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Il limite Isee e i requisiti: come richiederli. Le agevolazioni valgono per 12 mesi e includono sconti per l’elettricità e altre forniture.
Roma – Lo scenario è quello della diminuzione delle scorte di gas e delle bollette in aumento per le famiglie. Ma tornano i bonus sociali, ossia gli aiuti del governo per la riduzione delle spese per le utenze essenziali, destinate alle famiglie in difficoltà economica e fisica. E tornano con i requisiti di accesso degli anni passati. L’anno scorso erano state invece depotenziate. Valgono per 12 mesi e includono sconti per elettricità, gas e acqua. Sono calcolati in base al consumo medio e alla composizione del nucleo familiare. Ma quali sono i requisiti per ottenere i bonus? Sul sito di Arera, l’autorità per l’energia, si legge che il cittadino ne ha diritto se l’Isee non è superiore a 9.530 euro per famiglie con massimo 3 figli a carico e se non è superiore a 20.000 euro per le famiglie numerose con almeno 4 figli a carico.
I bonus sociali sulle bollette elettriche vengono determinati in base alla composizione del nucleo familiare e al livello di disagio economico. Ecco gli importi del bonus ordinario: famiglie con 1-2 componenti: 113,46 euro all’anno; famiglie con 3 componenti: 146,40 euro all’anno e famiglie con 4 o più componenti: 161,04 euro all’anno. Ci sono poi dei distinguo da fare. In caso di fornitura diretta, si ha diritto al bonus se il contratto elettrico, di gas o acqua è intestato a uno dei componenti il nucleo Isee. Se il contratto è intestato a un altro soggetto (per esempio il proprietario di casa, se l’abitazione è in affitto) il bonus non viene riconosciuto. La fornitura deve avere una tariffa per uso domestico (per il servizio idrico deve essere uso domestico residente) e deve essere attiva (significa che il servizio è in corso di erogazione) o momentaneamente sospesa per morosità.
In caso di fornitura centralizzata, la fornitura condominiale di gas o di acqua deve essere utilizzata in locali abitativi e deve risultare attiva. Per il servizio idrico, altro requisito necessario per ottenere il bonus è che il nucleo deve essere intestatario di una fornitura elettrica attiva e domestica. A preoccupare di più tra la crisi determinata dal conflitto Russia-Ucraina e l’aumento dei prezzi è il gas. Il valore del bonus sociale gas viene quantificato dall’Autorità e varia da mese a mese: lo sconto che le famiglie trovano in bolletta è diverso a seconda della stagione in cui viene riconosciuto. Ogni tre mesi il valore del bonus gas cambia: è più alto nel periodo invernale in cui si consuma più gas e più basso nei mesi estivi in cui il consumo è minore. In questo modo le fatture invernali diventano più “leggere”.
Il valore del bonus sociale gas dipende da alcuni fattori. Si va dal numero di componenti del nucleo familiare all’uso che si fa del gas (acqua calda sanitaria e/o cottura cibi, uso riscaldamento, oppure entrambi i tipi di utilizzo); fino alla zona climatica in cui è localizzata la fornitura. Nel caso della fornitura diretta, il bonus viene riconosciuto in bolletta dopo 3-4 mesi circa dalla data di attestazione Isee. Questi tempi sono determinati dalle varie fasi del processo che servono a verificare il diritto all’agevolazione e alla successiva erogazione del bonus. Nel caso invece della fornitura centralizzata è necessario che il cittadino invii il codice Pdr affinché il sistema informativo integrato, possa cercare la fornitura condominiale.
Il bonus sociale acqua, prosegue Arera, garantisce uno sconto pari a 50 litri/abitante/giorno: quindi, per una famiglia di quattro persone, sono scontati 200 litri ogni giorno. La quantità di 50 litri è considerata quella necessaria per assicurare il soddisfacimento dei bisogni fondamentali della persona. Il valore del bonus idrico, a differenza di quello del bonus elettrico e gas, non è uguale per tutti gli utenti (in quanto le tariffe idriche non sono uniche a livello nazionale): cambia in base all’area geografica in cui si trova la fornitura agevolata. Per sapere quale sia il valore dell’agevolazione, gli utenti dovranno consultare il sito del proprio gestore idrico (di norma il soggetto che invia la fattura), verificare quali siano le tariffe applicate per il servizio idrico e calcolare l’importo del bonus a cui hanno diritto. Per farlo, dovranno moltiplicare 50 litri al giorno per il numero di componenti della famiglia anagrafica.
Lo sconto è applicato per il servizio di acquedotto, fognatura e depurazione. In alternativa, è possibile contattare il call center dello Sportello per il consumatore Energia e Ambiente di Arera – numero verde 800 166 654, che potrà fornire assistenza nella verifica della correttezza dell’agevolazione applicata. Il bonus viene riconosciuto in bolletta dopo 6-7 mesi circa dalla data di attestazione Isee (se la fornitura è diretta). Se è centralizzata, viene riconosciuto entro 60 giorni che decorrono da quando il gestore ha ricevuto i dati del Sii.
Quindi, al di là dei bonus sociali, per le bollette cosa dobbiamo attenderci? “Sono ragionamenti un po’ difficili da fare – afferma Stefano Besseghini, presidente dell’Arera – perché dipende da quanto una persona consuma e da come va la situazione, quindi poi ci si attacca a dei valori che sono difficilmente riproducibili, quindi se teniamo conto che la nostra spesa è scorrevole, come la definiamo noi quella che simula l’andamento della famiglia tipo, in realtà conosce degli andamenti relativamente stabili rispetto allo scorso anno, se la proiettiamo in avanti, ci sarà un incremento probabilmente del 9-10 %” nel 2025. Abbiamo registrato alla fine dell’anno un aumento del 18.2% dell’energia elettrica per il cosiddetto servizio di vulnerabilità, che sono quella quota di famiglie che ancora hanno questo tipo di servizio pari a circa 3 milioni e mezzo, ed è legato al fatto che da una parte si prevede una leggera crescita nel prossimo trimestre e in parte abbiamo recuperato parte della componente della crescita che c’è stata durante l’ultimo trimestre di quest’anno”.
L’andamento dei prezzi, conclude, del gas “in questo momento, che è in particolare quello più osservato
nella situazione e che trascina i prezzi dell’energia elettrica, è relativamente stabile dopo essere cresciuto abbastanza e siamo arrivati intorno ai 50 euro per megawattora. Adesso sono un po’ scesi, proprio per effetto di quest’ultimo annuncio legato alla chiusura delle transazioni del trasporto del gas attraverso l’Ucraina”. Nei giorni scorsi il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, in merito alle conseguenze dovute all’interruzione delle forniture di metano russo all’Europa centrale attraverso l’Ucraina, ha sottolineato che “sebbene attualmente le scorte siano ancora ad un livello adeguato si stanno valutando ulteriori misure per massimizzare la giacenza in stoccaggio al fine di affrontare con tranquillità la stagione invernale in corso”.
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