Roma, 12 dicembre 2024 – Ambiente ostile, avversari forti, niente tifosi in trasferta, ma neanche questo ferma la corsa europea della Lazio. I biancocelesti superano per 1-3 l’Ajax ad Amsterdam al termine di una partita divertentissima, vinta con merito. La squadra di Baroni ha sofferto la pressione avversaria, dopo il vantaggio iniziale di Tchaouna; ha subito il pareggio di Traoré, ma poi con Dele-Bashiru e Pedro ha messo l’ipoteca sui tre punti. Con questo successo i capitolini tornano primi insieme all’Athletic Club di Bilbao e ora sono a un solo punto dall’aritmetica di uno dei primi otto posti in questa nuova Europa League.
Primo tempo
Nessuna sorpresa per Farioli che schiera la migliore versione possibile per l’Ajax. Davanti a Pasveer c’è tutta la difesa titolare con Sutalo e Baas al centro, mentre Rensch e Hato sono i due terzini. A mediana Henderson detta i tempi e dà ordine al reparto, con Berghuis e Taylor al suo fianco. In avanti Traoré e Godts supportano il centravanti Brobbey. Baroni da parte sua conferma le rotazioni ampie, senz però risparmiarsi qualche sorpresa. Davanti a Mandas, Lazzari e Pellegrini correranno sulle corsie con la coppia Patric e Gigot da centrali. In mediana Rovella e Dele-Bashiru forniscono geometrie e fisicità, mentre in trequarti corrono Tchaouna e Pedro sulle fasce, con Dia alle spalle di Castellanos per l’attacco. A sorpresa in panchina Noslin dopo le due partite eccellenti giocate contro il Napoli.
Partita fin da subito divertente, con l’Ajax che vuole attaccare la profondità con la qualità dei suoi esterni, mentre i biancocelesti sono pronti a una sfida complicata, con anche tanto lavoro in pressione. Questo pressing però paga per la Lazio. Dopo il primo spavento di Traoré, gli ospiti prendono campo: prima i capitolini non riescono per un nonnulla a trasformare in gol l’errore di Baas, ma al 12′ trovano l’azione che sblocca l’incontro. Dia con l’ottimo lavoro strappa il pallone a Taylor, alimentando poi la ripartenza. Da Rovella a Pedro, lo spagnolo disegna un pallone filtrante delizioso sul taglio puntuale di Tchaouna, il francese ringrazia e di prima infila il pallone sotto le gambe di Pasveer per lo 0-1 laziale. Alza i pugni Baroni in panchina per aver sbloccato una partita molto complicata così in fretta.
La reazione degli olandesi però non si fa attendere, al contrario il resto della prima frazione diventa quasi un monologo dell’Ajax, a fronte di qualche ripartenza biancoceleste. La chance più grande per i lancieri arriva già al 19′. Brobbey in area di rigore si avventa di testa sul cross di Rensch e nonostante riesca a impattare benissimo la sfera, non riesce però a indirizzarlo verso la porta. Qualche istante prima Dele-Bashiru aveva salvato sul tentativo di Godts da dentro l’area di rigore.
Insiste la formazione di casa, che continua a dominare il possesso di palla e anche il campo, palleggiando spesso nella metà campo laziale. Ancora Brobbey di testa a mandare alto alla mezz’ora, mentre tre minuti più tardi Traoré dialoga ancora benissimo con i compagni, ma ancora una volta Dele-Bashiru in chiusura gli nega il tiro verso lo specchio della porta. Il tasso agonistico del match sale, arrivano anche i primi cartellini dell’incontro, che di fatto saranno l’unica cosa degna di nota fino al duplice fischio di fine primo tempo. Prima sono Hato e Brobbey a finire sul taccuino dei cattivi di Kruzliak, poi Rovella chiude la prima frazione venendo ammonito. Il risultato però non cambia e a metà gara la Lazio è avanti sull’Ajax a Amsterdam per 0-1.
