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La Biblioteca degli Alberi di Milano (BAM) è un modello innovativo di parco urbano che integra natura, tecnologia e cultura, promuovendo la biodiversità e la resilienza urbana grazie a collaborazioni come quella con 3Bee.
Un laboratorio urbano per la biodiversità: il progetto BAM e 3Bee
Un parco come modello di rigenerazione urbana
La Biblioteca degli Alberi di Milano (BAM), situata nel cuore del quartiere di Porta Nuova, rappresenta uno degli esempi più avanzati di come un parco urbano possa coniugare natura, cultura e innovazione. Inaugurata nel 2019 grazie a una partnership pubblico-privata tra il Comune di Milano, Fondazione Riccardo Catella e COIMA, BAM si estende su oltre 90.000 metri quadrati. Il parco ospita più di 500 alberi distribuiti in 22 foreste circolari e oltre 100 specie di arbusti, piante erbacee e acquatiche, costituendo un ecosistema diversificato capace di rigenerare il tessuto urbano.
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Una missione di sostenibilità e biodiversità
BAM si pone come agorà della sostenibilità, un luogo che promuove l’interazione tra la città e la natura, offrendo non solo uno spazio verde per i cittadini ma anche un modello di resilienza urbana. Grazie alla sua posizione strategica, BAM rappresenta una risposta concreta alle sfide del cambiamento climatico e alla frammentazione degli habitat urbani. Ogni elemento del parco è progettato per integrare la biodiversità e favorire la convivenza tra infrastrutture urbane e ambienti naturali, un aspetto cruciale per gli architetti e i progettisti di spazi pubblici.
Tecnologia e natura: il progetto BAM e 3BeeNel 2024, BAM ha avviato una collaborazione con 3Bee, una nature tech company leader nel monitoraggio della biodiversità. Questo progetto utilizza tecnologie avanzate, come sensori IoT e analisi satellitare, per valutare lo stato di salute del parco e analizzare la presenza di insetti impollinatori. Attraverso l’elaborazione di immagini satellitari con l’Intelligenza Artificiale, è stato possibile ottenere dati precisi sull’abbondanza e la diversità delle specie presenti nel parco.
Uno dei principali indicatori utilizzati è il parametro MSALU (Abbondanza Media di Specie per Uso del Suolo), che ha rivelato un valore di 56.7 per BAM, superiore al 25.4 registrato nelle aree circostanti. Questo dato sottolinea il ruolo del parco come elemento di rigenerazione urbana e habitat per la fauna selvatica, dimostrando che la progettazione di spazi verdi può avere un impatto significativo sull’ecosistema urbano.
Parametro MSALU (Abbondanza Media di Specie per Uso del Suolo)
Il parametro MSALU (Abbondanza Media di Specie per Uso del Suolo) è un indicatore utilizzato per misurare la biodiversità in relazione all’utilizzo del territorio. Questo parametro analizza la quantità media di specie presenti in una determinata area in funzione del tipo di utilizzo del suolo, come spazi urbani, agricoli, naturali o ricreativi.
Il progetto non si limita alla conservazione della biodiversità, ma punta anche a sensibilizzare la comunità sull’importanza degli ecosistemi urbani. Eventi come il BAM Community Day coinvolgono adulti e bambini in attività pratiche, creando consapevolezza sull’importanza degli insetti impollinatori e della tutela del verde pubblico. Per i progettisti e gli architetti, questo approccio partecipativo rappresenta un elemento chiave per sviluppare spazi che siano vissuti e apprezzati dalla comunità.
Tra le azioni già intraprese, BAM ha introdotto aree con piante nutrici per gli insetti e adottato tecniche di manutenzione nature-based, riducendo al minimo la dispersione di risorse e promuovendo la sostenibilità. Inoltre, sono stati installati sensori Spectrum sviluppati da 3Bee, capaci di monitorare la presenza di impollinatori attraverso le vibrazioni emesse durante il volo. Questi dati forniranno informazioni utili per pianificare interventi futuri, rendendo il parco un habitat sempre più accogliente per la fauna selvatica.
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Ripensare il ruolo del verde urbano
La Biblioteca degli Alberi dimostra che l’architettura del paesaggio può essere un potente strumento per affrontare le sfide del nostro tempo. Il parco non solo contribuisce a mitigare le isole di calore e a migliorare il microclima urbano, ma promuove anche la resilienza delle città attraverso soluzioni basate sulla natura. Questo modello invita gli architetti a ripensare il verde pubblico come infrastruttura essenziale per la qualità della vita, capace di rispondere in modo efficace ai cambiamenti climatici e agli eventi meteorologici estremi.
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