“Diplomazia e lavoro di squadra”

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Cecilia Sala arrestata in Iran

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8 Gennaio 2025



11:53

Il governo Meloni esulta per la liberazione di Cecilia Sala, partita da Teheran in direzione aeroporto di Ciampino. La premier: “Grazie a un intenso lavoro sui canali diplomatici e di intelligence, la nostra connazionale è stata rilasciata dalle autorità iraniane e sta rientrando in Italia. Ho informato personalmente i genitori della giornalista nel corso di una telefonata”.

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Cecilia Sala torna a casa. La giornalista 29enne del Foglio e Chora Media è già in volo per rientrare in Italia, dopo essere stata scarcerata. È stata la stessa premier Meloni ad avvisare la famiglia della liberazione, con una telefonata, pochi minuti fa. “È in volo l’aereo che riporta a casa Cecilia Sala da Teheran. Grazie a un intenso lavoro sui canali diplomatici e di intelligence, la nostra connazionale è stata rilasciata dalle autorità iraniane e sta rientrando in Italia. Ho informato personalmente i genitori della giornalista nel corso di una telefonata”, ha scritto sui social la premier Giorgia Meloni, esprimendo “gratitudine a tutti coloro che hanno contribuito a rendere possibile il ritorno di Cecilia, permettendole di riabbracciare i suoi familiari e colleghi”.

“Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, esprime gratitudine a tutti coloro che hanno contribuito a rendere possibile il ritorno di Cecilia, permettendole di riabbracciare i suoi familiari e colleghi”, si legge in una nota Palazzo Chigi. L’aereo con a bordo la giornalista è partito da Teheran, e arriverà all’aeroporto di Ciampino nel pomeriggio, intorno alle 15.30. A quanto scrive l’Ansa è stato il direttore dell’Aise, Giovanni Caravelli, a recarsi personalmente a Teheran per accompagnare Cecilia Sala nel suo viaggio di ritorno in Italia.

“Sono orgoglioso di lei”, ha detto all’Ansa Renato Sala, subito dopo aver appreso che la figlia rientrerà in Italia. “Ho pianto soltanto tre volte nella mia vita. Credo che il governo del nostro Paese abbia fatto un lavoro eccezionale. Se mi sente la voce rotta, non vedevo l’orizzonte. È stato un lavoro di coordinamento straordinario. Confidavo nella forza di Cecilia”.

Festeggiano i membri del governo e gli esponenti delle opposizioni, per le trattative con Teheran andate a buon fine: ieri il governo iraniano aveva sottolineato come il caso Sala non fosse legato a quello dell’ingegnere iraniano Abedini, arrestato a Malpensa lo scorso 16 dicembre su richiesta degli Usa, e aveva auspicato che si arrivasse a una rapida soluzione della vicenda.

Con la liberazione di Cecilia Sala potrebbe profilarsi anche la liberazione di Mohammad Abedini Najafabadi, che si trova adesso nel carcere a Opera. L’ingegnere 38enne, che ha chiesto gli arresti domiciliari, potrebbe essere scarcerato solo con una richiesta del ministro della Giustizia Carlo Nordio. Una richiesta del genere al momento non è arrivata, ma che negli ambienti giudiziari milanesi non si esclude possa essere trasmessa a breve.

“Cecilia Sala liberata, è in viaggio per l’Italia, bentornata!”, ha commentato su X il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini. 

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“Diplomazia e lavoro di squadra: Cecilia Sala sta tornando a casa!”, ha esultato il vicepremier e ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani.

Sulla stessa scia la dichiarazione via social del presidente del Senato Ignazio La Russa: “Esprimo profonda e commossa gratitudine al governo e alla nostra diplomazia per l’impegno straordinario che ha permesso di ottenere, in tempi rapidissimi, un risultato davvero eccezionale. A Cecilia Sala e alla sua famiglia giunga il mio abbraccio e quello del Senato della Repubblica”.

