Mille ore ad alto impatto: la “Good Idea” dà buoni frutti

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Coinvolgere i propri dipendenti nelle attività sociali. Per creare un miglior clima interno e compiere gesti di utilità sociale all’esterno. È un obiettivo che piace sempre più a molte aziende. Ma bisogna saperlo fare. Tra chi ci è riuscita c’è Edison. Con la sua Fondazione Eos Edison Orizzonte Sociale l’anno scorso ha avviato la call to action Good idea – I buoni progetti nascono da dentro e ora ne ha presentato i risultati, lanciando al contempo il Portale del volontariato, una piattaforma per proseguire su questa strada.

Il percorso

Ripercorriamo la storia. Grazie al coinvolgimento dei dipendenti di Edison che hanno risposto alla “chiamata all’azione” dell’azienda, nel corso del 2023 sono state presentate oltre 35 proposte da 20 città italiane. Ciò che le accomunava è lo scopo: supportare i progetti sociali sviluppati direttamente dai colleghi che vivono nei territori in cui l’azienda opera. E che conoscono da vicino i bisogni delle proprie comunità. Dopo un lavoro di affinamento, analisi e selezione, alla fine del 2023 in dieci comuni italiani, tra Lombardia, Piemonte, Campania e Puglia, sono stati avviati dieci progetti di qualità, con numeri interessanti: 712 beneficiari diretti, tra cui 612 adolescenti, 15 enti coinvolti, oltre insegnanti ed educatori della comunità educante e 25 classi scolastiche di 5 istituti. In totale, 120 persone di Edison hanno dedicato 1.047 ore alle attività di volontariato.

Fianco a fianco

Francesca Magliulo, direttrice della Fondazione, inquadra il progetto: «Good Idea rappresenta in tutto e per tutto il nostro modo di intendere il volontariato aziendale. Nel corso di quest’anno abbiamo visto le persone di Edison realizzare importanti iniziative sociali, collaborando fianco a fianco con gli enti del Terzo settore locale, supportandoli grazie al loro impegno in termini di tempo, competenze e condividendo passioni e interessi, attivando nuove reti e generando così impatti significativi sulle proprie comunità».

Conto e carta

difficile da pignorare

 

Secondo Migliulo: «stiamo costruendo tutti insieme e sempre più una cultura interna improntata alla restituzione di valore, in grado di amplificare gli impatti generati grazie alla viva partecipazione di una comunità aziendale attenta ai bisogni sociali e pronta a mobilitarsi con entusiasmo e generosità».

Italiano per stranieri

Tra i progetti avviati e che, come tutti, proseguirà anche nel 2025, c’è la Scuola di italiano per stranieri immigrati e richiedenti asilo di Bari, in cui dieci persone di Edison hanno supportato la comunità di Sant’Egidio nell’accoglienza dei corsisti, nell’assistenza agli insegnanti e organizzando l’essenziale il baby-sitting per i figli dei corsisti. Nel 2024 sono 86 gli attestati di lingua rilasciati a fine corso.

Tutti in cucina

In Piemonte, il laboratorio educativo e integrazione Pro-coocking di Torino, lanciato in collaborazione con la fondazione Pro Infantia, offrirà ad adolescenti che vivono situazioni di fragilità l’opportunità di svolgere un percorso formativo in materia di preparazione e conservazione degli alimenti. Durante il 2024, in attesa del completamento del nuovo spazio didattico, 26 volontari dell’azienda hanno aiutato a riordinare gli spazi e organizzato eventi conviviali per i 20 ragazzi ospiti.

Nessuno scarto

In quel di Napoli, invece, 14 volontari hanno aiutato le associazioni Attiviamo e Roots In Action nel progetto Smart Scart, dalla persona alla materia. Il protocollo per il riuso degli scarti in plastica realizzato insieme è applicato nei 28 incontri di un percorso svolto in un istituto superiore di Pomigliano d’Arco. I laboratori, fondati sul concetto di “scarto” e “riutilizzo” in tutte e declinazioni (psicologica, sociale e materiale), ha coinvolto i 40 ragazzi di due classi per 116 ore di attività.

Una casa accogliente

Nato come progetto a supporto di percorsi di autonomia abitativa, grazie al progetto Light up the rights , quest’anno sono state presentate dall’associazione Handicap su la testa di Milano varie attività durante le quali i volontari Edison hanno potuto conoscere i ragazzi e le ragazze dall’associazione. Gli altri progetti sono Vela per tutti, sul lago di Como; Sosteniamo in Valtellina; Edison Next Edu a Torino; Energia della cultura. Cultura dell’energia a Milano; Task force energia, avviatosi a Caramagna, in Piemonte; il Pulmino per giocate sostenibili a Torino.

Il portale che porta bene

Oltre a supportare lo sviluppo delle dieci iniziative, Fondazione Eos ha monitorato costantemente l’impatto delle attività. Nel corso dell’anno, è stato infatti implementato un sistema di valutazione di impatto articolato su due livelli: uno focalizzato sulla crescita delle competenze delle persone coinvolte e l’altro dedicato al monitoraggio dell’andamento delle singole attività.

Francesca Magliulo, direttrice Fondazione Eos, presenta i risultati del progetto Good Idea

Infine, dopo un intenso lavoro preparatorio, la Fondazione ha lanciato il Portale del volontariato. È una piattaforma, ideata e sviluppata dall’azienda con il supporto tecnico di Techsoup Italia, che intende mantenere attivo il processo aviato con Good Idea, mettendo a disposizione uno strumento in grado di ottimizzare la gestione delle iniziative promosse dalla Fondazione e quelle provenienti direttamente dalla comunità Edison. Tutte le persone di Edison potranno infatti presentare progetti che verranno geolocalizzati per permettere il coinvolgimento attivo di colleghi negli stessi territori. Ogni utente potrà prenotarsi per contribuire alle attività in corso e il processo di condivisione con i propri responsabili e la relativa gestione permessi sarà agevolato e tracciato.

Foto in apertura dall’ufficio stampa Edison

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