Sale da 800 a 1.000 euro il tetto delle detrazioni per le spese sostenute per frequentare le scuole paritarie: lo prevede un emendamento alla manovra. Era una delle richieste di Noi Moderati, che il Movimento 5 Stelle considera “un privilegio destinato a chi già può permettersi di pagare le rette per l’istruzione privata”.
Un fondo con una dotazione iniziale di 50 milioni di euro, istituito presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, per il Bonus Elettrodomestici, dedicato all’acquisto di grandi elettrodomestici di elevata efficienza energetica, prodotti in Europa, con la sostituzione contestuale di apparecchi meno performanti. Lo annuncia il ministro Adolfo Urso secondo cui la misura prevista dalla riformulazione della Manovra di bilancio “mira a tutelare la produzione nazionale sostenendo le famiglie nei consumi e incentivando l’acquisto di prodotti più efficienti ed ecosostenibili. Così coniughiamo sviluppo industriale e transizione green” ha dichiarato il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso.
Il contributo, valido per l’anno 2025, sarà concesso fino al 30% del costo di acquisto, per un massimo di 100 euro per elettrodomestico, elevato a 200 euro per le famiglie con un Isee inferiore a 25.000 euro. Ogni nucleo familiare potrà richiederlo per un solo elettrodomestico. Un decreto del Ministro delle Imprese e del Made in Italy, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, definirà entro sessanta giorni i criteri e le modalità di erogazione del contributo.
Le tariffe autostradali relative alle concessioni che non hanno presentato gli aggiornamenti dei piani economico-finanziari, per l’anno 2025, sono incrementate nella misura dell’1,8%, corrispondente all’indice di inflazione programmato per l’anno 2025 nel Piano strutturale di bilancio 2025-2029: lo prevede un emendamento alla manovra presentato dai relatori.
Video Ires ridotta, bonus elettrodomestici, autostrade: le novita’ della manovra
LO SPECIALE, tutte le novità che arrivano con la manovra
4 milioni di euro ai policlinici per la ricerca
Per incentivare e sostenere attività di assistenza e di ricerca clinica, anche mediante lo sviluppo e l’attuazione di progetti di ricerca innovativi, con particolare riferimento all’acquisizione e all’utilizzo di apparecchiature biomediche di ultima generazione, è autorizzata la spesa di 4 milioni di euro per l’anno 2025 e 3 milioni di euro per ciascuno degli anni 2026 e 2027, destinato ai policlinici universitari non costituiti in azienda, che operano nel perseguimento di attività istituzionali non in regime di imprese. Lo prevede un emendamento riformulato alla manovra, approvato dalla commissione Bilancio.
Ok a 500mila euro per il registro tumori
Arrivano nuove risorse per il registro tumori. L’autorizzazione di spesa è incrementata di 0,5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2025 e 2026 e di 1 milione di euro per l’anno 2027. Lo prevede un emendamento, presentato dai deputati M5S e sostenuto anche da FdI, che ha avuto il via libera della commissione Bilancio.
ok a 2,5 milioni per potenziare movimento sportivo
Via libera della commissione Bilancio a un emendamento riformulato di deputati di FI (Pella, Cannizzaro) che rafforza il Fondo unico a sostegno del potenziamento del movimento sportivo italiano. Il fondo è ulteriormente incrementato di 2,4 milioni di euro per l’anno 2025, 4,4 per l’anno 2026 e 3,2 milioni per l’anno 2027, da destinare “all’erogazione di contributi a fondo perduto” per far fronte all’aumento dei costi energetici “per le associazioni e società sportive dilettantistiche, per le discipline sportive, per gli enti di promozione sportiva e per le federazioni sportive, anche nel settore paraolimpico, che gestiscono impianti sportivi e piscine, nonché per il Coni, per il Comitato Italiano Paralimpico e per la società Sport e Salute”. Via libera anche alla riformulazione dell’emendamento Cannizzaro per le gare ciclistiche professionistiche: alla Lega del ciclismo professionistico è attribuito un contributo pari a 2 milioni di euro per l’anno 2025 e 2,5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2026 e 2027.
Più fondi alle vittime di violenza e per le missioni internazionali
20 milioni di euro in favore dell’editoria nel 2025
“In considerazione degli effetti economici derivanti dall’eccezionale incremento dei costi di produzione e al fine di sostenere la domanda di informazione, il Fondo unico per il pluralismo e l’innovazione digitale dell’informazione e dell’editoria” è “incrementato di 20 milioni di euro per l’anno 2025, per la quota destinata agli interventi di competenza della Presidenza del Consiglio dei ministri”: lo prevede un emendamento dei relatori alla manovra. Le risorse sono ripartite “con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri”, nell’ambito “degli interventi a sostegno dell’editoria di competenza della Presidenza del Consiglio dei ministri, previste dal Fondo unico per il pluralismo e l’innovazione digitale dell’informazione e dell’editoria”. Inoltre, lo stesso emendamento proroga per il 2025 il contratto tra il ministero dello Sviluppo economico e la società Centro di produzione. E stabilisce che “per lo svolgimento del servizio di trasmissione radiofonica delle sedute parlamentari è autorizzata la spesa di 8.000.000 di euro per il 2025”.
Ok 1.100 euro detrazione per cani guida non vedenti
Via libera all’aumento di 100 euro, da 1.000 a 1.100 euro, della spesa detraibile per i non vedenti per il mantenimento dei cani guida. Lo prevede un emendamento riformulato alla manovra approvato dalla commissione Bilancio della Camera. La modifica, che riformula un emendamento del M5s, consente la detrazione dall’imposta lorda nella misura forfetaria di 1.100 euro. Fino ad ora la detrazione era di 1.000 e nel limite di spesa di 290.000 euro annui. La misura, che ha un costo di 390 mila euro per il 2026 e 220 mila dal 2027, è coperta con le risorse del fondo per le modifiche parlamentari.
La manovra in aula alla Camera
Il tetto flat tax dei dipendenti sale a 35mila euro
Si amplia da 30 a 35mila euro il tetto di reddito da lavoro dipendente sotto al quale si può accedere alla flat tax per la parte di lavoro autonomo: lo prevede uno degli emendamenti dei relatori alla manovra. L’estensione era stata fortemente sostenuta dalla Lega, che proponeva di alzare il limite a 50mila.
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