Secondo tempo
Duplice cambio per la Lazio all’intervallo: Baroni decide di non far uscire dagli spogliatoi Dia e Lazzari, dentro al loro posto Marusic e Zaccagni, con Pedro che si sposta al centro della trequarti. Parte fortissimo l’Ajax, una reazione rabbiosa per dare nuova verve in questa ripresa e i risultati arrivano. Al 47′ Pellegrini è costretto a spendere il cartellino giallo per non concedere a Brobbey troppo spazio negli ultimi metri, ma sugli sviluppi del calcio di punizione arriva il pareggio dei padroni di casa. Sul primo tentativo infatti proprio Pellegrini salva sulla linea di porta, ma il pallone vagante arriva tra i piedi di Traoré, che calcia un bolide sotto l’incrocio dei pali per l’1-1 alla Johan Cruijff Arena.
L’entusiasmo fiorisce sugli spalti, ma è una gioia fugace, perché ci mette cinque minuti la Lazio a rimettere in piedi il proprio vantaggio. Sul lato corto dell’area di rigore Zaccagni punta Rensch, sfilandolo sul fondo e mettendo in area un pallone forte e teso che pesca Dele-Bashiru sul secondo palo. Il destro del nigeriano è potente e ben indirizzato con Pasveer a respingere, ma solo dopo aver visto la sfera varcare la linea di porta. L’orologio del direttore di gara vibra e i biancocelesti possono festeggiare l’1-2 ad Amsterdam: terza rete stagionale per il giocatore classe 2001.
I capitolini tengono il piede premuto sull’acceleratore, cercando di chiudere la sfida e quattro minuti dopo la rete del nuovo vantaggio arrivano vicinissimo alla terza rete. Prima Pasveer è molto bravo a respingere il tiro in diagonale di Dele-Bashiru molto potente, ma centrale, sulla ribattuta invece è decisamente più impegnativa la parata dell’estremo difensore olandese, che si distende sulla sua sinistra per negare a Castellanos la gioia del gol. Farioli legge il momento di difficoltà e prova a dare maggiore spinta alla squadra inserendo Fitz-Jim per Godts.
La partita vive un momento di scarse emozioni, dove l’Ajax prova ad attaccare la profondità, ma non riesce a creare particolari problemi alla retroguardia avversaria. Solo Pellegrini al 58′ mette i brividi a Mandas, con un retropassaggio scellerato che rischia di diventare un assist per Brobbey, ma l’attaccante non trova lo specchio della porta. Per il portiere greco della Lazio invece nessun problema qualche minuto più tardi, quando blocca a terra il tentativo dal limite di Rensch. Insoddisfatto Farioli ricorre a ulteriori cambi con gli ingressi di Weghorst e Akpom per Brobbey e Berghuis; i due cambi dell’Ajax intervallano due sostituzioni laziali, con l’ingresso prima di Nuno Tavares per Pellegrini, poi quello di Gila per un acciaccato Patric.
Le sostituzioni pagano importanti dividendi per la Lazio, che non solo conserva il gol di vantaggio, ma riesce anche a incremenarlo. Tavares aiuta a ripulire un pallone sulla corsia di destra, poi con il suo passo strappa e arriva fin dentro la metà campo avversaria. Servizio per Tchaouna: colpo di tacco a offrire la palla a Pedro. Lo spagnolo controlla con il destro e con un meraviglioso mancino a giro, mette il pallone dove Pasveer non può arrivare: è 1-3 Lazio. Festeggia l’ex Barcellona che in questa stagione sta vivendo una nuova giovinezza.
La partita entra nei suoi ultimi dieci minuti con altri due cambi per l’Ajax: entrano Gaaei e Rasmussen per Rensch e Taylor; e anche due cartellini gialli con Weghorst e Gigot ammoniti per un acceso dialogo fuori dall’area laziale. Le azioni da gol non mancano nel finale, ma il risultato non cambia. Al minuto 84 è Castellanos a fuggire in profondità, solo per vedersi fermato il tocco sotto dalla grande parata di Pasveer, mentre nei due minuti successivi si dispera l’Ajax per la traversa di Traoré prima e la super parata di Mandas su Akpom dopo. Baroni aggiunge uomini d’ordine e inserisce anche Guendouzi per Pedro, e alla fine riesce a portare a casa i tre punti. Dopo quattro minuti di recupero, Kruzliak fischia tre volte e ufficializza il successo della Lazio: ad Amsterdam i capitolini vincono per 1-3 contro i lancieri e restano in vetta alla classifica di Europa League; fallita invece l’operazione aggancio degli olandesi.
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