“Cecilia Sala sta tornando. Immenso lavoro di Giorgia Meloni in primis e di tutta la squadra dell’Italia: Tajani, Mantovano, Palazzo Chigi, la Farnesina, i nostri servizi di sicurezza e chiunque potesse essere di aiuto. Bentornata a casa”, ha ribadito il ministro della Difesa Guido Crosetto sempre su X.

“Esprimo grande soddisfazione per la liberazione e il rientro in Italia di Cecilia Sala. A nome del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, desidero ringraziare il governo e i nostri apparati di intelligence per l’efficace lavoro svolto per la liberazione della nostra connazionale”, ha affermato il presidente del Copasir, Lorenzo Guerini.

“Il rientro a casa di Cecilia Sala è la notizia più bella. Grazie al Governo, ai servizi, alla famiglia. Siamo commossi e felici: oggi festeggia tutto il Paese senza distinzioni e polemiche. Evviva”, ha dichiarato il leader di Italia Viva Matteo Renzi.

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“Una bella notizia dopo giorni di tensioni. Cecilia Sala torna finalmente a casa e potrà riabbracciare i suoi familiari. Un plauso a tutta la nostra filiera: dal governo, alla diplomazia, ai servizi che hanno reso possibile questo risultato”, è il messaggio sui social del leader del M5s Giuseppe Conte.

“La notizia che stavamo aspettando, che speravamo di ricevere il prima possibile – ha sottolineato la la segretaria del Pd Elly Schlein – La liberazione di Cecilia Sala è un sollievo, e saperla presto in Italia ci riempie di gioia. Un ringraziamento al governo, al corpo diplomatico, ai servizi e a chi ha lavorato incessantemente in questi 20 giorni di apprensione e angoscia per questo risultato. Ti aspettiamo, Cecilia!”.

“Una buona notizia, finalmente! Fin dal primo momento avevamo auspicato che la diplomazia e il governo del nostro Paese lavorassero per ottenere questo risultato. Grazie a tutti e a tutte coloro che hanno permesso la liberazione di Cecilia Sala dalle carceri del regime iraniano”, hanno detto Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni di Avs.

“Cecilia Sala è libera e in volo per l’Italia. È la bella notizia che aspettavamo da giorni. Grazie a tutte e tutti coloro che si sono adoperati per questo importante risultato. Donna, Vita, Libertà”, ha scritto l’ex presidente della Camera Laura Boldrini.

Anche la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, ha espresso soddisfazione per il risultato: “Bentornata a casa, Cecilia. Grazie alle autorità Italiane per aver lavorato senza sosta per riportare Cecilia dalla sua famiglia”.

L’Aula accoglie la notizia della liberazione di Sala con un applauso

L’Aula di Palazzo Madama ha accolto con un applauso la notizia della scarcerazione in Irane della reporter. La comunicazione è stata data dalla presidente di turno Mariolina Castellone.

La prima a prendere la parola nell’Aula del Senato, dopo gli applausi, è la sottosegretaria agli Esteri Maria Tripodi che ha ringraziato anche l’intelligence e le “istituzioni tutte” per il lavoro fatto e per garantire il rientro della giornalista in Italia. Poi, gli interventi, uno per ogni gruppo, dei vari senatori.

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Ha suscitato invece proteste la dichiarazione dell’esponente di FdI Raffaele Speranzon che, rivendicando i tempi rapidi con i quali si è arrivati alla liberazione della giornalista italiana, ha sottolineato come in altre occasioni, quando al governo non c’era il centrodestra, “non si era riusciti” ad ottenere lo stesso risultato. Polemico anche l’intervento di Roberto Menia (FDI) che, dopo aver espresso soddisfazione per il lieto fine della vicenda, ha equiparato la liberazione di Cecilia Sala a quella dei Marò ricordando come su quello, però “all’epoca” non tutti “fossero d’accordo…”.





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