Cupra Terramar: storia, design e innovazione del Suv ribelle

Terramar è un nome particolare: come tradizione dei modelli prima di Seat e ora del marchio Cupra, ha un significato geografico. Località presso Sitges, non lontana da Barcellona, è nota per il litorale, mentre in campo automobilistico fa riferimento all’omonimo circuito in località Sant Pere de Ribes. Inaugurato un secolo fa, nel 1923 (poco dopo la pista di Monza) come Autodromo Nacional, vede disputarsi il Gran Premio di Spagna, seguito da competizioni minori fino al 1925, per concludere la storia sportiva nel 1950, cadendo in oblio.

Suggestivo per la forma ovoidale con curve sopraelevate come l’anello per alta velocità di Monza, altrettanto inattivo, ha un fascino particolare.

Nel 2012 il pilota Carlos Sainz (Senior) su Audi R8 stabilisce il record del circuito: 42,6 secondi alla media di 170 km/h, battendo il precedente di 45,8 secondi a 157,2 km/h registrato nel 1923 dal conte Zborowski. Restaurato dal 2016, è utilizzato nel 2018 dalla trasmissione The Grand Tour con James May e Richard Hammond; oggi ha pratiche strutture funzionali attorno ma la pista è, seppur percorribile, piuttosto malconcia.

Cupra Terramar è focalizzata, quasi uscisse dalle pagine di Miguel de Cervantes, come eroe di una nuova era: presentata in anteprima in occasione dell’America’s Cup 2024 a Barcellona, quindi sulla cima di un castello storico descritto da Shakespeare sui colli vicentini, muove i primi passi in notturna, lungo la famosa e particolare pista dalle curve rialzate, guidata sotto un diluvio impressionante, dal pilota e collaudatore pilota Jordi Gené, da sempre disponibile alla collaborazione con i marchi catalani. Proseguendo i test su strada per la stampa nell’ambientazione con lo sfondo delle regate.

La nuova Cupra Terramar è una sport utility sportiva dalle dimensioni medie: lunga 452 centimetri con passo da 268, è larga 186 e alta 158, con forte impatto visivo su strada, derivante dalle soluzioni nate con il nuovo corso stilistico del marchio. L’aspetto dinamico e piazzato, le forme definite audaci e decise, ne evidenziano l’evoluzione dello stile, che resta però fedele all’anima di Cupra, definita ribelle e pronta alle sfide. Scelte che la spingono, come già con l’elettrica Tavascan, verso un nuovo livello, raggiungendo segmenti in espansione e mirando alla conquista di nuovi clienti, come con il successo di Formentor.

Ne è sicuro Wayne Griffiths, ceo di Cupra, che ne parla in questi toni, mostrando grande fiducia nel nuovo modello: «Con Terramar non solo accresceremo il nostro portafoglio di prodotti ma allo stesso tempo aiuteremo il nostro marchio a crescere: è un’auto che rafforza il marchio di oggi, più maturo e più sicuro della propria direzione e della propria identità, senza tradirne lo spirito ribelle e l’autenticità». Parole sostenute dalle cifre: dalla nascita del marchio Cupra sono state vendute circa 700 mila, consegnandone 125.700 nel primo semestre 2024, il migliore della sua storia con l’incremento del 17,2% rispetto allo stesso periodo del 2023.

Tra le credenziali, Terramar si fa forte della selezione tra le sette finaliste (dalle 42 semifinaliste) per il concorso Car of the year 2025 (preceduta nel 2021 dalla crossover di successo Formentor e nel 2022 dall’elettrica Born), presentandosi con gamma già completa. Ma soprattutto è piacevole, equilibrata nelle forme e con immagine distintiva. In più, come d’abitudine del giovane marchio, la guidabilità è agile e divertente.

