Covid, Zaffini e Buonguerrieri (fdi): “Sinistra confonde scienza e fede, vaccini non impedivano contagio, le sanzioni ai “no-vax” erano incostituzionali”

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Ieri, il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto Milleproroghe 2025, con il quale, tra le altre misure, venivano annullate le multe di 100 euro ai “no-vax“, cioè a coloro che nel 2022 non avevano ottemperato all’obbligo vaccinale, che secondo quanto esposto dal senatore Francesco Zaffini erano “incostituzionali“: L’obbligo vaccinale e le relative sanzioni avevano il presupposto della trasmissibilità del virus da parte di chi non si fosse vaccinato, il presupposto è caduto perché la scienza ha appurato il contrario. Continuare a prevedere le sanzioni per chi non si è vaccinato è incostituzionale. Abbiamo combattuto una guerra con tutti i mezzi che avevamo, ora c’è l’armistizio“, ha concluso Zaffini, presidente della commissione Sanità e Lavoro di Palazzo Madama.

“La sinistra continua a confondere scienza e fede”

Il totale delle sanzioni ammonta a circa 170 milioni di euro. L’abrogazione comporta di fatto il “conseguente annullamento delle multe già irrogate e non riscosse“, come si legge nella nota del CdM al decreto. Quindi chi aveva già pagato le multe da 100 euro, non riscuoterà alcun risarcimento dallo Stato. Da subito sono sorte delle polemiche attorno al provvedimento adottato nel decreto Milleproroghe. I parlamentari di Fratelli d’Italia componenti della commissione d’Inchiesta sulla gestione dell’emergenza Covid hanno replicato in una nota: “Le critiche all’annullamento delle multe alle persone non vaccinate contro il Covid dimostrano che la sinistra, su questo tema, continua a confondere scienza e fede. La scienza, infatti, si fonda sulle evidenze e non sull’accettazione fideistica. Gli obblighi surrettizi, statalisti e restrittivi, scientificamente insussistenti, appartengono finalmente al passato. L’annullamento delle multe in questione è dunque una scelta politica, ma ha anche una ragione tecnica: è sconveniente azionare procedure di recupero del credito per singole posizioni da 100 euro perché implicano dei costi amministrativi“. 

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“I vaccini non impedivano il contagio, manca il presupposto per obbligo e sanzioni”

Sbaglia chi attacca la maggioranza di Governo affermando che l’azzeramento delle multe ai non vaccinati contro il Covid sarebbe una scelta contro la scienza. Oggi, infatti, è ormai chiaro che i vaccini imposti surrettiziamente alla popolazione non impedivano il contagio, dunque manca il presupposto fondante obbligo e sanzioni. E, tra i recenti attacchi, è particolarmente triste quello del medico Pregliasco, il quale accusa la commissione d’inchiesta sul Covid di audire nani e ballerine. Con questa dichiarazione manca di rispetto ai parenti delle vittime, ai sanitari, alle forze dell’ordine convocati in commissione. Purtroppo la grancassa mediatica di sinistra e alcuni personaggi pubblici sembrano non volersi rassegnare al clima di pacificazione che finalmente vige in Italia dopo gli anni ruvidi della pandemia”. Ha dichiarato in una nota la deputata Alice Buonguerrieri, capogruppo di Fratelli d’Italia in commissione d’inchiesta sul Covid.

“Impedire alle persone di andare a lavorare… è stato sbagliato”

Anche il capogruppo al Senato di FdI, Lucio Malan, ha difeso l’annullamento delle sanzioni previsto dal decreto: “L’Aifa ha recentemente scritto che nessuno dei vaccini Covid riportava come indicazione la prevenzione del contagio, e infatti si e’ visto che non lo prevenivano. Quindi le premesse per queste multe non ci sono“. “Le multe per i medici ‘no-vax‘ sono state una forzatura: quello del Covid è stato un periodo che, con calma, analizzeremo e la commissione d’inchiesta sta valutando anche chi ci ha lucrato. Ma obiettivamente impedire alle persone di andare a lavorare, persone che stavano rispettando la legge, e comminare le multe…. E’ stato un periodo obiettivamente sbagliato ed e’ giusto che oggi non ci siano punizioni ulteriori“. Il parere di Giovanni Donzelli, deputato e responsabile nazionale dell’organizzazione di Fratelli d’Italia. “Per carità – ha aggiunto – era utile vaccinare le persone deboli e anziane ma tanti di noi, me compreso, da vaccinati col green pass hanno preso il Covid. Quindi quello che definivano come come un obbligo di scienza era una scelta politica che oggi, col tempo, si può analizzare con più serenità“.





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