Oltre alla premier, il presidente dell’Autorità nazionale palestinese ha incontrato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che si è espresso a favore della soluzione “due Stati, due popoli”
Il presidente dell’Autorità nazionale palestinese Mahmoud Abbas (conosciuto anche come Abu Mazen) è in Italia per una visita ufficiale e venerdì pomeriggio ha incontrato la premier Giorgia Meloni a Palazzo Chigi a Roma.
La leader italiana “ha ribadito l’impegno dell’Italia a lavorare a una soluzione politica duratura, basata sulla prospettiva dei due Stati, in cui Israele e Palestina coesistano fianco a fianco in pace, con sicurezza per entrambi”, si legge nella nota di Palazzo Chigi.
Meloni “ha, inoltre, reiterato la volontà del Governo di svolgere un ruolo di primo piano nella stabilizzazione e nella ricostruzione della Striscia e di sostenere il processo di riforma e rafforzamento delle istituzioni palestinesi”.
La presidente del Consiglio dei Ministri ha ribadito il pieno sostegno all’azione dei mediatori per la cessazione delle ostilità a Gaza e il rilascio degli ostaggi in mano ad Hamas.
La premier ha infine valorizzato il forte impegno del governo italiano in tutti i settori, incluso quello dell’assistenza fornita alla popolazione civile della Striscia, con particolare riferimento all’iniziativa ”Food for Gaza”.
Il colloquio tra Abbas e Mattarella
Sempre venerdì, il presidente dell’Anp ha anche incontrato al Quirinale il presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella.
Durante il colloquio ufficiale, Abbas ha chiesto a Mattarella che l’Italia riconosca lo Stato di Palestina e si è augurato che l’adozione della soluzione a due Stati avvenga il prima possibile. Il presidente palestinese ha sottolineato: “Una volta che sarà avviata la soluzione dei due Stati e due popoli, chiederò ai Paesi arabi e musulmani diriconoscere lo Stato di Israele“.
Posizioni che hanno trovato una conferma nelle parole di Mattarella, che si è espresso a favore della soluzione a due Stati. “Ci auguriamo che la soluzione ‘due Stati, due popoli’ sia immediata. Senza questa prospettiva ci saranno sempre esplosioni di violenze”.
Il presidente della Repubblica ha anche riconosciuto il ruolo dell’Anp, che dovrà essere “centrale, una volta che ci sarà il cessate il fuoco a Gaza“.
“Sentiamo amicizia e calore, e apprezziamo il sostegno reale dell’Italia al popolo palestinese. Ciò che è avvenuto il 7 ottobre è disumano e inaccettabile. Non siamo per la violenza e abbiamo chiesto ad Hamas la liberazione degli ostaggi“, ha garantito il presidente Abbas.
Secondo quanto riportato dall’agenzia Wafa, “Il presidente palestinese si è concentrato sulla grave crisi umanitaria nella Striscia di Gaza causata dalla brutale aggressione israeliana che ha causato decine di migliaia di vittime e dispersi e la distruzione di infrastrutture, case e proprietà”
Abbas ha sottolineato l’urgenza di attuare la risoluzione 2735 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni unite e ha chiesto un cessate il fuoco immediato, il ritiro completo delle forze israeliane da Gaza e assistenza umanitaria.
“Dopo l’orrore del 7 ottobre si è aperta una spirale inaccettabile di violenza su Gaza che ha colpito i civili, donne e bambini. Ci impegniamo per un reale e definitivo cessate il fuoco e per il rilascio degli ostaggi nelle mani di Hamas”, ha affermato Mattarella, che ha anche espresso preccupazione per quello che accade in Cisgiordania e a Gerusalemme Est, “con insediamenti che contraddicono le risoluzioni dell’Onu con violenze contro i palestinesi”.
Presente all’incontro anche Antonio Tajani, vicepresidente del Consiglio dei Ministri e ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale.
L’incontro con Papa Francesco
Giovedì Abbas aveva incontrato Papa Francesco in Vaticano. “Nel ribadire la condanna a ogni forma di terrorismo, si è sottolineata l’importanza di raggiungere la soluzione per i due Stati solo attraverso il dialogo e la diplomazia, assicurando che Gerusalemme, protetta da uno statuto speciale, possa essere un luogo d’incontro e amicizia tra le tre grandi religioni monoteiste”, si legge nel comunicato della Sala stampa vaticana.
Abbas ha poi incontrato in Segreteria di Stato il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato, accompagnato da monsignor Paul Richard Gallagher, segretario per i Rapporti con gli Stati.
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