Il direttore del design di Cupra, Jorge Diez, così descrive la nuova Terrmar: «Per alcuni il design segue le funzionalità, per noi segue le emozioni. Ci siamo sempre impegnati a ispirare il mondo da Barcellona, ma con questo modello, che ha “terra” e “mare” nel nome, ci siamo spinti oltre. L’ispirazione deriva anche dall’influenza della cultura mediterranea, piena di vita, e dal carattere forte della sua gente. Combinando questo aspetto con la nostra filosofia, abbiamo ottenuto una forma di espressione più autentica. Il nostro obiettivo era quello di enfatizzare il punto in cui la terra incontra la forza grezza ed elementare del mare».

Proseguendo sul rapporto tra dimensioni e proporzioni: «Ci piacciono le sfide. La competizione è nel nostro dna. Abbiamo realizzato una delle architetture più ricercate sul mercato: sport utility di 4,5 metri che combina altezza e dimensioni da suv con l’approccio muscolare di linee ad alto contrasto, tipiche dei nostri progetti sportivi. Il frontale ha cofano lungo, alto, fiero e deciso, disegnato con una forma a V verso la parte inferiore della griglia per aumentare il dinamismo. La parte posteriore dell’auto culmina in spalle robuste che gli conferiscono personalità e carattere. Alla fine, è tutta una questione di linee e superfici».

Terramar compie infatti un altro balzo stilistico, rafforzando il design deciso del marchio per raggiungere l’aspetto audace e sicuro, inquadrato come «identità ribelle», ben focalizzata sia all’esterno sia all’interno. Cominciando dalle luci, con firma luminosa a tre triangoli dei fari matrix led ultra con tecnologia ad alta definizione. Anteriormente la calandra cede l’attenzione alla presa d’aria inferiore, funzionale alle prestazioni. Le proporzioni sportive proseguono lateralmente in modo filante ma muscoloso, per concludersi al posteriore, piazzato con forte presenza, che suggerisce le prestazioni, fino all’estrattore che si combina con altri elementi del design; fino al logo Cupra, tra le luci, integrato e illuminato, come il nome Terramar.

All’interno la sportività è orientata al guidatore accompagnata dal design e dalla digitalizzazione con interfaccia uomo-macchina di nuova concezione, cockpit digitale e sistema di infotainment da 12,9 pollici con cursore retroilluminato. Audio, come da tradizione Cupra con Sennheiser Mobility ad alta fedeltà con 12 altoparlanti.

Sostenibilità con i sedili sportivi avvolgenti rivestiti nelle zone centrali in tessuto riciclato al 100%, microfibra Dinamica con tre quarti di elementi riciclati o pelle con conciatura a base vegetale.

Nove i colori a scelta: tra i quali gli opachi Century bronze matt ed Enceladus grey matt, mentre Dark void è ispirato al colore plasma della showcar Cupra DarkRebel.

Cupra Terramar ha dinamica di guida curata con sospensioni sportive e sterzo progressivo di serie, nuovo controllo dinamico autoadattante dell’assetto e pinze dei freni Akebono.

Progettata e sviluppata a Barcellona, è prodotta nello stabilimento Audi di Györ, in Ungheria (da dove uscirà anche la prossima Audi Q3, con pianale condiviso).

Focalizzando i listini, Terramar è offerta con motori a benzina di 1,5 e 2,0 litri, anche mild-hybrid e plug-in hybrid, con trazione anteriore o integrale 4Drive (tradizionale: meccanica, non solo elettrica). L’accesso alla gamma (a 42.250 euro) è riservato a Terramar 1,5 mild-hybrid: eroga 110 kW-150 CV, seguita da 1,5 e-Hybrid (plug-in, ricaricabile da rete, con oltre 100 km di autonomia elettrica) da 150 kW-204 CV anche in versione VZ (per “veloz”, veloce) da 200 kW-272 CV. Allestimento VZ anche per la 2,0 Tsi 4Drive, con potenza di 195 kW (265 CV) e trazione integrale. In aggiunta, le due motorizzazioni più potenti sono proposte anche con ulteriori dotazioni che caratterizzano le ancor più lussuose Terramar America’s Cup limited edition, essendo stata l’auto ufficiale della 37ª edizione della regata.(Riproduzione riservata)

Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese

 

Prada e National Geographic: cortometraggi “green” sulla linea Re-Nylon 2025