia circolare. È stato un anno in ‘stand-by’ e questo significa, ancora una volta, che l’Italia ha perso un’opportunità“.
Quali sono le 5 categorie dei RAEE?
Prima di entrare nel dettaglio dell’anno 2024, facciamo un passo di lato e chiariamo che i RAEE, ovvero i rifiuti di quelle apparecchiature che per funzionare dipendono dalla corrente elettrica collegati alla rete oppure alimentati da pile e batterie, e possono essere domestici e professionali.
Quelli domestici sono suddivisi in 5 categorie:
- apparecchiature per lo scambio di temperatura con fluidi (frigoriferi, congelatori, etc)
- altri grandi bianchi (lavatrici, forni, etc)
- tv e monitor
- it e consumer electronics, apparecchi di illuminazione, ped
- sorgenti luminose
Anche per quelli professionali esiste la suddivisione in 5 categorie:
- Apparecchiature per lo scambio di temperatura
- Schermi e monitor
- Apparecchiature di grandi dimensioni
- Apparecchiature di piccole dimensioni
- Piccole apparecchiature informatiche e per le telecomunicazioni.
Ma torniamo all’analisi del 2024. Secondo il consorzio si è verificata una piccola crescita che riguarda soprattutto i RAEE del Raggruppamento R4, cioè i piccoli dispositivi elettrici ed elettronici con oltre 18.000 tonnellate, +5% rispetto al 2023; un aumento legato alla massiccia sensibilizzazione promossa da Erion WEEE su tutto il territorio con l’obiettivo di accrescere la conoscenza e favorire la raccolta differenziata.
Rifiuti RAEE, chi scende e chi sale?
Segna + anche sui rifiuti pesanti, che contengono elevate quantità di materie prime recuperabili e cioè la categoria R1 (freddo e clima) che ha superato le 76.000 tonnellate raccolte (+2%), mentre il Raggruppamento R2 (grandi elettrodomestici) ha totalizzato oltre 113.000 tonnellate (con un incremento di oltre il 4%).
A scendere invece, sono forse, i dispositivi elettronici più popolari, cioè tv e monitor che fanno parte del Raggruppamento R3, che però dopo il bonus rottamazione del 2021 hanno subito una flessione a livello commerciale, segnando con circa 28mila tonnellate un 8% in meno rispetto al 2023. Infine, un calo anche il Raggruppamento R5 (sorgenti luminose), che si attesta a 240 tonnellate (-6%).
Quanto vengono riciclati i rifiuti RAEE?
Il tasso di riciclo delle materie prime seconde è stato dell’88% del peso dei RAEE. Entrando nel dettaglio: delle circa 237.000 tonnellate di RAEE Domestici gestiti, il consorzio ha ricavato più di 130.000 tonnellate di ferro, circa 5.200 tonnellate di alluminio (equivalenti al peso di 330 milioni di lattine), 5.800 tonnellate di rame e 29.600 tonnellate di plastica, equivalenti al peso di 11.800.000 sedie da giardino, solo per rendere l’idea, di quanto sia importante smaltire correttamente, e poi in ottica circolare, riciclare in “nuovi” materiali.
E ciliegina sulla torta: meno emissioni, pari a circa 1,8 milioni di tonnellate di anidride carbonica, ovvero la quantità di CO2 che verrebbe assorbita in un anno da un bosco grande quanto la città di Genova, e generando un risparmio energetico di oltre 337 milioni di kWh, che equivale ai consumi domestici annui di una città come Pescara in cui vivono oltre 312mila abitanti.
“Gli impianti di trattamento italiani che operano con il Erion WEEE hanno nuovamente dimostrato di essere in grado di recuperare circa il 90% dei materiali contenuti nei RAEE e questo significa che il processo è virtuoso, che abbiamo la possibilità reale di fare bene. Eppure, gli Enti Locali e i negozianti non riescono a raccogliere abbastanza: questo è il problema, perché non c’è recupero di materiali senza riciclo ma non c’è riciclo senza raccolta. Confidiamo che le recenti misure legislative possano rappresentare un nuovo punto di partenza”, ha aggiunto Arienti.
Semplificazioni burocratiche per la raccolta
Negli ultimi mesi dello scorso anno, infatti, gli emendamenti contenuti nel Decreto Legge Salva Infrazioni, prevedono semplificazioni burocratiche sulla raccolta dei rifiuti elettrici ed elettronici da parte dei negozianti, e istituiscono l’obbligo per i consorzi di realizzare annualmente programmi di comunicazione, informazione e sensibilizzazione sull’importanza della raccolta differenziata dei RAEE.
Nelle ultime settimane, inoltre, si è aggiunta anche l’introduzione del bonus elettrodomestici per l’acquisto di prodotti made in Europe di classe energetica non inferiore alla B, che promette di contribuire a un corretto conferimento dei RAEE da parte dei consumatori.
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